VENEZIA 70 – Con gli occhi chiusi: Alberto Barbera Multiplicity (4)

Red carpet Alberto Barbera

La vera novità di questa 70a edizione della Mostra del Cinema, sta nel “nuovo” Alberto Barbera. Dialoga con tutti, fotografa le star, si sostituisce a press-agent, fotografi, quasi anche ai fan. E’ una figura nuova quella che sta emergendo, saltano gli intermediari della comunicazione (che dovranno reinventarsi in qualcosa di nuovo, di diverso), e gli appassionati di cinema possono seguire e vedere le foto dei loro amati divi, in “diretta” sul proprio terminale portatile

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Forse la vera novità di questa 70a edizione della Mostra del Cinema, sta nel “nuovo” Alberto Barbera. Finalmente abbiamo un direttore a 360°, per niente “congelato” nel suo ruolo istituzionale, eppure sempre abile ed elegante nelle cerimonie, mai una parola fuori posto, come fosse un uomo di cultura di altri tempi. Ma non fraintendete: Alberto Barbera è il Direttore del Festival del XXI secolo, e, gioiosamente, ne vive tutte le conseguenze e derive.  Ed eccolo regalarci un punto di vista finora inedito nella Storia del Festival: il suo sguardo, da “padrone di casa”, sul Red Carpet. Il Direttore osserva e scruta i suoi ospiti e, quando può o è ispirato, regala con il suo smartphone delle immagini a chi le vuole su Twitter. Basta fotografi, e fan incalliti con le loro macchinette: Barbera fa tutto lui! E dialoga con le persone con una cortesia disarmante, anche con l’accredito arancione rimasto fuori dalla proiezione in Sala Perla. E tutti ovviamente a ringraziarlo, stupiti, della cortese risposta. Basta Ufficio stampa:  Barbera fa tutto lui!…

 

E’ una figura nuova quella che sta emergendo, che pure ha i suoi trenta e passa anni di esperienza di direzione di Festival di Cinema. Ma oggi star, politici, calciatori e giornalisti dialogano direttamente nella rete attraverso Twitter. Saltano gli intermediari della comunicazione (che dovranno reinventarsi in qualcosa di nuovo, di diverso), e gli appassionati di cinema possono seguire e vedere le foto dei loro amati divi, in “diretta” sul proprio terminale portatile. James Franco posta la sua foto appena arrivato all’aeroporto di Venezia, e tutti sappiamo che è arrivato, non abbiamo più bisogno dei comunicati stampa della Mostra o di un suo press-agent.

 

Peccato che Barbera abbia solo 1.067, mentre James Franco ne ha 878.024 (ma Lindsay Lohan 6.897.229…), ma chissà se nel momento i cui lo seguissero qualche decina centinaia di migliaia di persone, riuscirebbe a mantenere un contatto diretto con tutti come fa oggi.

Va riconosciuto ad Alberto che, in un Paese dove politica e cultura sono sempre rimasti “distanti” dalla “gente comune”, questo suo uso social della rete lo rende molto più “orizzontale” di tanti suoi colleghi. Non è questione di carattere, ma di cogliere il cambiamento epocale che stiamo vivendo. La comunicazione è sempre più “immediata”, senza mediazioni. Saper cogliere e gestire – anche con piccoli gesti come condividere una fotografia dal cellulare sul Red Carpet – i cambiamenti è quello che dovrebbero saper fare coloro che si occupano di cultura. Mentre sembra tutto andare alla deriva è un gesto di ottimismo segnalare un piccolo momento di controtendenza. Alle prossime foto, Alberto! (f.c.)

 

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