TORINO 30 – "Wrong", di Quentin Dupieux (Rapporto confidenziale)

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Il regista si è guadagnato un appassionato seguito con i rispettivi lavori precedenti, ma sembra aggrappato ad una visione intellettuale di gioco consapevole e divertito che davvero non ci pare nascondere alcun reale tentativo di fare sul serio i conti con il cinema. Solo nella parte conclusiva manda a segno con la sezione conclusiva i minuti piu' belli e sinceri

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wrongE’ tutto in quel 7.59 che diventa 7.60 invece di passare ad 8.00 sulla sveglia del protagonista di Wrong, il senso di queste opere che non hanno in realtà alcuna intenzione di farsi un giro dentro al cinema ma riescono solo a circumnavigarlo alla distanza, accontentandosi di aver fatto una bella gita intorno alle mura dell’immaginario, con la convinzione di aver scompigliato la mappa che porta al centro quando infine l’hanno giusto stropicciata un po’ per farla apparire piu’ consumata, invano.

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Wrong è il nuovo film del poliedrico Mr Oizo, Quentin Dupieux, autore che si è guadagnato un appassionato seguito con i rispettivi lavori precedenti, ma che sembra aggrappato ad una visione intellettuale di gioco consapevole e divertito che davvero non ci pare nascondere alcun reale tentativo di fare sul serio i conti con il cinema, la macchina, e la dannazione ciclica che si porta dietro

Qui sembra portare a livelli ancora piu’ “estremi” e stilizzati la sua formula indirizzata a svuotare segni e rimandi provenienti dalla storia di un certo cinema indipendente, riassemblati come una sorta di ipnotico road trip che si abbandona al compiacimento della trovata inaspettata e del nonsense esibito: al protagonista viene rapito il proprio cane da un’associazione che ha come scopo far riflettere i padroni di animali domestici su quanto amore provino per il compagno a quattro zampe. La ricerca del quadrupede porterà l’uomo ad incontrare una galleria colorata di figure bislacche, giardinieri revenant, detective privati buoni a nulla, vicini di casa in viaggio verso l’orizzonte, e via dicendo. Solo nella parte conclusiva manda a segno con la sezione conclusiva i minuti piu’ belli e sinceri.

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