"Devil", di John Erick Dowdle

devilLezione di cinema del duo Fujimoto (Fotografia)-Shyamalan (produttore e soggettista), dove la macchina da presa arriva a plasmare geometricamente coordinate visive astratte e a catturare l’aria tra i corpi e lo spazio in quello che è prima di tutto un trattatello morale lucidissimo sull'eterno conflitto tra Bene e Male. Il Diavolo esiste, Dio pure

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

--------------------------------------------------------------
DevilPiù che il primo capitolo di una serie televisiva, per larghi tratti sembra uno spin off del bellissimo E venne il giorno questo Devil di John Erick Dowdle, regista il cui contributo mai come in questo caso ci sentiamo di valutare sotto la lente drammaturgica e formale di M. Night Shyamalan, ideatore del progetto. Devil infatti è la puntata pilota di una trilogia per la Tv intitolata The Night Chronicles avente per tema principale la persecuzione del Demonio tra gli esseri umani. E' quello che avviene a Philadelphia (città attorno a cui ruota quasi l'intera filmografia del regista de Il sesto senso) in una normalissima giornata all'interno di un grattacielo. Presagi inquietanti che sin dall'inizio suggeriscono che qualcosa di malvagio e soprannaturale si sta impadronendo dell'esile architettura narrativa e del mondo filmico: un suicidio balisticamente improbabile, un ascensore che impazzisce bloccando cinque individui in uno spazio chiuso, il buio, Pazuzu (il Friedkin de L'esorcista come prototipo filosofico tutt'altro che trascurabile) che appare e scompare, e a turno ognuno dei cinque muore ucciso non si sa da chi o cosa. Fino alla risoluzione umanistica che mette in scacco il Maligno: accettare le proprie colpe, guardare in faccia il Male, sconfiggerlo col perdono. Il Diavolo esiste, Dio pure. Un piccolo gioiello breve, impalpabile e lucidissimo, dove fuori campo e non-sense costruiscono tensione e relazioni percettive, in una sospensione del linguaggio che avvicina appunto l'opera all'astrattezza di E venne il giorno. Quasi un trattatello morale sull’eterno conflitto tra Bene e Male, che il purista Shyamalan (produttore e soggettista) affida alle soggettive frontali e ai piani sequenza del co-autore Tak Fujimoto (Direttore della fotografia) e in cui la macchina da presa arriva a plasmare geometricamente coordinate visive che fanno combaciare immagine e parola e arrivano a catturare l’aria tra i corpi e lo spazio. Ancora una volta la "mano" di Fujimoto affronta l'impossibile, filma l'invisibile, è prosa che diventa poesia… e viceversa.

Titolo Originale: id.
Regia: John Erick Dowdle

Interpreti: Chris Messina, Geoffrey Arend, Logan Marshall-Green, Jacob Vargas, Bokeem Woodbine
Distribuzione: Universal Pictures International Italy

Durata: 80'
Origine: USA, 2010

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array