TORINO 31 – Club Sandwich, di Fernando Eimbcke (Concorso)

Dopo il successo del suo Sul lago Tahoe, Eimbke parla di nuovo di adolescenti e di rapporti inter-generazionali con un piccolo film dall’impatto esplosivo. Il cuore di Club Sandwich, però, non risiede solo nell'anima coming of age. Il film vive dell’interpretazione di María Renée Prudencio, cosi sincera nel dividersi tra le apparenze giovanili e l'ancestrale possesso nei confronti del figlio. Premio Miglior Film a Torino 31

 

--------------------------------------------------------------
CORSO SCENEGGIATURA CINEMA E TV, in presenza o online, NUOVA DATA DAL 27 MARZO
--------------------------------------------------------------

Club SandwichIn un albergo semivuoto di un’anonima località turistica messicana, le vite di Paloma, madre single sui generis, e suo figlio Hector, adolescente in piena pubertà, galleggiano senza troppe scosse. Le loro giornate, infatti, si trascinano stanche tra panini portati dal servizio in camera, pomeriggi davanti al televisore e qualche visita in piscina. La routine, forse noiosa, è ravvivata dal rapporto assoluto che corre tra i due, amici complici piuttosto che solo una madre e un figlio. Abituati a contare esclusivamente l'una sull’altro (il padre è evocato, di sfuggita, con un espressivo “Lui”) per loro il mondo esiste solamente nei confini della propria piccola famiglia. Questo equilibrio quasi idilliaco, però, è destinato presto a infrangersi quando nella vita del ragazzo irromperà Jazmin, amore estivo che gli aprirà gli occhi.

--------------------------------------------------------------
IL NUOVO #SENTIERISELVAGGI21ST N.17 È ARRIVATO! in offerta a soli 13 euro

--------------------------------------------------------------

Tornato a Torino dopo il successo del suo Sul lago Tahoe, Fernando Eimbke parla di nuovo di adolescenti e di rapporti inter-generazionali con un piccolo film dall’impatto esplosivo, confermando cosi il suo talento nell’affrontare questi temi. Nel suo racconto di una piccola, grande rivoluzione personale (non solo sessuale) il regista messicano riesce, attraverso il realismo e a una verosimiglianza programmatica, a colpire nel segno. I suoi protagonisti, specie i due adolescenti, sono personaggi assolutamente umani, con tutti i loro difetti e insicurezze. Prendiamo il personaggio di Hector (Lucio Giménez Cacho) grassoccio, sudato e “solitario”. La sua curiosità morbosa verso il sesso e il suo lento distacco dalla madre, sono seguiti con occhio attento, lasciando al ragazzo-interprete la libertà di mettere molto del proprio vissuto nel film, ben diverso dai modelli edonisti adolescenziali che il cinema (soprattutto hollywoodiano) ci ha regalato.

Il cuore del film, però, non risiede nella (comunque ottima) anima coming of age. Eimbke sceglie di mettersi a guardare dalla prospettiva della mamma, cosi divisa tra aspetti e apparenze giovanili ("Non chiamarmi signora, chiamarmi Paloma") e un ancestrale possesso verso il figlio. Club Sandwich, nonostante non manifesti alcun dramma esplicito, vive dell’interpretazione di María Renée Prudencio, cosi sincera nel mostrare le strazianti difficoltà nell’accettare l’abbandono del nido del suo bambino. Ed è proprio nel finale, in quei due abbracci commoventi, che si arriva a capire la forza di Eimbke: semplicemente la capacità di raccontare la tragicità di una vita normale.

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative