Brett Morgen racconta Kurt Cobain

brett morgen

Presentato al Sundance e al Berlino Film Festival, Kurt Cobain: Montage of Heck è il primo e unico documentario autorizzato sulla vita del leader dei Nirvana. Realizzato in un arco temporale di otto anni arriverà nelle nostre sale solo il 28 e 29 aprile. Abbiamo intervistato il regista, in questi giorni a Roma, per presentare il docufilm.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

 

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Kurt Cobain: Montage of Heck

Presentato al Sundance e al Berlino Film Festival, Kurt Cobain: Montage of Heck è il primo e unico documentario autorizzato sulla vita del leader dei Nirvana. Realizzato in un arco temporale di otto anni arriverà nelle nostre sale solo il 28 e 29 aprile dopo il recente passaggio al Bif&st di Bari. Tra disegni, registrazioni private, canzoni inedite e filmini personali, il documentario ricostruisce la vita di Kurt Cobain con uno stile originale, fatto dall'unione di sezioni animate, live dei Nirvana, testimonianze di familiari e amici ma sopratutto attraverso le parole stesse del musicista, dando una chiave di lettura nuova e sincera a chi, come John Lennon molti anni prima, era stato eletto ad icona della sua generazione, provando un forte senso di inadeguatezza.Abbiamo intervistato il regista Brett Morgen, in questi giorni a Roma, per presentare il docufilm.

 

 

brett morgenIn Crossfire Hurricane hai potuto utilizzare solo le voci dei Rolling Stones per raccontare la loro storia. Quasi lo stesso accade anche in Montage of Heck, però in questo documentario utilizzi anche uno stile graphic novel per mostrare la vita di Kurt Cobain che ricorda una specie di Holden Caulfield in versione punk rock e rimanda a A Scanner Darkly di Richard Linklater. Come hai avuto l'idea?

È davvero divertente che tu abbia fatto questo paragone perchè c'è un giornalista negli Stati Uniti con il quale ho parlato del progetto nel 2007 e gli ho dato un'intervista un paio di giorni fa. Mi ha ricordato che all'epoca gli dissi che stavo lavorando ad un documentario alla Holden Caulfield e non ho più sentito questo paragone negli ultimi sette anni. In Montage of Heck è proprio la voce di Kurt che racconta la sua vita attraverso delle cassette che registrava in casa. Ad esempio racconta della sua prima volta nel suo diario intorno al 1987 mentre era fidanzato con Tracy Morando. Nessuno aveva mai ascoltato questa registrazione in tutti questi anni. Lo stile utilizzato per riprodurre il lavoro di Kurt si basa su un'estetica punk rock che volevo avesse un aspetto analogico. Inoltre ci sono due tipi di animazione nel documentario. Una parte è generata dal lavoro stesso di Kurt con le immagini dei suoi dipinti, sculture o diari. Ci abbiano lavorato sei mesi cercando di evolvere lo stile, dato che siamo partiti da quattromila pagine fotografate dei suoi lavori. L'altra parte di animazione è data dalla rappresentazione dell'adolescenza di Kurt grazie al lavoro dell'olandese Hisko Hulsing, regista di Junkyard. Quello che mi piace di queste due sezioni d'animazione, che sembrano quasi dei dipinti, è che sono collegate tra di loro ma allo stesso tempo slegate dal documentario. Hisko ha realizzato seimila disegni a mano e dei dipinti ad olio per queste due sezioni e ripensandoci mi viene da dire che chi ha preso parte a questo documentario non lo ha sentito come un lavoro perchè Kurt ha significato così tanto per molte persone e per la mia generazione e credo anche che volessimo raccontare davvero bene questa storia anche perchè Frances non autorizzerà mai un altro documentario nella sua vita.

 

 

kurt cobainProprio come in Crossfire Hurricane mostri il cambiamento delle politica e della società americana. In Montage of Heck parti con delle immagini del post seconda guerra mondiale con le sue famiglie fintamente perfette e simili e mostri l'era reganiana e il suo declino. Quanto era importante per te descrivere quello che circondava l'infanzia e l'adolescenza di Kurt?

La mia è stata una scelta molta precisa. Se i genitori di Kurt fossero stati cinque anni più grandi non avrebbero divorziato, se fossero stati cinque anni più giovani non si sarebbero mai sposati. Quello nel quale sono vissuti era un momento molto preciso della mia generazione e quell'esperienza per me definisce Kurt.

 

 

Non parli molto di musica in questo documentario e non era una scelta ovvia.

Questo perché non è un film su una scena o su un genere musicale. È un film su un ragazzo. Per me si tratta del viaggio interiore di Kurt nella sua vita. Kurt era di Seattle ed è stato scritto così tanto della scena grunge in questa città che non ho sentito il bisogno o avuto interesse nello sviluppare questo argomento. Abbiamo sentito parlare così tanto del grunge ma molto era rimasto non detto su Kurt nonostante negli ultimi venticinque anni si sia scritto così tanto su di lui. Inoltre i fan non avevano accesso alle fonti primarie e quello che si mostra nel film è un Kurt senza filtri, si sente la sua voce, si vede la sua arte e molte di queste cose vengono mostrate per la prima volta.

 

 

kurt cobain montage of heckDefinisci Montage of Heck un documentario su un ragazzo e quello che si vede sullo schermo è la costante tensione a raccontare l'infanzia. Inizi raccontando quella di Kurt per arrivare a raccontare quella di Frances e lo fai nel picco della frustrazione e dell'odio che lui prova per se stesso, la musica, la fama come se fosse una via d'uscita dal quel circolo vizioso. È così?

Per me è una storia sulla famiglia. Il mito intorno a Kurt Cobain su come fosse ambizioso e volesse raggiungere la fama e una volta raggiunta si è tolto la vita per me è davvero superficiale. La vera motivazione che muoveva Kurt a mio avviso era il bisogno di accettazione e inizia proprio con la sua famiglia. Quando non riesce ad ottenerla se ne crea una sua, fonda una band e sente di appartenere a qualcosa. Poi, come racconta nei suoi diari, incontra Tracy e va a vivere con lei. Dopodichè con Courtney assembla una famiglia ed è felice. È davvero un film sulla famiglia e la cosa buffa è che l'estate scorsa mentre vedevo Boyhood ho trovato dei punti in comune con il mio film.

 

 

kurt cobain montage of heckSi è creata una sorta di controversia rispetto al fatto che nel documentario non ci fosse Dave Grohl.

In realtà non c'è nessuna controversia. Ho intervistato Dave. Lui ha un forte accesso ai media e nel corso degli anni ha parlato spesso di Kurt. Non abbiamo mai sentito invece le voci della madre, del padre o della sorella di Kurt o tantomeno la voce di Krist così come viene espressa nel documentario. Quando ho iniziato a lavorare al progetto non erano previste interviste, ma mentre andavo a fondo nella storia ho sentito di avere il bisogno di contestualizzare l'arte di Kurt, per farlo avevo bisogno di trovare un modo intimo. Ho deciso di inserire delle interviste alle persone più vicine a Kurt ma non ho sentito il bisogno di inserire due persone che rappresentassero la stessa esperienza. Dave all'epoca era impegnato alla registrazione del nuovo album dei Foo Fighters e non era disponibile, poi qualche settimana prima della première al Sundance ho avuto la possibilità di intervistarlo. La prima volta che ho visto il film con l'intervista a Dave ho capito che avrei presentato la versione originale al Sundance con l'idea di ritornarci quando avrei avuto più tempo ma dovunque abbiamo presentato il documentario è stato accolto molto bene e mi sono reso conto che avevo perso la mia oggettività, ero troppo connesso a quella versione e non potevo più cambiarla.

 

 

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array