TORINO 28 – " Winter's bone", di Debra Granik ( Concorso)

winter's bone
Crudo e originale, ambientato in uno Stato, il Missouri, che scopriamo remoto e spietato, Winter's bone è un ritratto efficace e toccante di un'adolescente atipica e dell'ambiente in cui vive. Tratto dal romanzo di Daniel Woodrell e vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance 2010

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winter's boneRee Dolly ha diciassette anni, un padre spacciatore, una madre catatonica e due fratelli più piccoli di cui si occupa. Il papà in attesa di processo sparisce. La polizia lo cerca e avverte Ree che la casa in cui vive con la famiglia è stata ipotecata. Se Jessup Dolly non riapparirà sarà considerato latitante e la casa verrà confiscata.
Tra i monti e i boschi del Missouri dove vive, Ree comincia a cercarlo disperatamente. Si scontra con una comunità malavitosa tribale e spietata, che ha regole arcaiche e rigide gerarchie. Nessuno vuole aiutarla, viene cacciata e picchiata ferocemente dalle donne di un altro clan più potente. Lei però non si arrende e con il coraggio dell’adolescenza continua a cercare.
Troverà una verità terribile quanto prevedibile, unica possibilità di sopravvivere per lei e per i suoi fratellini.
Debra Granik dirige in modo magistrale questo melodramma impietoso e inquietante come i boschi e le case di legno dirupate tra cui è ambientato. Storia di formazione priva di fronzoli auto compiaciuti tanto in voga nel cinema indie degli ultimi anni, Winter’s bone è un piccolo capolavoro di crudezza, una gemma grezza di straordinaria efficacia. Adolescente atipica, estremamente più matura dei coetanei tanto da apparire più vecchia della sua età, Ree per crescere, sembra dire la Granik, ha bisogno di ritrovare una parte di sé che è stata rinnegata, buttata in un lago come quel cadavere che incombe sulla sua storia. La ricerca della verità non è il percorso da “giovane donna guerriera” che vince la battaglia contro il mondo come apparentemente potrebbe sembrare. La ricomposizione della famiglia, il riavvicinamento allo zio Teardrop ( “ Mi hai sempre fatto molta paura” “E’ perché sei intelligente”), la scoperta di un lato affettivo e quasi sentimentale dell’uomo, segnano una riconciliazione con la figura maschile, di riflesso anche con quella paterna, che è l’unico modo per diventare una donna. Debra Granik conosce bene gli schemi e lo stile del western, che fa rivivere in modo nuovo e straordinariamente potente. John Hawkes è straordinario e Jennifer Lawrence è una rivelazione.
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