HOME CINEMA – Godzilla

Approda in DVD, grazie a Yamato e Cecchi Gori, l'opera più celebre di Ishiro Honda, maestro del fantasy giapponese. Un film che trascende il mero cinema popolare e si pone come grande metafora del rapporto fra la purezza delle tradizioni autoctone e l'indole antiumanistica della tecnologia di matrice occidentale

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GODZILLA/GODZILLA IL RE DEI MOSTRI
(Gojira/Godzilla King of the Monsters)
REGIA: Ishiro Honda (e Terry Morse per la versione Usa rimaneggiata "Godzilla King of the Monsters)
INTERPRETI: Takashi Shimura, Momoko Kochi, Akira Takarada, Akihiko Hirata (nella versione Usa rimaneggiata si aggiunge Raymond Burr)
DURATA: 97' (76' per la versione Usa rimaneggiata)
ORIGINE: Giappone, 1954 (1956 per la versione Usa rimaneggiata)
DISTRIBUZIONE: Yamato/Cecchi Gori
FORMATO VIDEO: VHS e DVD vendita
DVD EXTRA: disponibilità delle due versioni del film, l'originale giapponese e la versione rimaneggiata dagli americani; trailers americani dai seguenti film di Godzilla: Godzilla (1956), Watang! Nel favoloso impero dei mostri (1964), L'invasione degli astromostri (1965), Godzilla's Revenge (1966, inedito in Italia), Distruggete Kong: la Terra è in pericolo (1975); note biografiche di Ishiro Honda, Terry Morse, Raymond Burr; pieghevole con note informative a cura di Francesco Prandoni
AUDIO: Dolby Digital 5.1 e 1.0 in giapponese (versione jap). Dolby Digital 5.1 in inglese e italiano, Dolby Digital 1.0 in italiano (versione Usa)
SOTTOTITOLI: italiano
FORMATO:1.33.1 (4:3)

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La leggenda narra che, in seguito alla riedizione di King Kong (avvenuta nel 1952) e all'uscita del clone Il risveglio del dinosauro (1953), il compianto produttore della Toho Company, Tomoyuki Tanaka, decise di produrre il "suo" monster-movie. L'idea assunse una forma precisa durante un viaggio in aereo che costeggiava l'atollo di Bikini, triste sede degli esperimenti atomici americani. Il nuovo mostro sarebbe stato un dinosauro modificato dalle radiazioni nucleari, chiamato Gojira (in occidente Godzilla), soprannome di un corpulento dipendente della Toho e crasi di Kujira (balena) e Gorilla. A questo punto mancava solo un abile sarto per cucire il tutto e la scelta ricadde su Ishiro Honda, ricordato nelle storie del cinema unicamente per la lunga militanza al fianco di Akira Kurosawa, ma che merita un seggio fra i grandi autori di cinema fantastico. Perché, se è vero che la lunga serie dei sequel ha finito per circoscrivere l'epopea del sauro atomico nell'ambito di un cinema di evasione per giovani spettatori, il primo Godzilla è un film significativo, che trascende il mero cinema popolare.


Honda infatti dipinge con rigore e finezza un affresco di alta drammaticità, ponendo il suo sguardo sull'opera di devastazione del mostro, che non è ancora il ludico e liberatorio atto di smantellamento dei simboli della modernità, come avverrà in seguito. Ma è invece un promemoria delle tragedie passate (il nome di Godzilla affiora dagli abissi della Storia e viene da un'antica leggenda), un duro atto d'accusa dei crimini nucleari degli Stati Uniti (un deputato vuole nascondere la presenza del mostro atomico per "non rovinare i rapporti internazionali"), una tragica danza di morte che il bicromatismo del bianco e nero ammanta di documentarismo (si vedano le strazianti immagini che seguono ogni passaggio della creatura). Godzilla è il frutto degli errori umani asserviti a una tecnologia di matrice occidentale, dispregiativa delle antiche tradizioni autoctone, care all'autore: un conservatore di rara purezza, che nelle sue opere ha sempre denunciato il rischio dell'indifferenziazione tecnologica in una civiltà lieta di smarrire le proprie radici e il proprio umanesimo. E infatti il film gioca poi la sua carta migliore solleticando l'animismo tipico della cultura nipponica e facendo di Godzilla contemporaneamente anche una vittima. Per questo il finale con la morte del mostro assume un tono lirico che rende il film davvero potente e commovente.


Occorre comunque distinguere: nel nostro paese, infatti, fino al 1998 il capostitipe della saga si era sempre visto nella versione rimaneggiata dagli americani, che avevano ricondotto l'opera nei più comodi binari del cinema di genere privandolo di ogni sfumatura polemica, dove il Bene e il Male sono facilmente identificabili e alla fine si ripristina lo status quo. Ci voleva la Yamato Video per fare giustizia: così, mentre le sale erano invase dall'offensivo remake Usa di Roland Emmerich (giustamente stigmatizzato dai fans dell'originale nipponico), i cinefili erano premiati con l'edizione video che metteva a confronto le due versioni del capolavoro di Honda. E oggi quella stessa doppia edizione approda in DVD per continuare a essere riscoperta e amata.


Ora aspettiamo con ansia che la casa milanese, come aveva promesso, renda disponibili anche i capitoli più recenti della lunga saga del "Grande G", come affettuosamente i fans chiamano Godzilla.

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