Bastardi in divisa, di Luke Greenfield

Qual è il confine tra commedia e demenziale? Boh! Sembra la tipologia di un buddy-movie anni '80 scongelato e riscaldato con i due protagonisti che arrivano direttamente dalla serie tv New Girl. il ritmo è allentato e gli spunti sono deboli oltre essere un bel po' pasticciati. E anche quando si azzecca la gag giusta, ormai si è troppo annoiati.

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Qual è il confine tra commedia e demenziale? Boh! Bastardi in divisa, buonissimo successo al box office statunitense con un incasso di 80 milioni di dollari su un budget di 17, non chiarisce questo dubbio, anzi lo amplifica. Fatto sta che il film di Luke Greenfield, che era sospeso tra il grottesco di Animal e che riporta sulla cresta dell'onda altri sfigati dopo La ragazza della porta accanto, non pende né dall'una né dall'altra parte.

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A Ryan e Justin da un pò di tempo non gliene va bene una. Trentenni annoiati, in cerca di quell'affermazione che non arriva, durante una festa in maschera decidono di vestirsi da poliziotti. Scambiati poi per due veri agenti, decidono di calarsi in pieno nella parte ma la loro strada s'incrocia con quella di un criminale psicotico.

Sembra la tipologia di un buddy-movie anni '80 scongelato e riscaldato. Non c'è il contrasto di caratteri dei due agenti, tra il Walter Hill di 48 ore e Danko, ma forse solo tracce di quella follia scanzonata di Eddie Murphy di Beverly Hills Cop. Greenfield si affida ai due protagonisti Jake Johnson Damon Wayans jr. che arrivano direttamente dalla serie tv New Girl, lascia trascinare il film dove c'è una gag riuscita ogni tre, mettendo in secondo piano invece la trama poliziesca. Si passa così a battute tipo "Stammi a ore 6" che evidenziano chiaramente come questo film vuole essere un gioco del travestimento, quindi della recitazione, proprio per fingere in tutto il film di essere qualcun'altro. Che arriva anche a un terzo livello quando Justin  deve fare da infiltrato. Tutti spunti, qualcuno neanche male, saltati in aria, proprio per il fatto che Bastardi in divisa (bella traduzione di Let's Be Cops)  non va da punte parti, fa giochini con i ralenti nel momento in cui i due protagonisti vengono guardati dalle due donne, ricicla Andy Garcia (lui sì, vero bastardo) facendogli fare il Richard Gere di Affari sporchi e si spinge anche in un parallelismo tra simulazione e realtà nel momento in cui la dimensione virtuale di un videogame diventa fisica.

Ma il ritmo è allentato e gli spunti sono deboli oltre essere un bel po' pasticciati. E anche quando si azzecca la gag giusta, come quella di Ryan che ferma Justin con la sua nuova auto della polizia comprata su Ebay, ormai si è troppo annoiati per coglierla in pieno. Eppure a partire da questa scena c'è chi riuscirebbe a costruirci un film.

 

Titolo originale: Let's Be Cops
Regia: Luke Greenfield
Interpreti: Jake Johnson, Damon Wayans Jr., Andy Garcia, James D'Arcy, Keegan Michael Key, Nina DobrevOrigine: Usa, 2014
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 104'
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