"A-Team", di Joe Carnahan

A-Team Joe Carnahan
Questo A-Team 'reloaded' non è una costola del padre, non è una brutta copia di quello originale, è altro. Ha padrini eccellenti e si vede. Le prime inquadrature del film diretto da Joe Carnahan sono dedicate a tagliare i ponti con il pesante passato. Non è una forbice violenta e risoluta quella usata dal regista, ma una netta presa di posizione verso una generazione che è cresciuta con i quattro eroi. Non siamo in zona remake, questo è un Film: un piano ben riuscito…

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

A-Team Joe CarnahanUn lungo volo in elicottero sul deserto messicano per arrivare nel buio di una stalla dove due poliziotti corrotti torturano un uomo nell'ombra. Non sanno che hanno tra le mani una vecchia volpe come il Colonnello 'Hannibal' Smith. Su il sipario, così è l'alba dell'A- Team. Sono passati quasi diciotto anni dalla prima messa in onda della serie televisiva A-Team negli Stati Uniti. Era in 1983. Ma le prime inquadrature del film diretto da Joe Carnahan (cosceneggiatore di Pride and Glory) sono dedicate a tagliare i ponti con il pesante passato. Non è una forbice violenta e risoluta quella usata dal regista, ma una netta presa di posizione verso una generazione che è cresciuta con i quattro eroi dell'A-Team. Si eccitava con la sigla roboante scritta da Mike Post e Perte Carpenter, amava il furgone nero Gmc, aspettava con ansia i sigari e i guanti neri dell'elegante George Peppard/Hannibal. I suoi piani bel riusciti e l'adorato latte del moicano Baracus. Fughe, inseguimenti, sparatorie e via di nuovo per salvare e ristabilire la giustizia inseguiti dall'Esercito in mezzo mondo. Questo nuovo A-Team non è una costola del padre, non è una brutta copia di 'quello originale': è altro. I padrini del battesimo sono eccellenti: il produttore originale della serie, il vulcanico Stephen J. Cannell, insieme alla premiata ditta dei fratelli Scott, Tony e Ridley,  mettono su uno spettacolo (ri)generato dall'inizio alla fine. Lo fanno, abilmente, con l'aiuto della fotografia di Mauro Fiore (Avatar), il montaggio di Roger Burton (Transformers 2). Insomma, l'A-Team 2010 non è un pallido remake – è un Film. 'Non un passo prima del nemico, ma due o tre per prevenirne le mosse', è questo quello che dice all'suo A-Team il colonnello Smith (Liam Neeson) a bordo dell'eliambulanza guidata dal folle Murdock (Sharlto Copley) mentre insieme a quella faccia da schiaffi di Sberla (Bradley Cooper) e al roccioso P.E.Baracus (il campione di arti marziali Quinton 'Rampage' Jackson) riescono a scampare all'assalto di un elicottero militare. Un passo prima in grado di esaltare e sorprendere. Non più dopo Vietnam ma dopo Desert Storm. Il nostro A-Team è chiamato a ritrovare le matrici dei dollaroni americani finite in mano ad ex seguaci di Saddam. A chiederne l'intervento è un losco agente della Cia, Lynch. Ma il piano perfetto di Hannibal, davvero ben montata la sequenza in parallello/flashforward dell'attacco al convoglio, si rivelerà un'imboscata per i quattro. Saranno condannati e degradati. Avranno l'occasione di riprendersi l'onore perduto quando lo stesso Lynch li farà uscire rocambolescamente dal carcere per metterli sulle tracce di chi l'ha incastrati, il mercenario Pike. Ma come sempre la Cia gioca sporco e a nulla serviranno le indagine del capitano Sosa (Jessica Biel) per fermare il losco piano. L'A-Team dovrà cavarsela da solo contro i doppi giochi dell'organizzazione. Quello che sorprende in questa pellicola è il sapore maledettamente professionale del lavoro. Le azioni, i set, i giochi pirotecnici (l'A-Team ruba un C-130 con dentro un carrarmato che userà per paracadutarsi in un lago tedesco), sono l'apoteosi di un cinema tecnologico e fisico allo stesso tempo. I corpi sono maschere della mente, sono abili strumenti solo nelle mani di chi sa usarli. L'amicizia, la lealtà, la fedeltà e il cameratismo sono il collante di questo 'sporco' quartetto. Come nella migliore tradizione dell'action movie americano. Per molti potrà essere l'ennesimo vampiraggio di una major nei confronti del passato televisivo (come il pessimo Hazzard, l'ottimo Star Trek). O il saccheggio stancamente nostalgico dell'immaginario di una generazione ormai adulta, per costruire l'ennesimo videogame per bimbi cresciuti. Per chi è nato alla fine degli anni '70, come il sottocritto, l'accusa non regge è troppo. Sarò di parte,  ma questo A-Team è un Film vero: un piano bel riuscito…

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

 

Titolo originale: id.
Regia: Joe Carnahan
Interpreti:
Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley, Quinton 'Rampage' Jackson, Jessica Biel, Patrick Wilson, Omari Hardwick, Maury Sterling, Dwight Schultz, Gerald McRaney, Brian Bloom, Raj Lal, C. Ernst Harth, David Richmond-Peck
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 121'
Origine: USA, 2010

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative