"Sex list – Omicidio a tre", di Marcel Langenegger

Il regista dirige un thriller dai contorni classici con il collaudato (mortale) triangolo : il buono un po’ ingenuo e romantico, il cattivo senza scrupoli assetato di denaro e la femme fatale divorata dai sensi di colpa. Schema narrativo che è una garanzia soprattutto se supportato da una regia estremamente controllata ed essenziale,

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

sex_listLa città di New York ancora teatro di una terribile storia dove erotismo e denaro si mescolano irrimediabilmente dando vita ad una serie di eventi criminali culminanti con un duplice omicidio. A leggerla così parrebbe una notizia di cronaca nera da prima pagina, siamo invece dalle parti di un solido thriller, opera prima del regista Marcel Langenegger. Johnatan (Ewan McGregor) è un timido contabile che lavora per una grande società, qui conosce lo spregiudicato avvocato Wayat (Hugh Jackman) che lo introduce grazie a dei numeri telefonici in un sexy club. Dopo una serie di incontri incentrati unicamente su frugali rapporti sessuali, Johnatan conosce una donna (Michelle Williams) e se innamora perdutamente. E’ l’inizio della fine. Il regista dirige un thriller dai contorni classici con il collaudato (mortale) triangolo : il buono un po’ ingenuo e romantico, il cattivo senza scrupoli assetato di denaro e la femme fatale divorata dai sensi di colpa. Schema narrativo che è una garanzia soprattutto se supportato da una regia estremamente controllata ed essenziale, senza funambolici virtuosismi ma funzionale alla storia e da una fotografia (di Dante Spinotti) che disegna magistralmente l’ambiguità ed allo stesso tempo il gelo emozionale degli ambienti scenici : i bar, gli alberghi di lusso dove avvengono gli incontri furtivi e gli uffici dove lavora Johnatan sono mostrati come luoghi permeati da una atmosfera mortifera e decadente che ben si sposa con la caratterizzazione tragica e moralmente “decomposta” di alcuni personaggi (non è un caso che in una brevissima parte appaia una straordinaria Charlotte Rampling). Langenegger sembra poi voler dire che il denaro è motore che aumenta ed esaspera il senso di ambiguità ed il mascheramento dei personaggi, tale impressione trova conferma nel finale del film, quando vediamo la Williams incontrare Johnatan che ha abbandonato volontariamente due valigette piene di denaro in un parco, il viso dell’attrice viene ripreso in un intenso primissimo piano e mostrato in maniera nettamente differente rispetto alle sequenze precedenti: senza un filo di trucco, segno di uno (s)mascheramento, di una ritrovata innocenza e pulizia di sentimenti.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

Titolo originale: Deception

Regia: Marcel Langenegger

Interpreti: Ewan McGregor, Hugh Jackman, Michelle Williams, Maggie Q, Charlotte Rampling

Distribuzione: Mikado

Durata: 108’

Origine: USA, 2008

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array