"ATM – Trappola mortale", di David Brooks


David Brooks e lo sceneggiatore Chris Sparling puntano sulla non-spiegazione, sulla indeterminatezza e quindi imprevedibilità della minaccia che interviene a minare fin nell'ordinario il nostro senso di sicurezza. Ma il film si dibatte senza costrutto dentro la prigione in cui si è rinchiuso, nella vana attesa di un sussulto che lo rianimi, tra dialoghi inascoltabili e schiaffoni alla credibilità.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Una sequenza di ATMUn killer meticoloso e spietato assedia gli avventori notturni di una cabina bancomat newyorchese, impedendo loro di uscire ed eliminandoli uno a uno, senza alcuna ragione apparente. Sarà che il killer la carta di credito non ce l'ha e forse nemmeno il conto in banca, da lì il rancore per i tre giovani rampantelli che per lavoro maneggiano (e fanno danni con) il denaro altrui e sotto Natale se la spassano alla festa aziendale. Sarà insomma il thriller della crisi questo ATM, di sicuro è la crisi del thriller, genere nobilissimo che sempre più sembra non trovare altra strada che autoinfliggersi artificiose reclusioni, rinunciare alla profondità (in tutti i sensi), ridurre insomma allo zero lo spazio del visibile per riguadagnarsi una collocazione, proprio nell'era del tutto visibile e del tutto – digitalmente – possibile. Ovviamente in alcuni recenti casi la scelta è stata premiante, laddove la claustrofobia autoimposta, esaltata dall'inventiva registica e da una scrittura capace di assediare le psicologie delle vittime prima ancora che i loro corpi, è diventata virtù (l'apripista è stato Saw) facendo riecheggiare vecchi modelli (il Distretto 13 carpenteriano, giusto per non andare troppo lontano); o quando l'immobilità forzosa dentro uno spazio chiuso si è addirittura offerta come passaggio verso altrimondi (im)possibili (il bellissimo Source Code). Ma con ATM siamo invece proprio ai minimi termini.
L'acronimo del titolo sta dunque per Automated Teller Machine ed è lì che hanno girato per venti giorni e col piccolo budget di tre milioni di dollari il londinese David Brooks, esordiente dietro la macchina da presa (e responsabile anche del montaggio) e il suo ristrettissimo cast: i tre assediati, un paio di personaggi di contorno e ovviamente il sadico assassino, che un look studiato consacra all'anonimato. Il cappuccio imbottito calato sulla testa nella gelida notte di NY ha infinitamente minore fascino estetico ma in fondo la stessa funzione di una maschera, come quelle che indossavano Michael Myers o Jason Voorhees: come loro, l'uomo col cappuccio non è, quindi è/potrebbe essere ovunque. Brooks e lo sceneggiatore Chris Sparling (suo lo script di Buried, a proposito di claustrofobia) puntano insomma sulla non-spiegazione, sulla indeterminatezza e inconoscibilità (e quindi imprevedibilità) della minaccia che interviene a minare fin nell'ordinario più banale (il prelievo al bancomat) il nostro senso di sicurezza.
Questo sulla carta, perché il thriller che più avrebbe bisogno di "trovate" si dibatte in realtà senza costrutto dentro i venti metri quadri in cui si è rinchiuso, nella vana attesa di un sussulto che lo rianimi, tra dialoghi inascoltabili e schiaffoni alla credibilità delle azioni compiute dai tre insulsi protagonisti. Nemmeno il finale regala un colpo di coda, mimetizzandosi anzi nella noia fin lì profusa e curandosi solo di non chiudere la porta al sequel. Scorrono i titoli di coda, senza quasi essersi accorti che il film è finito. Ma forse è perché intanto la palpebra era calata da tempo.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Titolo originale: ATM
Regia: David Brooks
Interpreti: Brian Geraghty, Alice Eve, Josh Peck, Aaron Hughes, Will Woytowich, Steve Nagribianko
Distribuzione: M2 Pictures
Origine: Usa 2012
Durata: 87'

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array