Ridley Scott e i problemi di casting per Exodus
Il regista spiega la mancanza di attori non occidentali nel suo kolossal biblico
Fin dall'inizio della sua campagna di marketing, il kolossal biblico diretto da Ridley Scott, Exodus, ha sollevato non poche polemiche sulle scelte di casting. In un film che mette in scena la liberazione degli ebrei a opera di Mosé nell'antico Egitto prevede infatti i volti di Christian Bale e Joel Edgerton piuttosto che quelli di attori provenienti dai luoghi in cui il film è effettivamente ambientato.
Dopo un iniziale silenzio sulla questione, Scott ha recentemente dichiarato a Variety il motivo di questo reiterato ricorso all'ethno-face: "Non posso realizzare un film con un budget del genere e dire che il mio attore protagonista è Mohammad così-e-cosà proveniente da qui-o-là. Non riuscirei a raccogliere i soldi, quindi la questione non si pone".
La risposta "vagamente" razzista continua in realtà una pratica usuale a Hollywood (si veda anche Argo, per esempio), dove si nega ad attori non-bianchi la possibilità di prendere parte alle grosse produzioni, anche nei casi in cui motivi diegetici prevedano una differente etnia. Pur non giustificando la condizione, l'uscita di Scott dipinge un'effettiva realtà, che non mancherà di riaccendere i dibattiti sull'argomento. (r.l.)