VENEZIA 65 – "Below Sea Level", di Gianfranco Rosi (Orizzonti)

below sea levelGià presente alla scorsa Mostra del Cinema con il corto Afterwards, il pluripremiato Rosi filma nel suo primo lungometraggio la storia di sette personaggi scaraventati fuori dai binari di un’esistenza ordinaria. Oltre cento ore di materiale girato per ritrarre un'altra America, dove il dramma dell'abbandono si stempera nella poesia di un romanzo on the road. In gara nella sezione Orizzonti.

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below sea levelIn una base militare dismessa  a 250 km da Los Angeles, 40 metri sotto al livello del mare, una comunità di homeless porta avanti la propria esistenza lontano dal cosiddetto mondo civile. Eppure, questa galleria di personaggi incredibili non dimentica le convenzioni sociali, sovrapponendo ai problemi di tutti i giorni tragedie personali e storie d’amore. Un transessuale reduce dal Vietnam, un’esperta di medicina tradizionale cinese, un seminarista, un ex attore, un avanzo di galera ed un cantautore-filosofo: individui esclusi dalla società a causa di un passato difficile, che affrontano in  modo diverso ciò che la vita ha riservato loro. Ad accomunarli è la stupefacente capacità di non lasciarsi mai andare, riponendo le proprie speranze in un futuro migliore, godendo del nulla che li circonda, in un impressionante  contrasto tra il brullo scenario, fisico e mentale, delle loro vite e la caparbietà di non arrendersi mai.

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Invisibile presenza dietro la macchina da presa, Rosi cattura nelle vicende dei protagonisti lo scorrere della vita, filmando con precisione documentaristica il romanzo delle loro esistenze. Non c’è sceneggiatura, se non quella costituita dall’intrecciarsi dei loro destini e dal racconto delle esperienze vissute cui i protagonisti si lasciano spesso andare. Unico vezzo, una fotografia dalla composizione bilanciatissima, che restituisce con colori freddi e pastosi spazi immensi, statici nella loro imponenza, che si stagliano in netto contrasto con la vita brulicante all’interno dei camper. Da scenario apocalittico, il deserto californiano sveste i panni di luogo mitico per diventare esso stesso un personaggio: arido e sterminato,  stringe i protagonisti in un abbraccio quasi materno, cullandoli nella sua solitudine ed  offrendo loro, finalmente, una casa. 

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