Viviane

di Ronit e Shlomi Elkabetz

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Titolo originale: id.
Interpreti: Simon Abkarian, Menashe Noy, Sasson Gabai
Origine: Francia, Israele, 2014
Distribuzione: Parthenos Srl
Durata: 115'

 

In Israele, non c'è matrimonio civile e il divorzio civile. Solo i rabbini possono decidere sul matrimonio e sul suo scioglimento. Ma questa soluzione è possibile solo con il pieno consenso del marito, che in ultima analisi, detiene più potere di giudici. Viviane Amsalem ha chiesto il divorzio tre anni, ma il marito Eliseo lo ha rifiutato. Viviane lotta con determinazione per la sua libertà contro la fredda intransigenza del marito e il ruolo ambiguo dei giudici, che giudicano tutto tranne la richiesta iniziale.
«Questo film – hanno dichiarato Ronit e Shlomi Elkabetz – non è soltanto la storia di Viviane, è anche una metafora della condizione di tutte quelle donne che si considerano “imprigionate a vita” dalla legge. In questo senso, Viviane rappresenta la condizione delle donne in tutto il mondo, in tutti i luoghi in cui, per il fatto stesso di essere donne, sono considerate inferiori agli uomini dalla legge e dagli uomini stessi».

Presentato alla Quinzaine des réalisateurs del 67° Festival di Cannes, Viviane chiude la trilogia dei fratelli israeliani Ronit e Shlomi Elkabetz dopo To Take a Wife (Ve' lakhta lehe isha, 2004) e 7 Days (Shiva, 2008) dove il nome della protagonista è sempre Viviane, una donna che lotta per l'emancipazione interpretata dalla stessa co-regista Ronit. Tra gli altri film interpretati dalla cineasta ci sono Milim (1996) e Alila (2003) di Amos Gitai, Matrimonio tardivo (2001) di Dover Koshashvili, La banda (2007) di Eran Kolirin, La fille du RER (2009) di André Téchiné e Cendres et sang (2009) di Fanny Ardant.

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