"The Hole in 3D", di Joe Dante

E' nella sua elementarità classica che risiede il fascino contagioso di un regista che non ha paura di amare con umiltà i personaggi e l’oscurità che si portano dentro. The Hole non sarà allora il miglior film di Dante, ma è cinema di resistenza non troppo dissimile da quello di George Romero. Fuori Concorso a Venezia 66

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Il ritorno di Joe Dante al lungometraggio sboccia nella magniloquenza mercantile del formato in 3D, ma mantiene in gran parte tematiche care al regista americano. L’adolescente Dane si trasferisce con la madre e il fratellino Lucas da Brooklyn a un piccolo centro della provincia americana. Il loro è un passato segnato dalla violenta presenza di un padre alcolizzato e violento. Assieme alla giovane e bella vicina Julie, Dane e Lucas scoprono presto un fossato senza fondo all’interno dello scantinato. Da quel momento strane presenze cominciano ad assillare i tre personaggi, che ben presto dovranno fare i conti con le tenebre del “buco” e dei propri incubi.
Dante lavora di misura calibrando toni, suggestioni, brevi e improvvise impennate thriller più o meno cariche di suspense (bella la sequenza delle lampadine che esplodono nel rifugio del folle e recuperato dall’oblio artistico Bruce Dern). Più che un esercizio sullo shock visivo, una tenera rivisitazione fantasy-horror – con qualche debito alla letteratura di Stephen King – sulle dinamiche romantiche soggiacenti alla paura e al perturbante. Sebbene solo parzialmente rinnovi la filmografia del grande regista (in tal senso L’ululato, Gremlins, Salto nel buio e La seconda guerra civile americana sono altra cosa), in realtà The Hole lo cementifica in una essenzialità ottantesca, che la profondità del 3D solo parzialmente riesce a trasformare in spettacolo assoluto. E’ però proprio nella sua elementarità classica che risiede il fascino contagioso di un regista che non ha paura di amare con umiltà i personaggi e l’oscurità che si portano dentro. The Hole non sarà allora il miglior film di Dante, ma è cinema di resistenza non troppo dissimile da quello di George Romero. Quasi un piccolo trattatello pedagogico su come superare i propri fantasmi e diventare uomini, su come rimanere nel genere senza ricorrere ai trucchi e con la passione ostinata (e isolata) di un magico artigianato da esperienza collettiva.

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Titolo originale: The Hole 3D
Regia: Joe Dante
Interpreti: Teri Polo, Chris Massoglia, Nathan Gamble, Bruce Dern, John DeSantis
Distribuzione: Medusa
Durata: 92'
Origine: USA, 2009

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