"Le 5 leggende", di Peter Ramsey

Le 5 leggende
La Dreamworks ha scelto il suo kolossal natalizio. Le 5 leggende adatta un ciclo narrativo di William Joyce, che ha collaborato per anni con la Disney e con la Pixar. I personaggi sono già cinematografici ma non perdono il loro fascino narrativo: su tutto, domina sempre l'idea spielberghiana che solo i ragazzi e l'immaginazione possano farcela

 

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La Dreamworks ha scelto l'appuntamento con il suo kolossal natalizio per provare l'azzardo di una strada differente. Le 5 leggende rappresenta l’attesa rottura con un passato che ultimamente era diventato già tradizione. Lo sforzo rispetto ad un titolo come A Christmas Carol di Robert Zemeckis è la ricerca di una nuova epica. La sceneggiatura di David Lindsey-Abaire adatta un ciclo narrativo che è stato pensato da William Joyce: lo scrittore viene direttamente dal mondo dell’animazione, ha lavorato per anni con la Disney e con la Pixar e un suo libro è stato scelto dalla Blue Sky per una prossima produzione. La Dreamworks non attinge più ad un vecchio repertorio e la sua collaborazione con la letteratura procede in modo convergente e contemporaneo: la sua missione non è più quella di aggiornare o di dissacarare le favole del passato ma di creare una propria dimensione narrativa. Il nuovo approccio è una chiara iniziativa di Guillermo Del Toro, che ha dimostrato la sua capacità di inventare un fantasy autosufficiente nel celebrato caso de Il labirinto del fauno: la trama dovrebbe svilupparsi subito in modo cinematografico invece di passare per adattamenti successivi. L'evoluzione dei personaggi è già modellata sulla progressione drammatica e sui ritmi di un film ma trattiene il fascino e la profondità tragica di una prospettiva romanzesca. Le 5 leggende sa sfruttare tutte le sue possibilità e si avvantaggia di una stretta cooperazione tra le sue forze creative: la Dreamworks usa la sua esperienza e i suoi mezzi produttivi per agevolare la sua credibilità. La sua regola prevede una totale aderenza tra l'eroe e l'attore che gli presta la voce: Chris Pine può ripetere il contrasto tra dovere e ribellione di James Kirk in Star Trek di J. J. Abrams. I centocinquanta milioni di budget esaltano la componente spettacolare del film e soddisfano ogni invenzione visiva: lo spettatore è ammaliato e divertito dalle gag che attualizzano il mondo fantastico di Santa Claus, della Fatina dei denti, del Coniglio di Pasqua e di Sandman. La mitologia positiva dell'infanzia affronta l'archetipo dell'Uomo Nero e il pericolo che il mondo venga divorato dalla paura e dal nulla non è l'unico riferimento a La storia infinita di Wolfgang Petersen. Le 5 leggende rispetta tutte le regole del genere: l'interazione di un bambino comune nel terreno del fantastico ma anche la permeabilità tra le due dimensioni. La presenza di Steven Spielberg si manifesta nella necessità che tutto il film sia a misura del piccolo Jamie, che resta l'unico a credere nella fantasia della loro esistenza: la visione del cineasta trionfa ancora una volta, nell'idea che solo i ragazzi e la loro immaginazione possono farcela…

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Titolo originale: Rise of the Guardians

Regia: Peter Ramsey
Voci: Jude Law, Hugh Jackman, Chris Pine, Isla Fisher, Alec Baldwin, Dakota Goyo
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 97'

Origine: Usa, 2012

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