3 Days to Kill, di McG

3 days to killMcG non fatica ad allinearsi ai dettami del team Besson: da un lato dimostra così un armamentario anche maggiormente classico e strutturato di quanto ci si potesse aspettare, dall'altro finisce in questo modo per non differenziarsi da uno qualunque dei Pierre Morel, Olivier Megaton, Patrick Alessandrin, che svernano in scuderia. Ma Kevin Costner abbaglia con sprazzi di Cinema fierissimo

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Produttore di peso della tv “leggera” USA (sotto la sua ala The O.C., Chuck e Supernatural, tra le altre), dietro la cinepresa McG sembra invece in costante e perenne ricerca di un'identità (il doppio Charlie's Angels d'inizio carriera d'altra parte raccontava già apertamente di questo immaginario vagante, dagli appigli definitivamente dispersi – ed era tra l'altro anche interessante paradossalmente per questa ragione). Dopo aver tentato di tutto, da Terminator alle commedie sentimentali, l'autore potrebbe aver trovato casa in pianta stabile sotto l'ombra lunga di Luc Besson (McG ha d'altronde varato personalmente la Nikita televisiva, quindi il cerchio si chiude), aderendo appieno all'estetica e alla formula perpetrate dall'affollata scuderia dell'infaticabile prodigio francese.

3 days to kill
è infatti in tutto e per tutto una produzione tipo bessoniana, virata in stile Taken: l'incredibile successo del modello Io vi troverò, chiara ispirazione ad esempio anche dell'ultimo, bislacchissimo Nicolas Cage, Tokarev, dimostra l'estrema facilità con cui Besson vada ancora segnando l'industria (avendo tra l'altro inventato di fatto la carriera action di Liam Neeson). Sfornando senza tregua prodotti assemblati – al di là della firma dietro la mdp – secondo un vero e proprio canone: ricorso reiterato alle sequenze d'azione, il più possibile pantagrueliche ma tutte virtualmente riproducibili all'infinito e interscambiabili tra di loro, senza ordine né direzione (quasi una dichiarazione programmatica); vicende che ricalcano senza fronzoli topoi riconosciuti del genere, e una certa disillusione di fondo, quasi un cinismo spesso inaspettatamente violento, dai detrattori visto come una latente (manco tanto…) cifra reazionaria nell'assetto (anche 3 days to kill va giù per dire in maniera particolarmente pesante con gli stranieri-macchietta e i giovani discotecari dissoluti…). McG non fatica ad allinearsi ai dettami del team: da un lato dimostra così un armamentario anche maggiormente classico e strutturato di quanto ci si potesse aspettare, dall'altro finisce in questo modo per non differenziarsi da uno qualunque dei Pierre Morel, Olivier Megaton, Patrick Alessandrin, che svernano sotto il marchio Besson.

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Salvato da due ruoli meravigliosi quanto opposti di padre (quello di Man of steel e quello di Hatfields & McCoys), anche se il papà che amiamo di più tra i suoi gliel'abbiamo visto interpretare in un film piccolo piccolo, Kevin Costner replica qui la sua vocazione patriarcale tra una sparatoria, una scazzottata e un inseguimento: ancora una volta un loner estraneo alla civiltà e ai margini dell'appartenenza sociale come l'Ethan originario, questo Ethan è per Costner l'occasione di fare il punto della propria icona leggendaria, alla stregua del Giovanni Manzoni regalato da Besson a Bob De Niro in Cose Nostre.
Al di là del meccanismo del thriller dinamitardo e della struttura del last minute rescue su se stessi (in palio la classica siringona che guarisce da una malattia mortale), il film vale allora per quei preziosi istanti tra Costner e la famiglia da riconquistare, la moglie Connie Nielsen ma soprattutto la figlia adolescente Hailee Steinfeld: McG indovina l'accortezza di fasciare il rapporto tra il burbero protagonista e l'amata pargola scostante e disubbidiente con cartoline di una Parigi romantica e crepuscolare. Al resto ci pensa Kevin: nella goffa lezione di ballo alla figlia o in quel fragilissimo istante alla finestra (“ti prego voltati”) vive tutta la fierezza e l'abbacinante luminosità del Cinema che in lui s'incarna ancora.

Titolo originale: id:
Regia: McG
Interpreti: Kevin Costner, Amber Heard, Hailee Steinfeld, Connie Nielsen, Scott Burn, Richard Sammel
Origine: USA, 2014
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 113' 

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