La Ragazza del Dipinto, di Amma Asante

La Ragazza del Dipinto
Nell'anno dell'Oscar a 12 Anni Schiavo è impossibile non fare un paragone tra Belle e  Solomon, veicoli di testimonianza storica. Diversi però i modi di narrazione. Se McQueen costruisce una sceneggiatura improntata sulla sottrazione, ecco che Asante realizza una pellicola verbosa la cui regia, fin troppo cauta e “classica” nei passaggi narrativi, rischia di appiattire l'intero lavoro

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La Ragazza del DipintoLondra 1769. Belle è solo una bambina quando sua madre, schiava nativa delle Indie Occidentali muore, lasciandole in eredità un futuro fatto di oppressione. A cambiare la rotta del suo destino interviene il padre naturale, Sir John Lindsay, capitano della Royal Navy, riconoscendola come figlia legittima e affidandola alle cure dello zio, Lord Mansfield, Presidente della Corte Suprema inglese. La bambina cresce dunque in un'ambiente aristocratico, amata e curata nonostante il peso della sua “diversità”, dato dal colore della sua pelle, aleggi sempre su di lei. Divenuta una giovane donna, matura il desiderio di partecipare attivamente alla vita politico/sociale del suo tempo, cercando di trovare un'equilibrio interiore tra le due realtà (aristocratica di colore nella Londra imperialista) che la caratterizzano. Basato su una storia vera, il film, diretto da Amma Asante, qui alla seconda regia dopo l'acclamato A Way of Life, mischia sapientemente nella sceneggiatura elementi di chiara derivazione letteraria che si rifanno ai romanzi di Jane Austen (matrimoni combinati, pregiudizi sociali, doti matrimoniali e amori sinceri) e riferimenti a fatti storici (il massacro della Zong, nave negriera i cui membri dell'equipaggio, nel 1781, gettarono in mare 142 schiavi per ottenere il risarcimento dall'assicurazione).

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Nell'anno dell'Oscar a 12 Anni Schiavo è impossibile non fare un paragone tra Belle e il Solomon di McQueen. Con dueposizioni diametralmente opposte (da piccola schiava a fine aristocratica lei, da uomo libero a prigioniero di padroni senza scrupoli lui) i due personaggi diventano veicolo di testimonianza storica. Le memorie di Solomon imprimono sullo schermo l'orrore della schiavitù mentre il verdetto del caso Zong getta le basi per la fine della tratta dei neri in Inghilterra. Molto diversi però sono i modi di narrazione. Se McQueen costruisce una sceneggiatura improntata sulla sottrazione, ecco che Asante realizza una pellicola verbosa la cui regia, sebbene attenta alla ricostruzione storica, è fin troppo cauta e “classica” nei passaggi narrativi, tanto da sembrare più adatta al piccolo schermo, rischiando di appiattire l'intero lavoro.

 

Titolo originale: Belle

Regia: Amma Asante

Interpreti: Gugu Mbatha Raw, Tom Wilkinson, Sam Reid, Sarah Gadon, Miranda Richardson

Durata: 105'

Origine: USA, 2014

Distribuzione: 20th Century Fox

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