PROFILI – Scompare Freddie Francis, il sublime dell'horror

In occasione della scomparsa di Freddie Francis, storico direttore della fotografia (Lynch, Powell, Reitz, Huston, Scorsese) e regista dei più celebri horror della Hammer vi riproponiamo l'articolo apparso sul Manifesto a firma di Silvana Silvestri

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È scomparso a Londra all'età di 89 anni Freddie Francis, regista e direttore della fotografia che ottenne due Oscar con Figli e amanti di Jack Cardiff (1960) e Glory, uomini di gloria (1989) di Edward Zwick. Il suo nome non lo ricorderanno in molti, ma se si parla di Le amanti di Dracula, Il rifugio dei dannati o de La Bambola di cera, anche gli spettatori non proprio fanatici dell'horror proveranno un certo brivido. Fu proprio lui uno degli artefici più in vista della Hammer Film, la casa di produzione che rilanciò il cinema inglese in tutto il mondo negli anni sessanta facendolo risorgere da una delle periodiche crisi. Lo lanciarono come regista proprio dopo che vinse il suo primo Oscar. Erano i celebri film con Peter Cushing che entrò nella sua filmografia come barone Frankenstein accompagnato dal suo assistente o con Christopher Lee. Il suo preferito, lo ha ribadito più di una volta era The Skull. Film girati in fretta: il modo migliore, diceva, di girare.
L'enorme successo dei film diretti con la Hammer o con l'Amicus (in azione fino agli anni '70) arrivò a Hollywood dove dapprima fu accolto con un certo snobismo dalla stampa, ma gli incassi gli diedero un posto di primo piano tra i grandi: iniziò qui la seconda parte della sua carriera come direttore della fotografia. Nato nel 1917 a Islington (Londra) aveva iniziato la sua carriera come operatore per entrare nel '39 nei Gaumont- British studios come assistente alla camera, aveva diretto la seconda unità di Moby Dick di John Huston e il folgorante Moulin Rouge ('53), era stato direttore della fotografia per sir Alexander Korda, per tutti i film di Michael Powell e per Karel Reitz nel suo celebre Sabato sera, domenica mattina ('60), film epocale del free cinema, a cui regalò un surplus di turbamento nel suo La donna del tenente francese ('81).

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Tutta la sua poetica intrisa di cultura del mistero lo avvicinarono a David Lynch come per sortilegio: a Freddie Francis si deve la sublime fotografia di The Elephant Man, più che un film un luogo canonico del cinema. Non si incontrarono negli Usa, ma in Inghilterra e Lynch voleva proprio lui («non era questione di bianco e nero o colore, diceva Francis, ma di ambientazione e di humour e noi ci intendevamo alla perfezione»). Poche parole anche per Dune e per Straight Story che nel '99 fu l'ultimo film che fotografò, una perfetta intesa tra le nebbie di Londra come nell'attraversare il paradiso da brivido che è lo Iowa per arrivare fino nel Wisconsin. Allo stesso modo senza troppo parole si intese anche con Martin Scorsese per Cape Fear (e qui l'ambientazione da brivido non era un sottinteso). Lui era solito dire che aveva lavorato con i registi che avevano spezzato le regole fino ad allora canoniche: così era stato Michel Powell, John Huston e infine Scorsese.

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da il manifesto www.ilmanifesto.it

Filmografia (regie):


1961  Two and Two Make Six


1962  Paranoiac (Il rifugio dei dannati)


          Ein Toter sucht seiner Morder/Vengeance (L'uomo che vinse la morte)


1963  The Evil of Frankenstein (La rivolta di Frankenstein)


          Nightmare (L'incubo di Janet Lind)


1964  Hysteria


          Dr. Terror's House of Horrors (Le cinque chiavi del terrore)


1965  The Skull (Il teschio maledetto)


          The Psychopath (La bambola di cera)


1966  The Deadly Bees (Il mistero dell'isola dei gabbiani)


1967  Torture Garden (Il giardino delle torture)


1968  Dracula has Risen from the Grave (Le amanti di Dracula)


1970  Trog


1971  Happening der Vampire (Mezzo litro di rosso per il conte Dracula)


          Tales from the Crypt (Racconti dalla tomba)


1972  The Creeping Flesh (Il terrore viene dalla pioggia)


1973  Craze (Il buio macchiato di rosso)


          Tales That Witness Madness (Delirious. Il baratro della follia)


1974  The Legend of the Werewolf


          Son of Dracula


1976  The Ghoul


 

 


Dracula has Risen from the Grave (Le amanti di Dracula)


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