(doc) – "Melkam Zena – Buone Notizie", di Valentina Carnelutti


Intenso e sincero lo spaccato che Valentina Carnelutti fornisce dell'Etiopia nel suo Melkam Zena – Buone Notizie, documentario sulle condizioni di vita della popolazione della regione di Ankober e sul ruolo dell'associazione non governativa ActionAid che ha finanziato il progetto. Il film racconta, senza alcuna retorica, un popolo tenace, quello etiope, che cerca di migliorare le proprie condizioni, che spera e si impegna per farcela con una dignità a cui non siamo davvero più abituati

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Intenso e sincero lo spaccato che Valentina Carnelutti fornisce dell'Etiopia nel suo Melkam Zena – Buone Notizie, documentario sulle condizioni di vita della popolazione della regione di Ankober e sul ruolo dell'associazione non governativa ActionAid che ha finanziato il progetto. Il film racconta, senza alcuna retorica, un popolo tenace, quello etiope, che cerca di migliorare le proprie condizioni, che spera e si impegna per farcela con una dignità a cui non siamo davvero più abituati.

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Quando si pensa all'Africa si pensa spesso ad un continente enorme e massiccio pieno di problemi, problemi lontani che da lontano ci riguardano. Poi c'è qualcuno che ha uno sguardo più attento, che delle domande se le pone, che approfondisce, cercando di capire come funzioni realmente la vita laggiù al di là dei clichè a cui siamo abituati. In una società nel nome della “rete”, dove la conoscenza non passa necessariamente per l'approfondimento, anzi, sembra essere sempre più veloce e sfuggente, lo sguardo attento e dilatato della Carnelutti è qualcosa di prezioso: inserendosi nella vita quotidiana di alcuni abitanti della regione di Ankober, ne raccoglie testimonianze e attimi di vita lasciando alle persone e alle immagini il tempo e lo spazio necessari per esprimersi.

 

Tra paesaggi e volti pieni di storie, Valentina e l'attore Rolando Ravello riflettono e si confrontano su ciò che lì circonda: sulla povertà, sulle possibilità e impossibiltà (soprattutto politiche) dell'associazione non governativa ActionAid di portare avanti il proprio lavoro, sul senso di responsabilità. Fa la differenza assumere una posizione in un mondo dove nessuno lo fa? Cosa significa cercare il cambiamento quando la maggior parte delle persone non compie neanche il minimo sforzo per attuarlo?
Se si pensa che le cose non si possano cambiare cambiandole in prima persona allora non ha senso nulla.
La risposta della Carnelutti lascia la scia. La responsabilità non va mai delegata e non è mai abbastanza ripeterlo. Informarsi non significa seguire il senso comune ma cercare un proprio punto di vista, un modo del tutto personale di vedere le cose. Melkam Zena è un documentario molto intimo, l'occhio della regista racconta generosamente allo spettatore questa fetta di fetta di mondo che l'ha coinvolta attraverso la testimonianza di uomini e donne, giovani e anziani, che ce la mettono tutta e che possiedono una forza silenziosa dal colore della libertà.

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