6/10/2008 – "Mare piccolo", storie di una città ferita – iniziate le riprese a Taranto

Nuovo film del regista di Per sempre, nel cast Valentina Carnelutti

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

La copertina del libro di Andrea Cotti da cui è tratto il filmSono iniziate a Taranto il 29 Settembre le riprese di Mare Piccolo, nuovo lungometraggio di Alessandro di Robilant, assistente alla regia per Comencini, Monicelli, Lattuada e già regista di  Il giudice ragazzino,  L'angelo azzurro, presentato al Festival di Berlino nel '93, Per sempre e Anima graffiata.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Interamente ambientato a Taranto, in particolare nella zona sud della città, tra case prefabbricate e officine abusive, dove vive Tiziano (Giulio Beranek, al suo esordio) che ha alle spalle una famiglia difficile e sbarca il lunario con piccoli lavori per il boss Tonio (Michele Riondino, anche in Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, che sarà presentato al Festival Internazionale del Film di Roma). A condividere il mondo di Tiziano, la professoressa  Costa (Valentina Carnelutti, Sfiorarsi, Caos Calmo) la guardia carceraria De Nicola (Giorgio Colangeli, Il Divo, L’aria salata, con cui ha vinto ilDavid di Donatello), la madre Maria (Anna Ferruzzo, Anche libero va bene), il padre Franco (Nicola Rignanese, Un uomo d'acqua dolce), Selenia Orzella, e un altro esordiente, Roberto Bovenga.

Gli sceneggiatori sono Andrea Cotti e Leonardo Fasoli, che hanno lavorato sul libro Stupido dello stesso Cotti.

Si tratta di una produzione Overlook e Rai Cinema, con laIlva. Taranto. partecipazione di Apulia Film Commission, Taranto Film Commission, Provincia e Comune di Taranto.

Taranto è una città dimenticata, profondamente ferita, con una realtà lavorativa drammatica: l’unica possibilità d’impiego sono le acciaierie dell’Ilva , da cui si esce quasi sempre gravemente malati. Ciò nonostante ho trovato nel quartiere Paolo VI un’umanità inaspettatamente piena di vita e di solidarietà, e ho incontrato una gioventù (ed è la stessa che cerco di raccontare nel film) che, se solo gli fosse data una possibilità, potrebbe eccellere in qualsiasi campo.“ – così ha dichiarato il regista. (m.p.)

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array