TORINO 32 – The Theory of Everything – La Teoria del Tutto: Incontro con il protagonista Eddie Redmayne

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Si è svolta questa mattina qui a Torino la conferenza stampa di The Theory of Everything . A presentare il film, diretto da James Marsh, era presente l'attore protagonista Eddie Redmayne che, con la sua interpretazione del fisico Stephen Hawking, è già tra i nomi favoriti per la prossima edizione degli Academy Awards

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The Theory of Everything - La teoria del tuttoSi è svolta questa mattina qui a Torino la conferenza stampa di The Theory of Everything. A presentare il film, diretto da James Marsh, era presente l'attore protagonista Eddie Redmayne che, con la sua interpretazione del fisico Stephen Hawking, è già tra i nomi favoriti per la prossima edizione degli Academy Awards.

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Sapeva chi fosse Stephen Hawking e cosa aveva fatto nella sua vita?

Eddie Redmayne: Sono andato a anche io a Cambrige ma ho studiato storia dell'arte, non fisica. Mi è capitato di incrociarlo al campus, di sentire la sua voce. Aveva l'appiglio di una rock star, sempre attorniato da una folla di persone.

 

Per calarsi meglio nel ruolo del personaggio ha letto libri di fisica?

Eddie Redmayne: Ho letto La breve storia del tempo e tutto quello che Hawking ha scritto mi è passato sotto gli occhi. Non ho ovviamente capito tutto quello che ho letto. Ho cercato di documentarmi il più possibile ma alla fine sono arrivato a rivolgermi al sito astronomiapereagazzi.com. (ride ndr)

 

 

Quando le hanno proposto il ruolo ha avuto paura di affrontare una sfida attoriale del genere?

Eddie Redmayne: Quando ho letto lo script ho trovato il ruolo e la storia straordinari. Sono stato io, in realtà, ad inseguire la parte. Per due settimane ho inseguito regista e produttori per convincerli ad affidarmi il ruolo. Quando ho saputo che avrei interpretato Stephen Hawking inizialmente ho provato sollievo perchè ero riuscito ad ottenere la parte, poi è subentrata la paura, insieme all'emozione e al senso di responsabilità.

 

 

Oltre la preparazione “accademica” come si è preparato per una performance attoriale così particolare?

Eddie Redmayne: Il giorno dopo aver appreso che avevo ottenuto il ruolo sono subito andato in una clinica specializzata per il supporto dei malati di Sla. La dottoressa che ho conosciuto mi ha messo in contatto con 30/40 persone affette da questa malattia e con le loro famiglie, per capire anche il costo emozionale e le conseguenze che un'esperienza del genere arreca. Mi sono documentato più che ho potuto, anche su internet, ma conoscere Stephen e Jane è stato fondamentale. Lui poi è dotato di personalità, carisma e una forza d'animo fuori dall'ordinario.

 

Che tipo di lavoro ha fatto sulla gestualità del corpo?

Eddie Redmayne: Sapevo che non avremmo girato cronologicamente. Capitava che nello stesso giorno di riprese avrei dovuto affrontare fasi temporali differenti che coincidevano con diversi stadi della malattia. Era importante per me memorizzare gesti e posture relative al quel determinato momento della malattia. Conoscere Stephen poi mi ha anche permesso di capire che non è certo quello l'aspetto più importante della sua vita, anzi per lui è qualcosa di secondario. Inoltre ho lavorato con Alexandra Reynolds, una ballerina, per capire quali movimenti fare, quali muscoli non utilizzare e ho visto moltissimi video per studiare le espressioni facciali, aiutandomi con un'i-pad che mi permetteva di capire se stavo andando nella direzione giusta.

 

 

Che feedback hai avuto da Stephen e dalla sua famiglia e che sensazione provi sapendo che il tuo nome è tra quelli quotati per i prossimi Oscar?

Eddie Redmayne: Stephen, Jane e i ragazzi hanno visto il film e sono stati incredibilmente generosi con noi. Felicity ed io eravamo tesissimi all'idea di interpretare ruoli di persone ancora in vita, sapendo che presto o tardi ci avrebbero visti ma loro ci hanno dato tutto il loro supporto. Stephen ci ha anche concesso i diritti della sua voce, protetta dal copywright. Per quanto riguarda le voci circa una mia candidatura ai prossimi Oscar, cerco di non ascoltarle e aspettare di vedere cosa accadrà.

 

 

Questo è un film molto britannico. Ci sono addirittura dei riferimenti a Doctor Who. Sei un fan della serie?The Theory of Everything - La teoria del tutto

Eddie Redmayne:  Doctor Who è una vera istituzione in Inghilerra. La guardavo spesso quando ero più piccolo. L'idea dei riferimenti della serie all'interno del film è tutta merito degli sceneggiatori!

 

 

Quale sarà il tuo prossimo film?

Eddie Redmayne: Sto lavorando nuovamente con Tom Hooper, dopo Les Misérables, in un film intitolato The Danish Girl. La storia, ambientata a Copenhagen, è incentrata su una coppia degli anni '20, realmente esistita, e sulla prima operazione chirurgica alla quale si sottopose un uomo per poter cambiare sesso.
 

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