"Natale in Sudafrica", di Neri Parenti

natale in sudafricaDopo lo scialbo Natale a Beverly Hills un altro episodio decisamente stanco dell'appuntamento natalizio targato Filmauro. La sensazione generale è quella di un cartellino timbrato per puro senso del dovere, mentre il cast sembra messo lì in rodaggio per l’imminente Amici miei… come tutto ebbe inizio. Resta una interessante fissazione orale, per riprendere il titolo d'un album della stracitata Waka Waka Shakira, e per la prima volta l'innesto effettivo del product placement dritto nel corpo di uno dei personaggi

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natale in sudafricaIl cinepanettone non gira più: dopo la dipartita della coppia d’oro di sceneggiatori Fausto Brizzi & Marco Martani (gli ultimi script natalizi del duo sono il superbo Natale in crociera a cui ha collaborato solo Brizzi, e il folle Natale a Rio scritto da Martani), questo episodio di Natale 2010 rinuncia anche a Michelle Hunziker e Fabio De Luigi, ovvero i due corpi che maggiormente avevano contribuito ad ‘alleggerire’ la comicità e lo stile dell’appuntamento dicembrino del cinema italiano. Il timone resta in mano ad autori comunque scafatissimi come Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni, che erano saliti sul carrozzone con ben altri esiti ai tempi della vetta Natale a New York.
La sensazione generale è quella di un cartellino timbrato per puro senso del dovere, mentre il cast sembra messo lì in rodaggio per l’imminente Amici miei… come tutto ebbe inizio, che Parenti sta terminando di mettere a punto sempre con De Sica, Ghini, Panariello, con l’aggiunta di Michele Placido, Ceccherini, Alessandro Benvenuti e Paolo Hendel (e un copione stavolta firmato Brizzi & Martani).
Se al quinto episodio personale Massimo Ghini può finalmente svincolarsi dal suo ruolo di spalla di De Sica per vedersi promosso a protagonista di una delle solite due storie intrecciate, il magnifico Christian è affiancato stavolta da Max Tortora, che prima di tornare al cinema con Veronesi (Genitori e figli) aveva calcato il grande schermo proprio con De Sica e il suo The Clan (ancora una volta sceneggiato da Fausto & Marco…). La storia che coinvolge i due, nel ruolo di fratelli che continuano a rifilarsi l’un l’altro delle truffe mostruose, è decisamente moscia, basandosi su di un’unica gag che vede De Sica e Tortora attraversare la savana e venire ripetutamente inondati dai fluidi e dagli escrementi rilasciati da animali giganteschi come elefanti e ippopotami.
Non va in realtà molto meglio al duo Ghini/Panariello, impegnati in una sfida per portarsi a letto la procacissima zoologa Belen alla ricerca di una rarissima farfalla nella foresta: finiti prigionieri di una feroce tribù di indigeni che ha tutta l’intenzione di impalarseli, si salveranno risolvendo l’occlusione intestinale del capo dei primitivi improvvisando un’operazione a stomaco aperto con strumenti di fortuna. Purtroppo il cellulare di Panariello verrà dimenticato nella pancia del capo, e la voce registrata della segreteria, che scandisce chiaramente ogni volta il nome della compagnia telefonica sponsor, verrà fuori dalla bocca dell’anziano patriarca ogni qualvolta l’uomo spalancherà le labbra, nella più strepitosa trovata di product placement (nel vero senso del termine!) che ci sia mai capitato di annotare nella produzione nostrana (d’altra parte, l’intero film è preda di una fissazione orale, per riprendere il titolo d’un album della stracitata Waka Waka Shakira: Panariello prima mette in fuga un leone rispondendo al ferocissimo ruggito dell’animale con un mastodontico rutto, poi cova nel ventre le larve della farfalla rara che si schiudono librandosi poi dalla bocca del comico toscano; De Sica ha dei forti problemi di alito cattivo, ed è proprio lanciando nelle fauci aperte dell’ippopotamo le sue pastiglie di lassativo CacaBen Plus che i due fratelli riusciranno a recuperare la valigetta coi diamanti dallo sfintere dell’animale…). Dopo lo scialbo e mediocre Natale a Beverly Hills, è però un lampo troppo estemporaneo per potersi dire soddisfatti.

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Regia: Neri Parenti
Interpreti: Christian De Sica, Belen Rodriguez, Massimo Ghini, Max Tortora, Giorgio Panariello
Distribuzione: Filmauro
Durata: 105'

Origine: Italia, 2010

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