SOTTO UNA BUONA STELLA – Incontro con Carlo Verdone e il cast

carlo verdone e paola cortellesi in sotto una buona stella

Buona accoglienza in proiezione stampa per il nuovo film di Carlo Verdone Sotto una buona stella. Commedia agrodolce sull'Italia di oggi e sulle difficoltà familiari, interpretata anche da Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, tutti presenti in conferenza stampa. Il film uscirà in 730 copie il 13 febbraio.

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Buona accoglienza in proiezione stampa per il nuovo film di Carlo Verdone Sotto una buona stella. Commedia agrodolce sull'Italia di oggi e sulle difficoltà familiari, interpretata anche da Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, tutti presenti in conferenza stampa. Il film uscirà in 730 copie il 13 febbraio.

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Ci dici da dove è nata l'idea di questo film?

Verdone: Sinceramente è stato un parto molto lungo. Forse uno dei soggetti più rincorsi della mia carriera. Nel senso che non trovavamo l'idea che mettesse d'accordo tutti, me e i produttori, ne abbiamo concepiti molti, alla fine abbiamo pensato a un vecchio progetto di qualche anno fa, appena abbozzato, da cui poi è nato questo film. Vi dirò, per me questo è un film teatrale, girato praticamente in due ambienti, ricostruiti a cinecittà. Mi ha fatto piacere tornare a girare a cinecittà, dare lavoro a gente meravigliosa che ce la mette tutta. Questo film nasce da una sincera voglia di affetto, è un abbraccio affettuoso in un momento difficile per il nostro Paese.

Nasce da esperienze personali?

No, ma io sono e voglio essere sempre in contatto con la gente. Nasce da tanti piccole storie vissute da persone che conosco, da gente che incontro, io ho bisogno di stare in mezzo alla gente, sentirla, i miei film nascono da là. E poi ho sempre bisogno di raccontare lo stretto presente del mio Paese, i giovani in difficoltà che stanno lasciando l'Italia, magari sdrammatizzando in commedia, ma è quello che voglio fare. Tutti i ragazzi trentenni che hanno lavorato al mio film son stati fantastici, all'inizio erano terrorizzati, poi pian piano hanno preso fiducia. Bisogna dare un abbraccio fiducioso ai nostri giovani.

Paola dicci qualcosa di questa tua prima collaborazione con Carlo.

Cortellesi: inizio con una frase ovvia: sognavo di lavorare con Carlo. Per quelli come me, che hanno fatto quel tipo di percorso nella commedia, Carlo Verdone è per forza di cose un Maestro, è quello che mi è sempre piaciuto. E poi ci conosciamo da un po' di tempo, lui mi fece una promessa e l'ha mantenuta. Abbiamo lavorato benissimo, come se lavorassimo insieme da anni, eppure era la prima volta. Abbiamo anche un po' improvvisato e devo dire che sono usciti momenti comici più riusciti proprio nell'improvvisazione.

Verdone: Paola ha dei tempi comici straordinari. Non mi sono veramente accorto di averla diretta, con alcuni attori devi stare attentissimo, con Paola vai sul sicuro, è talmente naturale che non capisci mai dove finisce la vita e dove la recitazione. Straordinaria. Ma anche gli altri attori mi hanno dato tantissimo, Tea per esempio mi stupisce sempre.

C'è un momento in cui Tea Falco parla dei giovani italiani come di "fantasmi, questo non è un Paese per giovani". Molto forte come frase.

Falco: i giovani devono spostarsi, si anche all'estero, perchè sembra che in questo Paese non ci sia rimasto più niente da prendere. Anche io tra non molto andrò via dall'Italia, conto di ritornare un giorno, magari facendo qualcosa di buono, ma prima un futuro te lo devi costruire all'estero.

Richelmy: sono pieno di amici che non hanno ben presente cosa sia il futuro. La mia generazione è un po' confusa, non gli viene riconosciuto un futuro perchè nessuno investe su di noi. Non è facile andare all'estero, nel senso che lasciare l'Italia è una cosa veramente difficile, ma siamo arrivati al punto che l'unica soluzione per molti giovani resta quella.

Rispetto alla prima parte della tua carriera sembra che ora ami più tirarti indietro come attore e fare film corali. Vero?

Diciamo che ho fatto tanti film con me solo come protagonista. C'è un tempo per quello e un tempo per altro, ora voglio aprirmi di più alla gente, dare possibilità ad altri attori di eprimersi, non amo fare sempre le solite cose. Mi ricordo un momento importante della mia carriera: il film Compagni di scuola. Il produttore di allora mi disse "non fa ridere, ci darà un sacco di sberle il pubblico", ma era quello che sentivo di dover fare. E a oggi penso che sia uno dei miei film migliori.
 

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