Diaz – Don't Clean Up This Blood
di Daniele Vicari
Interpreti: Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Elio Germano, David Jacopini, Renato Scarpa, Mattia Sbragia
Origine: Italia, Francia, Romania 2012
Distribuzione: Fandango
Durata: 100'
Genova, 2001, nei fatidici giorni del G8. Luca (Elio Germano – Concorrenza sleale, Respiro, Liberi, Romanzo criminale, Nessuna qualità agli eroi, La nostra vita) è un giornalista della Gazzetta di Bologna che decide di partire per Genova quando apprende la notizia della morte di Carlo Giuliani. Alma (Jennifer Ulrich – Le particelle elementari) è un’anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri e che decide di occuparsi delle persone disperse insieme a Marco (Davide Iacopini), un organizzatore del Genoa Social Forum. Nick (Fabrizio Rongione) è un manager che si interessa di economia solidale. Max (Claudio Santamaria – L'Assedio, Ecco fatto, La stanza del figlio, L'ultimo bacio, Paz!, Romanzo criminale, Fine pena mai) è un vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma che comanda il VII nucleo. Luca, Alma, Marco, Nick, Max insime a centinaia di altre persone incroceranno i loro destini la notte del 21 luglio 2001, la fatidica notte dell'irruzione della polizia nella scuola Diaz/Pascoli adibita a dormitorio dei manifestanti…
Il titolo del film fa riferimento a una frase scritta sui muri della scuola dopo i tragici e controversi fatti del 21 luglio. Il film di Daniele Vicari (Velocità massima, L'orizzonte degli eventi, Il passato è una terra straniera) è stato presentato in anteprima nella sezione Panorama della scorsa Berlinale, vincendo il premio del pubblico. Aprirà anche il prossimo Bif&st. La colonna sonora è stata composta dal sempre più prolifico Teho Teardo (L'amico di Famiglia, Il divo, La ragazza del lago) ed eseguita dal Balanuscu Quartet. Presenti anche pezzi di Manu Chao e Goran Bregovic. Inevitabili polemiche hanno accompagnato tutta la travagliata produzione del film, polemiche alle quali Vicari risponde seccamente: "Noi raccontiamo i fatti, quelli veri. La ferita di Genova non si rimargina sperando che i fatti cadano in prescrizione".
(P.M.)