Scusate se esisto!, di Riccardo Milani

raoul bova e paola cortellesi in scusate se esisto!
E' davvero l'altra faccia di Si può fare: ciò che nel film di Manfredonia cattura la seduzione di un sogno, qui risulta forzato. La Cortellesi, anche cosceneggiatrice, trascina il film con il suo personaggio democraticamente ingombrante come questo cinema sa essere: perfettino e anche tanto fighettino

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raoul bova e paola cortellesi in scusate se esisto!C'è il progetto del chilometro verde a Corviale. E' opera dell'architetto Guendalina Salimei, a cui è ispirato il personaggio di Serena Bruno interpretato da Paola Cortellesi.

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Ci sono piantine, schizzi, disegni, elaborazioni teoriche col Pc in Scusate se esisto!. Quasi il sogno di un luogo ideale, che possa acquistare una sua identità. Non più scale segnate con una striscia verde, non più ragazzine che studiano sempre nello stesso angolo dello stesso pianerottolo.

Ci sono piantine, schizzi, elaborazioni teoriche (anche senza Pc) in Scusate se esisto!. Quasi il sogno di un cinema italiano ideale, che possa acquistare una sua identità. Non più film segnati con l'incrocio tra commedia di costume e cinema sociale, che guardano la realtà sempre da uno stesso punto di vista, che vogliono essere carini e far riflettere, che non vogliono sganciarsi mai più dalla commedia all'italiana. E allora giù con Risi, Scola, Monicelli. I nomi sono sempre gli stessi.

Scusate se esisto! poteva essere il titolo di una qualsiasi commedia statunitense. Giocare abilmente con un modello spesso usato dalla 'commedia degli equivoci': un personaggio finge di essere un altro per raggiungere il proprio scopo. Qui non c'è travestimento. Anzi, c'è il tema di un finto doppio, con la protagonista che è costretta a inventarsi la sua controparte maschile.

Serena (Paola Cortellesi) è infatti un architetto di successo, cresciuta nel paesino di Anversa in Abruzzo, villaggio che col passare degli anni ha avuto sempre meno abitanti. Si laurea, va a Londra, poi decide di tornare nel proprio paese. Ed è nuovamente costretta a convivere con l'arte di arrangiarsi. Per ottenere un incarico che le è stato affidato per un errore, decide di non farsi più passare per Serena Bruno ma per Bruno Serena. E si fa aiutare da Francesco (Raoul Bova), il suo capo, per cui aveva una cotta quando lavorava come cameriera in un ristorante, prima di scoprire che l'uomo è gay.

paola cortellesi e lunetta savino in scusate se esisto!Gioca sulla ripetizione Scusate se esisto!. Sull'entrata nell'ufficio del capo (Ennio Fantastichini) con la segretaria (Lunetta Savino) pronta per il caffé. Sulla scena del tentato approccio di Serena quando viene portata a casa da Francesco. E qui Paola Cortellesi (anche cosceneggiatrice assieme allo stesso Milani, Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ivan Cotroneo) trascina il film con il suo personaggio, democraticamente ingombrante come certo cinema italiano sa essere, muovendo gli altri personaggi come pedine a suo piacimento. Milani, reduce da Benvenuto Presidente! e che nella sua carriera ha dato il meglio con La guerra degli Antò, segue la logica di un cinema perfettino che è anche tanto fighettino (l'entrata in scena di Bova in ralenti che parte dal dettaglio sui piedi), dove la vita è nascosta in sketch da salotto casalingo, in una videochat con Bova in mutande o in una stanza d'ufficio dove i personaggi sono maschere di un canovaccio le quali alla fine, prevedibilmente, si ribellano.

Scusate se esisto! è davvero l'altra faccia di Si può fare.  Ciò che nel film di Manfredonia cattura la seduzione di un sogno, qui risulta forzato. E lo sguardo su Corviale resta lì. Nelle mappe o sul PC. Perché dal vero resta un tentativo che vuole essere profondo ma si ferma a delle istantanee: il segno verde sul muro, le ragazze che studiano o l'adolescente col cane feroce.

 

Regia: Riccardo Milani

Interpreti: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Marco Bocci, Stefania Rocca

Distribuzione: 01

Durata: 106'

Origine: Italia 2014

 

 

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