"Jackass 3D", di Jeff Tremaine

jackass 3DL'uso di una speciale videocamera di nuova generazione, in grado di rallentare le immagini e provocare così un effetto quasi deformante nei momenti di contatto con oggetti o superficii che siano, ha giovato e non poco all'impatto spettacolare delle missioni jackassiane, portando senza dubbio una ventata di freschezza in questo terzo episodio per il grande schermo delle avventure di Steve-O e soci, in cui l'effetto tridimensionale aumenta in maniera significativa il coinvolgimento del pubblico

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jackass 3dPer alcuni è la fiera della stupidità più becera e volgare. Per altri un esempio di fulgido coraggio indirizzato sulla via del divertimento. Fatto sta che Jackass è in grado di dividere le opinioni, e questo oltre a esser già un fatto quasi sempre positivo, forse indica che entrambe le due correnti di pensiero hanno ragione. Più complesso da analizzare è invece il suo rapporto tra media di origine e mezzo cinematografico, giunto ora al terzo capitolo di celluloide.
Le avventure di Steve O e soci  funzionano da anni sulle frequenze televisive di MTV, e sul grande schermo la formula non cambia. Non ci si trova infatti dinanzi né a un normalissimo racconto di finzione né a un uso documentaristico della varie e rocambolesche situazioni che riguardano questi moderni gladiatori dell'etere, e il tutto risulta soltanto come un mero concentrato del meglio, o semplicemente ancora inedito, che questa banda di scavezzacollo continua imperterrita a proporre.
Va dunque fatta un'analisi distaccata da qualsiasi senso critico per evitare di catalogare la pellicola come semplice operazione di marketing fine a se stessa, impressione che comunque permane anche dopo i titoli di coda. Non ci sono mezze misure: chi ama le improbabili e pericolose peripezie dei protagonisti rimarrà conquistato anche questa volta, chi non ha mai provato simpatia per questa goliardica e insensata autodistruzione, rimarrà della sua idea. Tra ciccioni natanti impazziti, tormente di vento generate dai motori di un aereo, peni messi a serio rischio evirazione, tori scatenati diretti verso le parti basse del malcapitato di turno e qualche spunto più "sopraffino" da candid camera e molto altro, il film scorre.
Cosa rimane da analizzare dunque di questi novanta minuti di apparentemente futile svago? Indubbiamente l'uso di una speciale videocamera di nuova generazione, in grado di rallentare le immagini e provocare così un effetto quasi deformante nei momenti di contatto con oggetti o superficii che siano, ha giovato e non poco all'impatto spettacolare delle missioni jackassiane, portando senza dubbio una ventata di freschezza. Ovviamente poi ammantando la visione dell'effetto tridimensionale che ormai sembra esser più di uno standard, ma che forse in un'operazione di questo genere trova un senso più compiuto che altrove, aumentando in maniera significativa il coinvolgimento del pubblico.

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Titolo originale: id.
Interpreti: Johnny Knoxville, Ben Margera, Steve-O, Ryan Dunn
Distribuzione: Universal
Durata: 94'

Origine: USA, 2010
 

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