"Benvenuto a bordo", di Eric Lavaine


La pellicola pare assecondare un’idea di spettacolo che coniuga una rassicurante adesione al ricorrente e lo sfavillio favolistico declinato in una cornice che non esula da un conformismo tecnico di contenute pretese. La fotografia calda, i toni patetici, i dialoghi ribattuti e i toni spesso demenziali si adattano più alla placida comodità casalinga della vecchia scatola magica che alla grana degli schermi cinematografici

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Rémy, rivisitazione moderna dello scemo illuminato del villaggio, viene assunto come animatore dalla perspicace Isabelle, responsabile delle risorse umane, che sogna vendetta nei confronti di un capo-amante poco riconoscente. Nell’ambiente chiuso e movimentato di una nave da crociera, tra orchestrine e spettacoli, cabine di lusso e visite in letti extraconiugali, si agitano personaggi attinti dagli schemi più collaudati della commedia. Il risultato è Benvenuto a bordo del francese Eric Lavaine, un pastiche di consuetudine e rimandi. In un giro di intrecci ed equivoci nella reiterata formula nota ai più, sfilano sullo schermo figure costruite nel pieno rispetto dei meccanismi comici.
La pellicola pare assecondare un’idea di spettacolo che coniuga una rassicurante adesione al ricorrente e lo sfavillio favolistico declinato in una cornice che non esula da un conformismo tecnico di contenute pretese. Nell’insperato talento di un cast di basse aspettative, restano degni di nota i modi suadenti di Franck Dubosc che finirà per farsi apprezzare – proprio come il personaggio di cui veste i panni – e il sorriso radioso di Luisa Ranieri – da cui ci si sarebbe aspettati un po’ più che un viso delicato – con qualche altra sporadica caratterizzazione riuscita.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

L’utilizzo ormai classico della voice over tradisce la volontà di condurre lo spettatore in un racconto che vuole divertire ed emozionare insieme, ricordando così l’importanza delle emozioni e ribadendo la legge fondamentale della felicità, accessibile ai più grazie ad una buona dose di genuino altruismo. In questa prospettiva il film di Lavaine si colloca in un universo saldo, con una base di potenziale successo, volutamente sospeso tra realtà e immaginazione, dove filamenti di storia si scompongono e si ricompongono sotto un nuovo e più consono aspetto, illuminando chi si destreggia nei pulviscoli dell’immagine e chi siede dall’altra parte dello schermo di un sorriso d’evasione distratta.
Nonostante le ambizioni ostentate, il film non riesce però ad appassionare quanto vorrebbe. La fotografia calda, i toni patetici, i dialoghi ribattuti e i toni spesso demenziali si adattano più alla placida comodità casalinga della vecchia scatola magica che alla grana degli schermi cinematografici. Se poi si pensa al tempismo con cui la pellicola compare nelle sale italiane, si trattiene a stento una smorfia amara nel ricordo di una recente tragedia. 

 

Titolo originale: Bienvenue à bord
Regia: Eric Lavaine
Interpreti: Franck Dubosc, Luisa Ranieri, Valérie Lemercier, Gérard Darmon, Philippe Lellouche
Origine: Francia, 2011
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 102'

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array