"La casa del diavolo" di Rob Zombie

Forse non esageriamo a dire che “La casa del diavolo” è uno dei musical più belli e divertenti di questi ultimi anni, una magnifica allucinazione audio/visiva dove alle fine di trovi a "schizzare" lungo le strade blu di un'America sola e desolata accanto a questi personaggi cattivi e maledetti.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

È sempre più brutto sporco e cattivo il Texas raccontato dal leader del gruppo rock degli White Zombie: dopo l'orgia di corpi e sangue messa in scena in La casa dei 1000 corpi, Rob Zombie torna a narrare le storie di ordinaria follia della famiglia Firefly dedita a riti satanici e violenze di ogni sorta. Fra ralenti, uso continui di immagini in "stop motion", una dose di tagliente umorismo e una manciata di intelligenti e puntuali citazioni cinematografiche, La casa del diavolo conferma tutto il talento visionario del rocker regista, bravissimo a rivitalizzare frammenti e schegge di un horror anni '70 in bilico fra satira di costume e critica politica, analisi sociale e paura artigianale. Tutto accompagnato da una colonna sonora di grande potenza "visiva" e da una serie di personaggi che sembrano sbucati dei fumetti di Alan Moore o Frank Miller.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Un cocktail devastante che, in questa seconda lisergica puntata, diventa ancora più saporito e alcolico. Non tanto per la adrenalinica sequenza del motel che incolla gli occhi allo schermo nella prima mezz'ora, quanto per l'assurdo girotondo di corpi e musica che Zombie riesce ad orchestrare con lucida ed impassibile follia. Più scorrono le inquadrature e più ti accorgi che questo film non è solo un horror ma finisce per assomigliare ad uno straordinario carnevale (Carnival of Souls?) di carne esibita, di note alterate e di sangue "godardiano" che spruzza un po' ovunque; un vero e proprio circo di celluloide (non a caso il Capitano Spaulding è travestito da clown …ed omaggia i fratelli Marx!) che costruisce straordinarie allegorie sull'America dei nostri giorni, che si diverte a massacrare il mito della frontiera e quello della provincia yankee. Rob Zombie impugna la macchina da presa come fosse una Gibson od una Stratocaster e il ritmo delle sequenze inizia a correre lungo il perimetro di corpi flaccidi e sgraziati, come ispirato dalla furia di brani musicali che si incastrano in un ideale montaggio sonoro. Forse non esageriamo a dire che La casa del diavolo è uno dei musical più belli e divertenti di questi ultimi anni, una magnifica allucinazione audio/visiva dove alle fine di trovi a "schizzare" lungo le strade blu di un'America sola e desolata accanto a questi personaggi cattivi e maledetti. Sperando che oltre il cordone di auto della polizia vi siano nuovi corpi da frantumare e nuovi miti da polverizzare…

Titolo originale: The Devil's Reject


Regia: Rob Zombie


Interpreti: William Forsythe, Bill Moseley, Sid Haig, Sheri Moon


Distribuzione: Eagle Pictures


Durata: 101'


Origine: Stati Uniti d'America, 2005

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative