"Vivere non è sopravvivere. Dentro l'onda più turbolenta c'è sempre una zona di calma, una scheggia di luce nell'oscurità".
 

Sono parole di Norman Ollestad, che nel suo diario Crazy for the storm (Pazzo per la tempesta, pubblicato in Italia da Einaudi) rievoca l'incredibile avventura dei suoi 11 anni: coinvolto in un incidente aereo insieme al pilota, a suo padre e alla  compagna di lui, Norman riesce a sopravvivere da solo a una tormenta di neve, alla paura e alla disperazione.

Proprio grazie agli insegnamenti di suo padre, che fin da quando era piccolissimo lo ha abituato a ogni sorta di sport estremi e a sapersi muovere nella natura.

Questa è la storia che ha affascinato Sean Penn, al punto di spingerlo ancora dietro la macchina da presa dopo Tre giorni per la verità, Lupo solitario, La promessa e l'ultimo Into the Wild: la sceneggiatura è stata affidata a Will Fetters (finora più a suo agio con atmosfere romantiche, ha scritto Remember me e Ho cercato il tuo nome) ma per ora non si hanno altre informazioni sull'inizio delle riprese o sulla difficile scelta del piccolo protagonista.

Come attore, vedremo Penn a breve, nel noir Gangster Squad, e forse accanto a Kristen Wiig nella commedia The Secret Life of Walter Mitty, remake di Sogni Proibiti, diretto da Ben Stiller.  Penn potrebbe a sua volta dirigere la Wiig in un altro progetto, The Comedian, che vede coinvolto anche Robert De Niro. (m.p.)