AUTUMN IN NEW YORK

Autumn in New York vive sul concetto di Tempo, inteso nella sua accezione più ampia: Tempo che si dà e si sottrae, della giovinezza di Charlotte (Winona Rider), della maturità di Will (Richard Gere), della malattia, della consapevolezza. E’ un tempo ingrato che va rincorso, ma tale da conferire alla storia d’amore tra i due protagonisti un carattere unico e irripetibile. Ogni attimo assume un valore di unicità, di irripetibilità che rende quella che potrebbe essere una normale storia d’amore, assolutamente eccezionale. La relazione sentimentale tra i due protagonisti non si esaurisce, e se la loro storia è apparentemente sottomessa allo scorrere irrevocabile e implacabile dei giorni, delle ore (ricordiamo la continua osservazione dell’orologio da parte di Will), è altrettanto vero che alla fine il Sentimento che provano reciprocamente è destinato a sfociare in una dimensione di atemporalità (Charlotte sottrae definitivamente l’orologio dal polso di Will), che gli conferisce un carattere eterno. La situazione, una volta sfociato il loro amore, viene capovolta. Non è più il tempo a venir rincorso, ma la consapevole limitatezza dei giorni a disposizione diventa la condizione indispensabile per sublimare e innalzare il rapporto. La stagione autunnale fa da sfondo alla vicenda amorosa di Charlotte e Will, in quanto momento di passaggio, diventa metafora dei diversi momenti esistenziali dei due protagonisti: passaggio ultimo per Charlotte, passaggio ad una maturità sentimentale ed affettiva per Will. Il film nonostante affronti un profondo dramma umano, manca spesso di pathos e alcuni momenti particolarmente importanti e sofferti, vengono consumati troppo velocemente. I personaggi appaiono irrigiditi nei loro ruoli, troppo autocompiaciuti l’una nel ruolo di sognatrice romantica, l’altro nel ruolo di affascinante conquistatore, saggiamente redento, dando vita ad una coppia spesso poco credibile.

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Titolo originale: Autumn in New York

Regia: Joan Chen

Sceneggiatura: Allison Burnett

Fotografia: Changwei Gu

Montaggio: Ruby Yang

Musica: Gabriel Yared

Scenografia: Mark Friedberg

Costumi: Carol Oditz

Interpreti. Winona Rider (Charlotte Fielding), Richard Gere (Will Keane), Sherry Stringfield (Sarah), Elaine Stritch (Dolly), Antony LaPaglia (John), Vera Farmiga (Lisa), Mary Beth Hurt (Dr. Sibley), Jill Hennessy (Lynn)

Produzione: Gary Lucchesi, Amy Robinson, Tom Rosenberg per MGM Pictures/Lakeshare Entertainment

Distribuzione: Medusa

Durata: 106’

Origine: Usa, 2000

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