"Vacanze di Natale a Cortina", di Neri Parenti

christian de sica e sabrina ferilli in vacanze di natale a cortina
Riprende vita il cinepanettone (anche se è meglio chiamarlo "film di Natale") dando nuovamente gas a una formula che dopo l'ultimo Natale in Sudafrica appariva logora, con un legame molto stretto con un luogo, Cortina, dove era ambientato il cult del 1983. Con una dimensione corale degna di un film di Garry Marshall. Poi la pellicola entra un po' in riserva con i vip che risultano statici. Un altro ciclo comunque si può riaprire  

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christian de sica e sabrina ferilli in vacanze di natale a cortinaC'è stato bisogno di ripartire da Cortina e richiamare i loro padri (i fratelli Vanzina) per resuscitare il cinepanettone, il cui logorio della formula appariva senza ritorno soprattutto nell'ultimo Natale in Sudafrica. E non c'è dubbio che quest'ultimo Vacanze di Natale a Cortina passa senz'altro per il grande film cult del 1983 che ha inaugurato la serie (17 film in 28 anni) con una serie di dialoghi da antologia a raffica diventati un tormentone da imparare a memoria come quelli di Febbre da cavallo di Steno, dove spiccava soprattutto la parte finale con De Sica (qui, come allora, si chiama sempre Roberto Covelli) che viene scoperto a letto col maestro di sci dai genitori. "E m' è corpa mia se c'avemo er fijo frocio" – "Frocio! Bisex, anzi, moderno!" – "Moderno? Moderno, un par de palle" – E poi la discussione si spostava sul litigio tra il padre e la madre. "Sta zitta che tu co quer cappello me pari 'no spaventapasseri" – "E tu un cassamortaro".
Innanzitutto il luogo, Cortina appunto, riciclaggio di un set attraverso il tempo – quasi 30 anni – dall'edonismo inizio anni '80 alla crisi economica 2011, attraverso la figura dell'ing. Brigatti (Ivano Marescotti) delegato di una grande azienda del gas che cerca un accordo con un magnate russo in vacanza proprio lì. Ma dal 1983 ad oggi ci sono anche potenziali reincarnazione come la figura di Massimo (Ricky Memphis) e la moglie (Valeria Graci) che hanno un edicola a Bergamo e riescono a trovare una camera all'Hotel Cristallo grazie a una stracciata offerta on-line che sembra quasi il doppio di Claudio Amendola con famiglia al seguito di Vacanze di Natale. Da lì anche la figura della filippina dell'avvocato Covelli (Christian De Sica) e signora (Sabrina Ferilli), che sa le notizie del traffico di Rete4, specchio-tv come quella che leggeva i programmi-tv a Riccardo Garrone: ("Natale in casa Coviello" – "Cupiello!" – "A me Natale mi mette allegria" – "Zitta e leggi"). Infine le musiche, autentico riciclaggio/viaggio nel tempo attraverso i rimissaggi di Bob Sinclair (Maracaibo), o lampi anni '80 con il brano di Ricchi e Poveri Sarà perché ti amo o Dario Bandiera che canta meglio di Al Bano.

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ivano marescotti e dario bandiera in vacanze di natale a cortinaNon c'è dubbio. Il cinepanettone (anche se forse è meglio chiamarlo 'film di Natale') si è rifatto il look. E sta decisamente meglio. I Vanzina alla sceneggiatura assieme a Parenti ritrovano l'energia dei tempi migliori (le gags della fuga dal ristorante di Bandiera, l'equivoco su chi è che fa cornuto Covelli durante la festa di Capodanno, Memphis che guarda il prezzo del menù col binocolo), con quel catastrofismo di Merry Christmas o la ri/scoperta di spazi già conosciuti di Natale in Crociera, dove il luogo, anche se fisso, sembra muoversi, mutare di continuo come in quelli nomadi attraversati da quel film.

Le new entry funzionano, la dimensione corale sembra quasi degna di un film di Garry Marshall. Per più di metà il film regge molto bene. Poi entra un po' in riserva, con una ripetizione non più fulminante (Bandiera che vede il proprietario del ristorante e si nasconde, i continui incontri fortuiti e fortunati di Memphis e la moglie con i personaggi famosi che fanno ingelosire la sorella di lei col marito) e dove i vip risultano statici (Emanuele Filiberto, Simona Ventura, Prandelli) e gli effetti 'maschera di cera' di Lady Gaga sono quasi in contrasto con la comicità precedente e la stessa citazione cinefila (quella di Frozen) è spesso più vitale in molto cinema dei Vanzina. Ma se con Natale in Sudafrica sembrava chiuso un ciclo, qui con Vacanze di Natale a Cortina se ne apre un altro. Chissà se qualcuna delle scatenate battute colpiranno nel segno. Ne suggeriamo due: "2015 cos'è l'annata?" – "No, il prezzo". E poi, De Sica: "La verginità è come una bricioletta di pane". Un giorno arriva un uccello e te la porta via". Vai, si può ripartire con l'incipit sulla neve di Moonlight Shadow che aveva già segnato anche l'altro ottimo ritorno a Cortina, Vacanze di Natale 2000. Non c'è ma ce lo mettiamo noi, nella nostra testa, nel nostro desiderio.

Regia: Neri Parenti

Interpreti: Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis, Valeria Graci, Katia Follesa, Giuseppe Giacobazzi, Dario Bandiera, Ivano Marescotti, Olga Kent

Origine: Italia, 2011

Distribuzione: Filmauro

Durata: 113'

 

 

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    41 commenti

    • uno che ne capisce

      ma che schifezz' e film…

    • gianfranco barni

      Basta con i film panettone, pubblicizzati in tutte le salse e nelle trasmissioni Tv: io personalmente non ne posso più! Alll'estero ci ridicolizzano anche per questo. Ma come può la gente fare la fila il giorno di Natale per vedere De Sica che da 20 anni dice le stesse insulse battute?

    • Che squallore di recensione Emiliani. Del resto liquidate superficialmente The Tree of Life e Drive e fate un'analisi di Vacanze di Natale a Cortina neanche fosse Quarto potere. Questo pezzo è uno stupro alla cultura e al cinema. E ora mi aspetto il paragone tra il 'fanciullino' di Pieraccioni e Antoine Doinel…

    • sììììì, dite ancora "cultura", mi eccito troppo a sentire quella parola…cultura…aaaah…

    • Bisognerebbe essere tutti un po' più indulgenti, è Natale… Personalmente ho detestato Malick, ho grandi sospetti su Drive, e ammiro Sentieri perchè non liquida mai superficialmente i cosiddetti "cinepanettoni". Ma ho rispetto per chi la pensa diversamente. Cara @AlicePerugini, le tue opinioni sono rispettabilissime, ma non pensi che dire che Sentieri ha "liquidato superficialmente" Drive, sul quale hanno fatto un intero speciale, sia almeno un po' superficiale da parte tua? Buone feste… ( e godetevi i filmacci!)

    • Vergognatevi

    • "Nei giornali online la sezione dei commenti svolge una funzione sociale: lì le persone possono sfogare il loro lato peggiore, per poi tornare a comportarsi in modo civile nella vita reale" da un articolo di Katie Roiphe, sulla rivista Slate…. Parlano di te, eh, Anonimo?

    • evviva il cinepanettone! evviva il cinepanettone! che ci sta di male a divertirsi un po' a Natale? bacchettoni moralisti, ve lo meritate il cinema noioso e palloso italiano! ma la gente va a vedere i film di Natale non le vostre cerebrolese intellettualoidi e cinefile visioni. Tie'! Anonimo vergognati tu!

    • Ecco che di nuovo a ogni commedia(ccia) italiana si scatena questo sciame inutile di farneticazioni. Perchè non collegate i commenti ai profili Facebook? Almeno chi li lascia ci mette la faccia e forse evita di scrivere sciocchezze. Che ne dite redazione? Auguri da una lettrice fedele.

    • @Alice Perugini: senza offesa, ma credo che il tuo concetto di cultura vada aggiornato. E credo anche che qualsiasi fenomeno che coinvolge un numero rilevante (per usare un eufemismo) di persone, che sia un film, un programma televisivo o un libro o qualsiasi altra cosa, non possa essere ignorato da chi vuole occuparsi di critica e "prodotti" culturali.

    • Fëdor Dostoevskij, Memorie dalla casa dei morti, 1861

      Che "ci sta" di male a ridere a natale? Niente. Ma il punto interessante è ciò di cui si ride.

      Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! – Guardate piuttosto come ride.

    • Pensavo di essere su un sito in cui si parla di cinema e non in una camerata di sedicenne in libera uscita il sabato pomeriggio al cinema. Cara Annette non ci sto sul fatto che un fenomeno di costume sia sinonimo di cultura. E poi sulla fase "la verginità è come una bricioletta di pane (e non voglio continuare) volgarmente scritta nel film e ancor più volgarmente esibita dal recensore, personalmente mi sento offesa anche come donna

    • Cara Alice, è chiaro che ogni persona può e deve conservare il proprio concetto personale di cultura. Però credo non sia più possibile ignorare il fatto che, ormai da anni, come molti hanno ribadito, se si deve definire il concetto di cultura è difficile tracciare dei confini tra, che so, uno scrittore di romanzi e un disegnatore di fumetti, o tra i cosiddetti 'prodotti' culturali e i processi collettivi di conoscenza, i rituali di massa, e altro.

    • @7annette cara, tu devi essere un'insegnante, e anche paziente, per spiegare come è cambiato negli ultimi 50 (? dalla pop art almeno?) anni il concetto di cultura. Purtroppo accade che molti nascondano dietro la parola cultura tutte le proprie inadeguatezze a comprendere i "prodotti culturali" del nostro tempo. Sono quasi certo che la nostra @Alice Perugini non veda neppure i "cinepanettoni", ed esprima dei giudizi puramente ideologici. Sono ammirato dalla tranquillità con cui 7Annette cerca di spiegare il mondo e da come la redazione lasci libero spazio a dei puri insulti che non intervengono minimamente sul contenuto o le forme del film qui recensito. Nessuno ha notato, ad esempio, che Neri Parenti ha cambiato gli sceneggiatori e che questo film risenta molto della presenza di Carlo ed Enrico Vanzina, che certo ci appaiono un po' "fuori tempo", legati a un immaginario anni 80-90, ma che sanno ancora trovare i ritmi di una commedia leggera che sem …

    • premettendo che nel 2012 è ridicolo piazzare steccati culturali (questo è Alto, questo è basso) e premettendo che non ho visto questo film, mi domando: perchè avere dei pregiudizi così radicati e parlare di stupro alla cultura per 2 film che non si sono visti (questo e Pieraccioni) solo sulla base di un pregiudizio. La cultura è anche "lotta" al qualunquismo ideologico e avere occhi scevri da pregiudizi aiuta vedere meglio…

    • bix o vattelapesca

      i confini invece ci sono, li vedo, gli steccati, così belli anche visivamente e da salvaguardare nel loro biancore, pure: un disegnatore di fumetti è disegnatore non romanziere, un illustratore è illustratore non pittore (lo slittare di questo in quello, sulla scorta facile di alcuni grandi esempi, è invece pratica noiosamente onnipresente). è molto bello essere pazienti e dirsi tali, gli altri scolaretti e noi, quelli che sanno come vanno le cose, amabilmente pazienti, non ci arrabbiamo con chi ha inadeguatezze, con chi è arretrato.. oddio, magari non lo conosciamo benissimo se non per le tre righe che si azzarda a scrivere, ma subito naturale arriva il maleplacet: è arretrato, il concetto di cultura è cambiato, possibile non lo sappia? 'risenta della presenza di Carlo ed Enrico Vanzina'… che frasona, i due vanzina che sembrano dei carducci con quel 'ed' enfatico… mi piace che si parli di Cultura, le maiuscole sono le benvenute.

    • bix o vattelapesca

      scena15, interno notte. Anonimo chiamato a testimoniare dalla polizia:
      -allora, com'era..? alto, basso..
      -impossibile dirlo..
      -come impossibile? era alto, basso, ciccio.. guarda che ti faccio parlare..
      -sa, oggi 2012, non si può dire se una tal persona sia alta o bassa, non c'è più quel modo di pensare.. se dico basso magari quello si offende, e poi proprio non è giusto, l'alto vale il basso e viceversa..
      il polizietto, spazientito, al collega:
      -fai tu, io mi vado a fare un caffé..
      il collega:
      -allora, ricapitoliamo, lei ha visto una persona, com'era, alta, bassa..?
      -non si può dire, e poi, perché dirlo?
      -d'accordo, lei parla forse da intellettuale, diciamo, per delle opere d'arte, ma ancora questo modo di pensare del 2012 come dice lei non è arrivato alle persone, solo ai film, ai libri.. quindi può sbilanciarsi.. essù..
      facendo leva su questa inaspettato escamotage, il questurino la vince e Anonimo parla:
      -era basso e ciccio..
      esterno giorno. Anon …

    • bix o vattelapesca

      imo esce…

    • a vattellapesca, ma la pianti de scrive fregnacce! Nun t'è piaciuto nul l'hai visto? Fai quello che cacchio te pare ma nun venì a rompe co sti dialoghetti da quattro sordi. Altre che cinepanettone te ce vorrebbe, te ce vorrebbe er torrone!!! Tutti ar mare, tutti ar mare….

    • @gino buscaglia: ti ringrazio, non sono un'insegnante, e la pazienza purtroppo è una virtù che non mi appartiene. cercavo solo di 'dire' (non mi sento in grado di spiegare le cose a qualcuno) qualcosa che mi sembra innegabile se si cerca di mantenere l'onestà intellettuale e un minimo di obiettività. stavo cercando solo di esprimere idee non di certo mie. per quanto riguarda le tue parole sul nascondersi dietro alla cultura, e quelle di Anonimo sui pregiudizi, fosse per me le scolpirei nel marmo. grazie per aver citato Warhol, che è la prova vivente, ultrasemplice e ultra-accessibile di quanto stiamo dicendo. @bix o vattelapesca: bellissima la scena dell'interrogatorio…

    • bello anche i commenti sceneggiati ora! la fantasia dei lettori vi supera a sinistra, cari selvaggi!

    • bix o vattelapesca

      a giggierbullo, me cce vvorebbe dicci? sbajo o sei de' romamiabella? perchè nun se sente che ssei de rromamiabella, giusto giusto un friccicore.. ma giusto giusto, tanto pè gradì.. er torrone comunque dovrebbe fare più al caso tuo, toooo lasso, è più er tuo ggenere a gì.. del resto se tt'è venuto nella tua capoccia de romano-de-roma per di più laziale a tradimento (me spiace de dovè constatà le sconfitte ripetute sia daaa roma sia daa lazio caaa juve, nun vincete mai, ve purgamo sempre), quarche cosa vorrà pure dì.. te piace dai nun ce scandalizziamo, siamo ner 2012, e c'è pure desica e la ferillona nostra a testimonià l'apertura mentale e d'artre cose.. anche la cameron nun fa che dì che è er mijore amico daa donna.. aò, che poi nun se dica che nun semo aperti de visione, che nun semo aggiornati.. è una vita che ci aggiorniamo.. nun la finimo mai d'aggiornacce.. è un pò na fatica gì, ma noialtri semo er pubblico.

    • Queste vedute alte di molti lettori che vogliono analizzare il fenomeno-cinepanettone somigliano allo spirito di quei giullari di corte ai festini dell'ex-premier. Normale su uno pseudo-articolo di berlusconismo posticcio. Non mi interessa vedere questo film o quello di pieraccioni per sapere che sono brutti. La figura femminile rappresentata inquadra il modello delle papi-girl. Che tristezza…

    • E così arriviamo pure al realismo, più o meno consapevole

    • E quando non si sa o non si può argomentare, fatalmente, si insulta. Ciò, in termini culturali e di rappresentazione cinematografica, è forse molto, molto più vicino al film di Natale di quanto sembra, no? Una bella sovrapposizione, un'illuminazione, una visione. Gigierbullo for president.

    • 'giullari di corte ai festini dell'ex premier', 'berlusconismo posticcio': questi sono insulti facili e qualunquisti. Anche pseudo, in questo contesto, è un insulto. Prima di dire pseudo, sarebbe necessario contro-argomentare sulla base degli argomenti usati dall'autore dell'articolo (che, per inciso, dovrebbero essere il tema centrale dei commenti, in un mondo ideale, ovviamente). Ah, sono anche tristi, gli insulti. Ma soprattutto facili. Caduta dell'idea nell'ideologia, diceva qualcuno.

    • bix o vattelapesca

      sbaglia chi dice che warhol sia accessibile, addirittura ultraaccessibile. per arrivare a lui bisogna esser molto ricchi, frequentare le aste più celebri. se no, ci si accontenta di guardarlo nelle foto, o in mostre. il massimo dell'inacessibilità, warhol pittore (la induce soltanto nel fare film, con mossa underground). ridice una volta di più che l'arte non è di semplice acquisizione, tantomeno è bassa, ma forse neanche alta, è quello che è e vive nel suo spazio intangibile, come un caravaggio viveva e vive e sta a san luigi dei francesi. la popart così come la vediamo da consunti echi apocalittici e integrati sembra alla portata, ma è un infido sembrare, scivoloso. presente a una trasmissione (fine anni 90) Eco, dopo aver parlato e disquisito su significati e significanti, si avvicinò a un artista che stava completando la sua opera in diretta, dicendogli bel bello: 'cosa vuol dire?'. subito l'artista si affrettò a spiegare, indi l'eco se ne andò soddisfatto.

    • ahahha! ah, non ve l'avevo detto: vivo in un loft a Manhattan e frequento regolarmente Sotheby's. Scusate tanto, pensavo che anche voi foste tanto ricchi da poter accedere a Warhol. Devo proprio rivolgere le mie opinioni altrove! Sicuramente agli EcoIlluminati! Non parlavo di accesso come conoscenza…

    • a Bix laziale ce sarai te e tutti li cornuti come a te! Ve posso di' na cosa? Sti commenti so piu' divertenti der filme. A Vanzina vie' qui dentro a pigliatte i dialoghi der prossimo filme!

    • bix o vattelapesca

      cara Annette di Sotheby's (cerco di scriverlo bene per non cadere poi in eventuali ricusazioni), so e sapevo bene a cosa ti riferivi, spero anche tu mantenga quel minimo di quell'onestà di cui parli tanto per capire che la mia era una ponderata provocazione e anche una lettura che un poco non smarrisse uno dei poli freddi del farearte, warholiano o meno, il legame oscuro e scintillante col commercio e col dollaro come mesto orizzonte di letterale 'acquisizione' dell'opera, così evidentemente dimenticato nella tua breve irridente risposta e ridotto solo a un non capire da parte mia..

    • Caro Bix, ne riparliamo quando uscirai dalla logica (?) della provocazione (e dell'inutile complicazione), che mi interessa quanto l'ornitologia. Io non 'parlo tanto' di niente. Se trovi qualcosa nel mondo che non abbia a che fare con la logica economica o del commercio, sii magnanimo, segnalamelo. Sarà perché questa logica è, a mio modesto parere, di fatto connaturata a tutto, arte inclusa, che l'ho dimenticata: per me è diventata irrilevante.

    • bix o vattelapesca

      si ma vedi, tu parli di semplicità, semplicità di warhol, e poi lasci fuori una cosa così grande, la dimentichi, non la vedi (perché non c'è se non nel retro invisibile degli affari per arrivare alla tal opera, o nella sua 'aura'. genialmente warhol rende infatti decisiva la copia principe, se poi non c'è differenza per noi tra la vera liz e la sua copia su un catalogo taschen). la provocazione che magnanimamente mi sono autoaccollato, deve averla detta (o 'dipinta') per primo warhol stesso, la devo aver sentita in qualche suo en passant geniale, oppure saranno state decine di critici o storici, e era solo per dire che c'è un'idea, ancora oggi, o forse soprattutto oggi, un pò equivoca, dire superficiale qui fa ridere oppure ci sta ma insomma.. della cosidetta 'pop art', che poi ha in sé artisti e percorsi anche differenti.., che tende al pop ma dimentica l'art/ non ho inoltre voglie di segnalazioni e luci, solo segnalavo un punto abbastanza o …

    • bix o vattelapesca

      vvio trovo

    • Alice Perugini, ma chi ti ha scongelato? Come mai, visto che vuoi parlare solo di cultura, leggi e commenti solo l'articolo d Vacanze di Natale? Sull'home age di Sentieri Selvaggi c'è pure un pezzo su Tondelli, che magari è più in linea con i tuoi gusti. O sei rimasta a Manzoni? Comunque se vuoi ridere ed essere intelligente recuperati Lubitsch. Oppure se vuoi fare l'intellettualoide snob PD, sorbisciti un film di Bela Tarr, che ti fai due palle così, ma invece ti sembrerà che ogni inquadratura è poesia e sguardo e poi è un cinema che non si vede in sala. Così ti fa ancora più ricercata e snob

    • GRAZIE A NERI PARENTI E GIGGIERBULLO, FULGIDI ESEMPI DI SEMPLICITA' E IMMEDIATEZZA.

    • Su sentieriselvaggi c'è sempre una bella aria di fascismo culturale, critiche sempre molto apprezzate…i miei complimenti. Poi Drive e Melancholia (una delle recensioni più vacue di sempre) sono delle cacate, eh…

    • bastian contrari dei miei stivali

    • vabbè, dai, però quelli del PD non amano i miei film, quelli del PD vanno (di nascosto, di pomeriggio) al cinema a vedere i filmdinatale al cinema. i miei film li vedono a casa, di notte, quelli che non osano più votare perchè non c'è niente da votare, specie The Turin Horse che è il vero filmdicapodanno perchè è la fine del mondo. letteralmente, dico, l'apocalisse. l'apocalisse non ci entra in sala, la sala è troppo piccola.

    • bix o vattelapesca

      ..come si fa a dire che non è divertente A TORINOI LO, sembra un videogioco ipnotico come minimo.. il crollare improvviso del rumore dei tarli (dopo quarantotto anni!), il pozzo, la stalla, la casa, la casa, la stalla , il pozzo, il carro, il cavallo, gli zingari, l'avventore, il monologo enigmatico di costui, il vento, il vento, l'opposto silenzio della casa, i dialoghi secchi, le patate, la tavola, il buio, il letto, lo svestirsi e il rivestirsi, il fare legna, i ciocchi nel fuoco, i panni a stendere, la finestra, gli sgabellini, i piatti i bicchieri le lampade, il suono della moneta lanciata dall'avventore, il lavoro del padre, il libro letto la notte da lei, il liquore prezioso, il mancare dell'acqua nel pozzo, il non mangiare del cavallo, il viaggio interrotto, la zona invisibile della casa, la luce che crolla improvvisa, i giorni, il nero, l'apologo iniziale, l'ich bin dumm su cui sosta nietzsche/bélatarr (ultimo film prima del silenzio?)

    • Denigrare i film senza aver bisogno di vederli è il vero "fascismo culturale". Ferruccio e Alice mi sembrano come quelle prostitute un po' andate con gli anni e con il corpo che si scandalizzano di quelli che guardano i film porno. Se questi film trovano ancora un loro pubblico sono forse più sintonici con il presente di tanti registi pseudo intellettuali, che in realtà prostituiscono il loro cinema a un target esattamente come i De Laurentis movie, ma che almeno esibiscono questa loro intenzione. Non saper riconoscere un film dei Vanzina da uno precedente di Neri Parenti (ma è lui che commenta?) o da uno di Brizzi è frutto di ignoranza che le tante combriccolette sinistrorse delle varie istituzioni cinemine ancora coltivano. L'ideologia è morta da decenni, e film si possono scandagliare, vedere e analizzare per fortuna senza i paraocchi da ultima carrozzella. Avete gli occhi sverginati e non ve ne accorgete, chi vi ha portato via la bricioletta? Ricky Memphis un gior …

    • quando posso comprarlo su DVD????!!!