VENEZIA 69 – 27. Settimana della critica


Reso noto il programma della 27. Settimana Internazionale della Critica che avrà luogo nella cornice della 69 Biennale di Venezia dal 29 agosto fino all’8 settembre. Durante la conferenza stampa al cinema Quattro fontane a Roma sono intervenuti i rappresentanti della comissione di selezione: Angela Prudenzi, Francesco Di Pace e Goffredo De Pascale. I 7 film in concorso sono esordi di registi provenienti da paesi diversi, più due opere nella sezione eventi speciali

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Lotus Liu ShuAlto livello e molte registe donne, ecco le caratteristiche della Line-up di quest’anno. Francesco Di Pace che ha presentato il programma ha appunto sottolineato la grande qualità di tutte le opere visionate e di conseguenza le grandi difficoltà che hanno avuto i selezionatori a scegliere solo 7 film in concorso. Nonostante la crisi si fa cinema, dice Goffredo De Pascale. Tra i sette ne troviamo 4 realizzati da registe donne: è stato davvero sorprendente trovare tanti film di donne e su donne perché anche i registi uomini hanno lavorato su temi che riguardano la condizione femminile (…) la cosa importante è che questi film hanno anche una valenza politica molto forte, nota Angela Prudenzi. Sicuramente sarà anche molto interessante guardare diversi punti di vista sulla tematica femminile perchè la questione cambia da paese in paese e tutti i film ci presenteranno un quadro multiculturale. Però quello che conta di più, sottolinea Francesco Di Pace, è come il film è stato fatto e che cosa ci trasmette. Come ad esempio il film cinese in concorso Xiao He (Lotus)di Liu Shu dove la rilevanza della questione femminile si unisce perfettamente a un grande stile artistico.

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Per restare alla tematica, il film messicano No Quiero Dormir Sola (Non voglio dormire sola) di Natalia Beristain, è un’opera interamente femminile, una storia su nipote e nonna che si confrontano in una fase importante delle loro vite, al centro della narrazione troviamo il corpo, l’amore impossibile, la solitudine e il tema dell’eutanasia.

Seguono poi i tre film che trattano i temi europei, sia femminili che non, e il fatto di sentirsi parte di una comunità. Il primo,Eat Sleep Die Gabriela Pichler lo svedese Äta sova dö (Mangia Dormi Muoi) della regista Gabriela Pichler tratta, con stile molto rigido ed eccelente recitazione dell’attrice protagonista, la tematica della crisi economica che ha toccato anche la Svezia. O luna in Thailandia (Un mese in Thailandia) il film rumeno di Paul Negoescu, pare decisamente più leggero, molto sentimentale con evidenti richiami al cinema francese che allude allo stesso tempo a un certo spaesamento della gioventù di oggigiorno, alla ricerca d’identità, il protagonista guarda con nostalgia al passato e contesta la modernità ed appartenenza comunitaria. Siamo in Europa ed anche nel film belga di Tom Heene, Welcome Home (Bentornata a casa), che ci presenta una donna nella sua simbolica ricerca d’identità e di indipendenza, anche quella sentimentale.

 
L’unica opera italiana in concorso, La città ideale, è stata interamente realizzata dall'attore Luigi Lo Cascio, che quest’anno esordisce come regista. Il film rivela "un grande talento che è stato difficile considerare come un esordio", ammette Francesco Di Pace, è un’opera solida in ogni suo aspetto con una storia che lascia un po’ nel mistero. Un mix tra cinema di impegno civile e giallo morale che, secondo i selezionatori, si presenterà come una grande scoperta del cinema italiano di quest’anno.

Ci sono i titoli che toccano i temi sociali e politici, come Küf (Muffa) di Ali Aydin, il film turco che con l’eleganza stilistica ed intensità narrativa racconta la storia di un padre che non vede l’ora di rivedere il suo figlio scomparso in condizioni misteriose diciott’anni fa.

 

Kiss of the Damned Xan CassavetesTra gli eventi speciali, un film di apertura e di chiusura. Il primo è un progetto realizzato all’Università di Tel Aviv, Water (Acqua) che consiste di 7 cortometraggi dei registi israeliani e palestinesi legati al tema del acqua, in quei territori un tema delicato e simbolico. La settimana chiuderà invece con un’opera prima di Xan Cassavetes (figlia di John Cassavetes), Kiss of the Damned (Il bacio dei dannati), una storia affascinante ed eccentrica sui vampiri donne.

 

Nella sua ormai lunga storia, la Settimana Internazionale della Critica, ha sempre cercato di prommuovere le opere prime, come ammettono gli organizzatori: Siamo convinti che la vetrina della SIC anche quest’anno serva ai film che presenteremo per trovare la visibilità e distribuzione sia sul mercato italiano sia su quello internazionale.

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