"Voglio fare un film su Totti!" Carlo Verdone racconta… Fiorentina-Roma

carlo verdone con la maglia della roma
Non è solo l’attore e regista più amato dagli italiani, da trent’anni in qua o un grande esperto di medicina. Ma oltre tutto questo, è un grandissimo appassionato di calcio. Tifosissimo della Roma, da sempre, non disturbatelo quando sta per cominciare la partita. A poche ore da Fiorentina-Roma, Verdone ha raccontato la “sua” partita

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Carlo Verdone non è solo l’attore e regista più amato dagli italiani, da trent’anni in qua. Non è solo un grande esperto di medicina, tanto da essere stato insignito di una laurea ad honorem: è lui quello che dà i consigli medici agli amici colleghi, da Pierfrancesco Favino a Margherita Buy, quando hanno l’emicrania o la gastrite. Ma oltre tutto questo, Carlo Verdone è un grandissimo appassionato di calcio. Tifosissimo della Roma, da sempre, non disturbatelo quando sta per cominciare la partita. Siamo a Firenze e a poche ore da Fiorentina-Roma, Verdone racconta la “sua” partita.

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Carlo, a poche ore da una partita decisiva per entrambe le squadre, come vede la Fiorentina di quest’anno?

Sono stato a cena con il mio amico Della Valle proprio l’altro ieri e gli ho detto: quest’anno avete una grande squadra. E vedendolo giocare, mi mangio le mani che Pizarro non sia ancora a Roma.

C’è un giocatore che invidia alla Fiorentina di quest’anno?

Ma più di uno! Jovetic, Borja Valerio e Cuadrado su tutti. E poi un ‘romanista’ come Aquilani, che è un gran giocatore e anche una persona seria. Tra i ‘romanisti’ ci metto anche Vincenzo Montella. Quando era approdato ad allenare la Roma non era ancora il momento. Ma adesso ha una maturità e una autorevolezza che ne fanno uno dei migliori allenatori in Europa.

E’ mai stato tentato dal girare un film sul calcio, o su un calciatore?

Di più: ce l’ho in mente, e penso che lo farò. Ho detto a Francesco Totti: ‘Francè, quando chiudi la carriera faccio un film su di te’. Prima no, e spero che ancora Francesco ci dia tante soddisfazioni. Ma poi lo farò. Che cosa vorrebbe raccontare di lui? L’infanzia, la sua vita di quartiere, il mondo delle scuole calcio, gli allenatori di quartiere. Il Totti che nessuno conosce, in quel mondo che ne ha fatto quello che è adesso. Un giocatore straordinario, un bravo padre, un uomo che è stato capace di restare fedele a Roma, pur avendo richieste spaventose da tutto il mondo.

Lei ha passato anni importanti con quello che era il presidente della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori. Come era?

Era un entusiasta. Quando la Fiorentina perdeva, non era possibile stargli vicino, era dispaciutissimo. E quel giorno lì, non si lavorava con lui.

Un giocatore del campionato da tenere sott’occhio?

Uno che è ancora vostro: Cerci. La migliore ala del campionato italiano. E’ migliorato moltissimo, è anche più continuo di prima. Era genio e sregolatezza, ora è solo genio. Riportatelo a Firenze.

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