LIBRI DI CINEMA – "L'arte del doppiaggio", di Andrea Lattanzio

L'arte del doppiaggioUn lavoro umile e completo, ricco di schede informative, cenni biografici, ma anche interesantissimi stralci di interviste in cui i diretti interessati raccontano aneddoti e metodologie del proprio lavoro. La riscoperta di alcuni doppiatori e direttori di doppiaggio del passato e del presente porta a rivalutare figure importanti del panorama culturale italiano. Felici Editore

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L'arte del doppiaggio. Doppiatori e direttori di doppiaggio
Andrea Lattanzio
Felici Editore
Finito di stampare a ottobre 2011
pp. 266, € 20

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Chissà cosa penseranno i cinefili festivalieri o i puristi delle visioni cinematografiche in versione originale di questo volume firmato da Andrea Lattanzio sull'arte del doppiaggio in Italia. Di certo – a prescindere dalle leggittime posizioni di parte – non potranno non apprezzarne la completezza informativa e il grande lavoro filologico sotteso a questa operazione che, come scrive l'autore, intende soprattutto "rendere un giusto riconoscimento ai grandi direttori di doppiaggio di ieri e di oggi, importantissimi per la riuscita di un film". 
Meno conosciuto rispetto alla funzione del doppiatore, il direttore di doppiaggio è in certo qual modo il regista dei doppiatori, "è a sua volta un attore e doppiatore e il suo lavoro è identico a quello di un regista teatrale. Solitamente con l'ausilio di un assistente guarda il film in edizione originale e procede quindi alla distribuzione dei ruoli agli attori-doppiatori. La scelta delle voci è fondamentale." Per anni l'Italia è stata infatti se non  la patria, forse il punto di riferimento maggiore in Europa del doppiaggio, al punto da far assurgere alcuni celebri doppiatori del passato a un ruolo di primo piano nell'immaginario mediatico. Si pensi su tutti alla fama di Ferruccio Amendola, strettamente legata a una serie di formidabili interpreti americani degli anni settanta e ottanta come Robert De Niro, Dustin Hoffman e Al Pacino (quest'ultimo conteso anche da un altro grande doppiatore e attore nostrano come Giancarlo Giannini).
Quello di Lattanzio, che ha già pubblicato un libro su questo tema dal titolo Il chi è del doppiaggio. Le voci del cinema di ieri e di oggi,  è un lavoro umile e completo, ricco di schede informative, cenni biografici, ma anche interesantissimi stralci di interviste in cui i diretti interessati raccontano aneddoti e metodologie del proprio lavoro. La riscoperta di alcuni doppiatori e direttori di doppiaggio del passato e del presente porta a rivalutare figure importanti del panorama culturale italiano come Goffredo Alessandrini, ex assistente del regista Alessandro Blasetti e collaboratore per la MGM a Hollywood durante gli anni trenta, o anche Elisabetta Bucciarelli. Da Gianni Musy a Gigi Proietti, da Marco Mete ad Alessandro Rossi, L'arte del doppiaggio rende omaggio al lavoro spesso oscuro e alle storie di queste grandi voci invisibili.

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