BIOGRAFILM 2010 – "I Monty Python devono molto a Peter Sellers". Incontro con Michael Palin e John Scheinfeld

Incontro con Michael Palin - Biografilm 2010 - Focus Peter SellersUno degli eventi più rappresentativi e attesi del Biografilm 2010: all'interno del Focus Peter Sellers, l'incontro con Michael Palin dei mitici Monty Phyton e John Scheinfeld, autore del documentario The Unknown Peter Sellers.

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Incontro con Michael Palin a Biografilm 2010 - Focus Peter SellersUno degli eventi più rappresentativi e attesi di questa edizione del Biografilm che volge al termine è stato sicuramente quello che ha visto la partecipazione – all'interno del Focus dedicato a Peter Sellers (a 30 anni dalla morte) – di Michael Palin dei mitici Monty Python e John Scheinfeld (a cui è stato anche dedicato un omaggio-retrospettiva), regista del documentario proiettato durante l'incontro, The Unknown Peter Sellers (2000), in co-regia con David Leaf.

Scheinfeld è un fan di Sellers fin dall'infanzia ed appena ha potuto ha girato un film su di lui. Voleva fare qualcosa che andasse oltre la normale biografia ed ha integrato molti materiali disparati e inediti, soprattutto provenienti dalla collezione privata dell'attore. Il lavoro di ricerca è stato lungo, ma anche fruttuoso, portando a ritrovamenti insoliti come, ad esempio, dei filmati nascosti sotto il letto di una persona all'oscuro della cosa.

Anche Palin è da sempre un ammiratore di Sellers, fin da quando, bambino, ascoltava la trasmissione radiofonica della BBC con cui esordì, The Goon Show (1951-1960), qualcosa di completamente nuovo per l'epoca (prendeva il nome da Alice the Goon di Popeye).

Guardando il documentario di Scheinfeld, Palin si è reso conto di quanto molte cose dei Monty Python fosseroIncontro con John Scheinfield a Biografilm 2010 - Focus Peter Sellers già state fatte da Sellers e compagni.

Altro personaggio importante del Goon Show era infatti Spike Milligan, straordinario autore e grande creativo, la mente dello show (mentre Sellers era il braccio), a cui i Python devono molto. Spike creava le situazioni e Peter dava vita al tutto, interpretando la serie infinita dei personaggi a cui ci ha abituati.

Milligan è anche l'autore di The Super Secret Service (1953), vera e propria rarità proiettata durante l'incontro.


Michael Palin, qual è il suo ricordo del Goon Show?

Fu il mio primo approccio con la commedia, in casa non avevamo il televisore ed ascoltavamo sempre la radio. Il programma era surreale, con una comicità anche sciocca. Andava in onda il giovedì alle 20:30 e, se ero fuori, correvo a casa per non perdere nemmeno un minuto. Temevo che mio padre entrasse nella stanza mentre ascoltavo, perché era davvero strano – con rumori e vocette curiose – e non avrebbe mai potuto capirlo. Una volta mi chiese se la radio fosse rotta.


Cosa ha preso da Sellers?

La grande qualità di Sellers era di creare personaggi estremamente reali, credibili. Aveva un'incredibile capacità trasformativa, sapeva costruire un carattere dal nulla. La cosa più bella quando reciti è poter interpretare tanti personaggi e noi Monty Python l'abbiamo fatto.

Non c'è più stato nessuno come Sellers. Molti attori possono essere bravi a mettersi dei costumi, ma lui era diverso, era speciale in questo, sapeva rendere credibili i personaggi anche quando ne interpretava tanti insieme. Tutti noi attori cerchiamo di emulare la sua capacità di attirare l'attenzione, aveva un'aura particolare.

 

Ha mai incontrato Sellers?

Solo una volta – nei corridoi di uno studio – ed è stato imbarazzante. Ero sorpreso ed emozionato e non sapevo cosa dire, allora ho fatto la voce di un personaggio del Goon Show (che in più non era suo) e andammo via entrambi. È una storia triste. Peccato.


John Scheinfeld, Sellers s'ispirava a qualcuno?

Sicuramente Groucho Marx era il suo modello predominante, lo ha anche spesso imitato, con una fedeltà che lascia esterrefatti.


Quali erano i lati oscuri di Sellers?

Michael Palin: Si è detto che era egocentrico, egoista, depresso e sicuramente non era un uomo felice.

John Scheinfeld: A volte genialità e pazzia vanno di pari passo e Sellers ne è un esempio. Si sentiva più a suo agio quando interpretava un personaggio che con se stesso. Di solito le biografie presentano i personaggi nei loro lati oscuri, alle prese con i propri demoni, ma penso che sia anche giusto raccontarli semplicemente nella loro grandiosità di artisti ed è quello che ho cercato che ho cercato di fare col mio lavoro.

 

 

     


 

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