Kechiche querela Léa Seydoux

il regista di La vita d'Adele contro l'attrice e il quotidiano Le Monde

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kechiche contro léa seydouxNon si placano le polemiche attorno a La vita di Adele, uscito in questi giorni in Francia e nelle sale italiane.
Dopo le pesanti dichiarazioni della co-protagonista del film, Léa Seydoux, che si era sentita "in trappola" durante le riprese, definendo la lavorazione del film "orribile" e il regista un "tiranno", ora Abdellatif Kechiche si dice pronto a fare causa per diffamazione all'attrice.

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Nelle sue mire finisce anche il quotidiano Le Monde, responsabile – secondo l'autore di Cous-cous e Venere nera – di aver dato inizio già durante il Festival di Cannes (in cui il film ha vinto la Palma d'oro), a una campagna denigratoria nei suoi confronti, riportando aneddoti sulle riprese ingigantiti e deformati.

 

Il regista di origini tunisine ha poi esteso le accuse al sistema cinematografico francese in cui gli sembra in atto "una forma di censura addirittura più pericolosa di quella esplicita di alcuni paesi dove La vita di Adèle è stato vietato". Una censura, ha scritto nella sua lunga lettera pubblicata sul sito Rue89, basata su una campagna stampa con l'obiettivo di distruggerlo", portata avanti dal caposervizi delle pagine culturali di Le Monde, Aureliano Tonet, e dal produttore del suo primo film, La faute à Voltaire, Jean-François Lepetit, che aveva rincarato la dose sul discusso "Metodo Kechiche", dichiarando di preferire cento volte di più "pagare il biglietto e vedere un suo film in sala piuttosto che lavorarci insieme".

 

Ma è soprattutto alla Seydoux che Kechiche riserva le parole più aspre: "principessa sul Pisello"; "star auto-proclamata del momento", "bambina viziata" sono gli epiteti rivolti a uno dei volti simbolo del cinema francese contemporaneo, corteggiato anche da Hollywood. E la nipote di Jérôme Seydoux, proprietario della casa di produzione Pathé, dovrà presto "rispondere delle sue parole davanti alla Giustizia, perché è una persona maggiorenne responsabile delle proprie azioni".

 

 (f.p.)

 

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