SERIE TV – "Appunti di un giovane medico", di Mark Chappell, Alan Condor e Shaun Pye

appunti di un giovane medico
Tratta dall'auto-biografico Appunti di un giovane medico di Michail Bulgakov, la serie tv nasce su iniziativa del canale britannico Sky Arts e diventa grazie alla penna di Michael Chappell, Alan Condor e Shaun Pye un prodotto breve e luminoso serie tv che restituisce l’amara ironia e il lento e implacabile senso di disillusione disperata dell’opera originale. In onda su Sky On Demand

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appunti di un giovane medicoGli appunti di un giovane medico, scritti da Michail Bulgakov (l’autore di capolavori come Il maestro e Margherita e Cuore di cane) intorno al 1919, è una raccolta di racconti autobiografici (lo scrittore fu veramente spedito, come dirigente medico, presso uno sperduto paese nella gelida campagna russa) nei quali il protagonista, un brillante giovane dottore di Mosca, racconta la sua formazione medica e la sua crescita personale, un’evoluzione interiore che lo porta a diventare da ragazzo pieno di speranze e voglia di spaccare il mondo, all’uomo stanco e disinteressato dell’età matura. Nato su iniziativa del canale britannico Sky Arts, la raccolta di racconti, diventa grazie alla penna di Michael Chappell, Alan Condor e Shaun Pye (affermati autori televisivi) una breve e luminosa serie tv che, sviluppandosi in soli quattro episodi da mezzora ciascuno, restituisce l’amara ironia e il lento e implacabile senso di disillusione disperata dell’opera originale, in un confezione visiva di qualità tecniche eccellenti.

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Alternandosi tra presente e passato, con gli imperdibili confronti onirici tra il giovane medico e la sua versione adulta, il prodotto poggia la sua forza proprio nella performance e nell’affiatamento dei suoi due protagonisti. Daniel Radcliffe e John Hamm, infatti, sfruttano al meglio l’occasione di affrancarsi dei loro ruoli simbolo e tolti i panni, rispettivamente, dell’eroico Harry Potter e del tormentato Don Draper danno il meglio di loro. Soprattutto l’attore inglese dimostra di essere molto di più di una bacchetta magica e di una cicatrice a saetta e si immerge con dedizione nella disperazione del suo personaggio, piegato dall’ottusità dei suoi pazienti, dalla mancanza di fiducia dei suoi collaboratori e dal peso dell’eredità del suo incredibile predecessore (il mitico dottor Leopold Leopoldovic). Anche Hamm, ancora in attesa del ruolo cinematografico di una carriera, mette in mostra le sue doti. Il suo disfacimento fisico dovuto alla dipendenza della morfina e la sua progressivo, irrealizzabile e folle desiderio di cambiare il proprio passato, rappresentano il senso ultimo dell’opera, un ritratto perfetto di una involuzione amorale, un requiem degli ideali di gioventù.

Mandata in onda lo scorso autunno, la serie si affianca con forza alla ricchissima offerta delle serie originali e, come già fatto con l’ottimo Mildred Pierce di Todd Haynes, riesce a dare un respiro moderno (ma non infedele) ad un classico della letteratura. Con uno spirito del genere questo prodotto, anche per il suo lato pedagogico, potrebbe essere paragonato tranquillamente anche ai grandi sceneggiati Rai, quei frutti di un'epopea perduta che hanno fatto Storia recente della nostra cultura.

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