4/11/2003 – A "Pater familias" il quinto Dolly d'Oro

Patierno batte, ta gli altri, Mereu e Gabbriellini

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Francesco Patierno (Pater familias) è il vincitore della quinta edizione del premio "Dolly d'oro Giuseppe De Santis", attribuito al miglior regista emergente dell'anno.

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Pater familias, prodotto da Kubla Khan e distribuito dall'Istituto Luce, è il primo lungometraggio di Patierno, nato a Napoli nel 1964 e laureato in Architettura. Dal 1989 al 1991 è stato direttore creativo di una agenzia di pubblicità. Ha diretto più di duecento tra spot pubblicitari, filmati istituzionali (tra i quali la serie "Pensa in euro") e documentari industriali, lavorando per clienti come Tim, Telecom, Ferrovie dello Stato e case di produzione come Filmaster e Harold. Ha lavorato anche in molti programmi televisivi come regista (la sit-com "Disokkupati" su RAI2) e autore ("Gnu", con Bruno Voglino su RAI3). Nel 1996 ha scritto e diretto un cortometraggio, Quel giorno, in concorso alla 53ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e selezionato in 38 festival (30 dei quali internazionali). Tra il 2001 e il 2002 ha scritto e diretto due documentari per la serie "C'era Una Volta" su RAI3.


Il Comitato scientifico dell'Associazione Giuseppe De Santis si è espresso a maggioranza sul suo nome, scegliendo tra cinque finalisti: oltre al premiato erano in lizza Maria Sole Tognazzi, Salvatore Mereu, Costanza Quatriglio ed Edoardo Gabbriellini.


La cerimonia di consegna del premio avrà luogo nel corso del XXI TorinoFilmFestival, in programma dal 13 al 21 novembre 2003.


Il Comitato scientifico dell'Associazione è composto da Carlo Lizzani (Presidente), Ettore Scola (direttore), Mario Silvestri (Vicepresidente), Adriano Aprà, Irene Bignardi, Callisto Cosulich, Giacomo Gambetti, Enrico Ghezzi, Jean Gili, Pietro Ingrao, Andrea Martini, Mario Martone, Lino Micciché, Guido Michelone, Ugo Pirro, Mario Sesti, Giorgio Simonelli, Giovanni Spagnoletti.


L'Associazione Giuseppe De Santis, nata nell'aprile 1999, ha istituito nello stesso anno un riconoscimento per le giovani leve del nostro cinema, il "Dolly d'oro Giuseppe De Santis". Il premio -una statuetta in bagno d'oro che raffigura un dolly in miniatura, simbolo della cifra stilistica di De Santis- si propone di rinnovare l'attenzione che in vita il regista di Fondi aveva sempre rivolto ai giovani che muovevano i primi passi nel mondo del cinema. Il regolamento prevede che possano essere selezionati nella cinquina dei finalisti quei registi che, non ancora quarantenni, abbiano realizzato non più di due lungometraggi distribuiti o presentati in festival nazionali o internazionali tra il 1 ottobre e il 30 settembre dell'anno successivo.


La prima edizione del "Dolly d'oro", che ha avuto luogo nel 1999 alla Mostra del Cinema di Venezia, ha visto vincitore Marco Bechis. Dal 2000 i registi Alessandro Piva, Paolo Sorrentino ed Andrea Porporati hanno ritirato il premio nel corso del TorinoFilmFestival.

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