VENEZIA 69 " La mia è solo una storia d'amore con un lato comico molto pronunciato". Incontro con Susanne Bier ed il cast di Love is all you need.

Accolto con entusiasmo dalla stampa, l'inedita commedia Love is all you need, della regista danese Susanne Bier, verrà presentata questa sera al pubblico del Lido, nella sezione Fuori Concorso. Ad accompagnare la pellicola, oltre la regista, lo sceneggiatore Anders Thomas Jensen, l'attrice Trine Dyrholm  e l'affascinante Pierce Brosnan.

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Con gli anni ci siamo abituati ai suoi drammi emotivi. Quando e come è nata l'idea di realizzare una commedia?

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Bier: Fin da quando ho cominciato la mia collaborazione con Jensen avevo in mente di realizzare un film comico, una pellicola che sapesse far ridere. Per realizzarla non ci siamo inventati nulla di nuovo, anzi abbiamo lavorato come abbiamo sempre fatto. Nei miei drammi precedenti c'erano sempre degli elementi comici concentrati spesso nei personaggi secondari. Questa volta invece abbiamo fatto il contrario: siamo partiti da un tema serio e lo abbiamo svolto in modo comico. Quando abbiamo deciso di parlare di cancro abbiamo pensato che l'unico modo di affrontare questo argomento fosse con toni leggeri. E' per questo che considero questa pellicola più che una commedia una storia d'amore con un lato comico molto pronunciato.


Signor Brosnan, come si è preparato a questo ruolo?

 

Di solito la prima cosa che fai è leggere la sceneggiatura. Se hai la fortuna di innamorarti del personaggio allora lasci che lui venga da te, cercando di interpretarlo il meno possibile. Entrando nello specifico, io ho trovato moltissimi motivi per identificarmi con questo ruolo, primo tra tutti il fatto che conoscendo da vicino la tragedia di perdere una persona amata per una malattina, potevo capire bene i sentimenti del protagonista. Inoltre io sono padre di quattro figli e poichè un altro dei temi principali della pellicola è il rapporto genitoriale, credevo di poter dare qualcosa di interessante.


Lei è stato James Bond. Come è stato uscire da quel personaggio? E' più facile interpretare gentiluomini affascinanti o uomini ordinari?

 

Io lavoro da quando ho diciotto anni. Bond è un ruolo che amo e che mi porterò sempre dentro. Per me all'epoca è stato una specie di dono e mi ha permesso di realizzare molti sogni, come ad esempio quello di essere qui a Venezia, con Susanne, a parlare con voi. Quella comunque è stata una splendida esperienza passata ormai chiusa. Per quanto riguarda i gentiluomini affascinanti, mi ricordo che quando iniziai questo mestiere mi dissero che avevo la possibilità di interpretare qualsiasi ruolo. Poi la vita e la carrier ami hanno portato sempre lo stesso ruolo dell'uomo affascinante. Visto che io amo sia recitare che lavorare a me, adesso, va bene cosi.

 

Signora Dyrholm, lei è una sorta di attrice feticcio per Susanne Bier. Come è stato lavorare di nuovo in questa commedia con lei  e soprattutto con Pierce Brosnan?

 

Quando Susanne mi ha telefonato e mi ha detto di avere un ruolo perfetto per me non ci ho pensato due volte. Ammetto che anche l'opportunità di lavorare con Pierce ha avuto il suo peso nella decisione. Comunque l'idea di partecipare ad una commedia l'ho trovata una sfida molto affascinante. La mia carriera è costellata di ruoli tetri e drammatici, interpretare questa donna solare è stata un'occasione che non ho voluto perdere. Per quanto riguarda Pierce, all'inizio ero molto nervosa ma quando abbiamo incominciato a provare lo script ho scoperto di avere davanti una splendida persona, gentile e spassosa. Non è un caso che sul set tutti, donne e uomini, ci siamo innamorati di lui.

 

Un ultima domanda. Avete notato che spesso nel cinema danese e non solo, il matrimonio è visto come un momento di confronto e di deflagrazione dei conflitti familiari?

Jensen: E' vero, riflettendoci è increbile come la maggior parte dei film danesi siano dei drammi familiari. Forse, scherzando, si può dire che visto che in Danimarca non succede mai nulla, bisogna concentrarsi sul nucleo familiare per trovare delle storie che valgano la pena di essere raccontate.

Bier.  Penso anche io che il motivo sia questo. Comunque non dimentichiamo che il matrimonio spesso è l'occasione principale per riunire tutta la famiglia nello stesso luogo, nello stesso momento. E' normale che quando si hanno segreti o situazioni non dette, come nel caso dei miei protagonisti, queste esplodano in un momento di aggregazione del genere.

 

 

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