“Aspromonte”, di Hedy Krissane
Ci sono delle costanti che si ritrovano nel cinema che ha come sfondo la Calabria e i calabresi. Legami familiari infranti e riconquistati e quindi una pretesa di riscatto, la riaffermazione della verità, dopo secoli di maldicenze, per fare conoscere la vera essenza del meridione. Aspromonte, dell’esordiente Hedy Krissane non sfugge all’insidia e anche se il suo lavoro valorizza ogni risorsa, è evidente il rischio di confezionare un prodotto ibrido, poco efficace e quindi poco gestibile.
La Calabria è stata sempre periferica… Un millenario complesso di inferiorità, una millenaria angoscia pesa nelle anime dei calabresi….
Pier Paolo Pasolini, 1959
Il tunisino Hedy Krissane, esordiente nel lungometraggio, invece, non sfugge a questa insidiosa e inevitabile trappola. Non vi è dubbio che in questa insidia sia facile cadere quando la sceneggiatura e il soggetto tendano a trasportare verso quel crinale. La storia di Aspromonte è quella di Torquato Boatti, piccolo imprenditore del nord, che per vendere il proprio mobilificio ha bisogno della firma del fratello Matteo che si trova in Aspromonte con il suo gruppo musicale. La scomparsa di Matteo tra le pendici “malfamata” montagna, consentono a Torquato di riscoprire la sua negata calabresità, le bellezze naturali, le priorità della vita.
All’interno di questo cliché si ha l’impressione che Krissane abbia valorizzato ogni risorsa, il film vive di alcuni momenti di sincero divertimento, con il pregio di battute non “telefonate”, d’altra parte, però non si può negare che tutto l’impianto si regga su una storia tanto esile, quanto sfuggente, con alcuni momenti irrisolti (il trasporto della donna verso Torquato che fa presagire un tradimento, il tradimento della moglie in Brianza). Il tentativo dichiarato è quello di mostrare – troppo – l’Aspromonte, attraverso il pretesto di una storia, con il rischio di confezionare un prodotto ibrido, poco efficace e quindi poco gestibile.
Titolo originale: Aspromonte
Regia: Hedy Krissane
Interpreti: Franco Neri, Pier Maria Cecchini, Andrea De Rosa, Don Pino Strangio
Produzione: Publiglobe s.r.l.
Origine: Italia, 2012
Distribuzione: Cineclub Internazionale Distribuzione
Durata: 80'