VENEZIA 65 – "Below Sea Level", di Gianfranco Rosi (Orizzonti)
Già presente alla scorsa Mostra del Cinema con il corto Afterwards, il pluripremiato Rosi filma nel suo primo lungometraggio la storia di sette personaggi scaraventati fuori dai binari di un’esistenza ordinaria. Oltre cento ore di materiale girato per ritrarre un'altra America, dove il dramma dell'abbandono si stempera nella poesia di un romanzo on the road. In gara nella sezione Orizzonti.
In una base militare dismessa a
Invisibile presenza dietro la macchina da presa, Rosi cattura nelle vicende dei protagonisti lo scorrere della vita, filmando con precisione documentaristica il romanzo delle loro esistenze. Non c’è sceneggiatura, se non quella costituita dall’intrecciarsi dei loro destini e dal racconto delle esperienze vissute cui i protagonisti si lasciano spesso andare. Unico vezzo, una fotografia dalla composizione bilanciatissima, che restituisce con colori freddi e pastosi spazi immensi, statici nella loro imponenza, che si stagliano in netto contrasto con la vita brulicante all’interno dei camper. Da scenario apocalittico, il deserto californiano sveste i panni di luogo mitico per diventare esso stesso un personaggio: arido e sterminato, stringe i protagonisti in un abbraccio quasi materno, cullandoli nella sua solitudine ed offrendo loro, finalmente, una casa.