"La cuoca del presidente", di Christian Vincent


Ispirato alla vera storia di Danièle Delpeuch, cuoca del Périgord chiamata nel 1986 dal presidente francese François Mitterrand per occuparsi delle cucine dell’Eliseo, il film è diretto con grazia e ritmo. Anche per merito dei due diversi piani temporali e dell’alternanza fra le immagini dei cieli nordici carichi di nuvole e i primissimi piani delle prelibatezze che Hortense prepara e commenta. Traspare infatti un amore per la cucina che si rivela il vero protagonista del film

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Il «potere della cucina» e la «cucina del potere»: su questo binomio, a detta dello stesso sceneggiatore, è incentrato il film. Hortense Laborie è una cuoca rinomata che vive nei dolci paesaggi del Périgord, finché non viene convocata all’Eliseo per occuparsi dei pasti del Presidente della Repubblica. Alla gratificazione subentra lentamente la stanchezza a causa dell’invidia dei funzionari che gravitano attorno al Presidente, e la grintosa Hortense preferisce congedarsi per trascorrere un anno in Antartide, cucinando per un gruppo di scienziati che la ripagano con la loro calorosa riconoscenza. Due piani temporali, quindi: un passato recente nello sfarzo dorato dell’Eliseo e un presente immerso in una natura aspra e bellissima, in cui il vento sferzante, le corse fra le rocce e la veracità di uomini tutt’altro che formali ritemprano Hortense, pronta per partire verso una nuova avventura.

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Ispirato alla vera storia di Danièle Delpeuch, cuoca del Périgord chiamata nel 1986 dal presidente francese François Mitterrand per occuparsi delle cucine dell’Eliseo, il film è diretto con grazia e ritmo. Anche per merito dell’alternanza fra le immagini dei cieli nordici carichi di nuvole e i primissimi piani delle prelibatezze che Hortense prepara e commenta. Traspare infatti quell’amore per la cucina che accomuna gran parte dei realizzatori del film, e che si palesa come il vero protagonista di quasi tutte le scene.
Perfetti Catherine Frot nei panni di Hortense e lo scrittore Jean d’Ormesson – per la prima volta sullo schermo a un’età veneranda – nei panni del Presidente. Il rapporto che s’instaura fra i due personaggi, fatto di ossequiosa empatia e di ricordi culinari d’infanzia, è descritto con molta tenerezza e serve da spunto per scene gustose, in cui i funzionari non si spiegano perché il Presidente passi tanto tempo in cucina. La scelta di sfumare ogni riferimento storico e renderlo un racconto atemporale si rivela indovinata: la riuscita del film è delegata all’accuratezza delle immagini, all’espressione ironica e intelligente di Hortense e a tutti quei particolari che elevano la semplicità di un microcosmo, la cucina dell’Eliseo, a simbolo di qualcosa di più ampio.

Titolo originale: Les Saveurs du Palais
Regia: Christian Vincent
Interpreti: Catherine Frot, Jean d'Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont, Brice Fournier
Origine: Francia 2012
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 95’

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