David Bowie Is, di Hamish Hamilton

David Bowie is

Definizione universale impossibile da dare. Come è impossibile stimare ciò che è stato e ciò che sarà. Un tour lungo 50 anni rinchiuso tra le mura del Victoria and Albert Museum di Londra, sold out di pose e parole ispiratrici della contemporaneità. In sala oggi e domani

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David Bowie is3 marzo 2013: apre al Victoria & Albert Museum di Londra David Bowie is, la più grande mostra mai realizzata sull'artista britannico. Multidisciplinare e camaleontica proprio come il suo protagonista, la mostra è un tributo al genio visionario e al talento musicale di Bowie, anticipatore di stili e tendenze dalla inesauribile capacità comunicativa. Il suo carisma naturale, la sua stravagante bravura ad esplorare ogni frontiera prima di chiunque altro, non solo nel campo della musica – grazie agli oltre 140 milioni di album venduti – ma anche in quello della moda, dell'arte, del design, ne han fatto un punto di riferimento per creativi di ogni genere.

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E mentre continua a girare per il globo, la mostra, sulla scia del proprio successo, parte ora anche in tour nei cinema (in esclusiva nelle sale italiane solo il 25 e il 26 novembre), accompagnando il pubblico in un viaggio straordinario attraverso le sale dell'esposizione. Sono i due co-curatori, Victoria Broackes e Geoffrey Marsh, a introdurci nella galassia Bowie, in una formula che sta tra il documentario e la ripresa live di un evento, con partecipazioni illustri di chi il cantante britannico l'ha conosciuto, il leggendario stilista giapponese Kansai Yamamoto, o soltanto idolatrato.

Nato dall'idea di poter dare una definizione quanto più universale al personaggio, e al di là dell'indiscutibile ricchezza e leggibilità dell'installazione, una miniera di trasformazioni e personaggi – dal Major Tom di Space Oddity a Ziggy Stardust, dal Thin White Duke di Station to Station al diafano post rocker di Heroes – eccentrici costumi di scena, filmati, testi, fotografie e memorabilia di ogni genere, il registro filmico appare fortemente immediato. Una sorta di concert movie o di diretta TV di un premio musicale, intervallata in ordine cronologico, da tutte le epifanie possibili su chi Bowie sia stato e di cosa abbia rappresentato di volta in volta nei decenni. Lì, dove mezzo secolo fa è cominciato tutto, non ci si dimentica infatti di intervistare i visitatori, di raccoglierne l'entusiasmo, le reazioni, di congelarne lo stupore dinnanzi ad un'artista ieri alieno sulla terra, ed oggi così umanamente uomo. Come statue greche sono li, immobili ed immobilizzati ad ammirarne i fasti, mentre un flusso continuo di suoni ed immagini continua intorno a loro a dare spettacolo. È il coinvolgimento emotivo, quello vero, quello a cui ogni espressione artistica tende. La risposta migliore alla domanda su chi sia David Bowie.

“I don't know here i'm going from here, but i promise it won't be boring”…

 

Titolo originale: id.

Regia: Hamish Hamilton

Distribuzione: Nexo Digital

Durata: 99'

Origine: Gb, 2013

 

 

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