Nessuno mi può giudicare
di Massimiliano Bruno
La trentacinquenne Alice (Paola Cortellesi – Femmine contro maschi, Maschi contro femmine, La fisica dell'acqua, Due partite, Piano, solo) è sposata con un imprenditore, ha un figlio, Filippo, di 9 anni e vive in una villetta del nord di Roma, che gestisce con 3 domestici extracomunitari. Donna superficiale, antipatica e classista, vive un'esistenza dorata fino alla morte del marito, quando rimane sul lastrico. L'unico lavoro che trova per guadagnare molto denaro in poco tempo per salvare la sua vita e quella di suo figlio è quello più antico del mondo…
Nessuno mi può giudicare è il debutto alla regia di Massimiliano Bruno, sceneggiatore (Femmine contro maschi, Maschi contro femmine, Ex, Tutto l'amore del mondo, Notte prima degli esami) e volto noto della serie televisiva Boris. Il soggetto del film è stato ideato da Faustro Brizzi mentre il titolo omaggia un pezzo sanremese di Caterina Caselli, già usato nel 1966 per un musicarello interpretato dalla stessa travolgente miss "Casco d'oro".
(E. P.)