San Marino International Film Festival: vince la Norvegia. Tra gli ospiti Kusturica, Bozzetto e Cardinale

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Dalle proiezioni aperte alle scuole, che hanno avuto in una Masterclass con Bruno Bozzetto (artefice anche della sigla ufficiale di quest’anno), fino alla retrospettiva dedicata a Luigi Comencini. Senza dimenticare la mostra incentrata sulla figura di Giulietta Masina, a 20 anni dalla scomparsa e le presenze di Emir Kusturica e Claudia Cardinale. Un bilancio della 3° edizione del festival con i film premiati

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san marino international film festivalSquadra che vince non si cambia, anche se l’eccezione può dettare nuove regole.

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Una delle novità della 3° edizione del San Marino International Film Festival era proprio quella del nuovo direttore artistico, Maurizio Zaccaro, subentrato a sorpresa dopo i primi anni diretti brillantemente da Romeo Conte. Una sfida non facile va detto, ma che il regista e documentarista è riuscito a gestire con personalità e buon riscontro di pubblico, confermando di fatto anche iniziative importanti che il Festival aveva già promosso. Dalle proiezioni aperte alle scuole, che hanno avuto in una Masterclass con Bruno Bozzetto (artefice anche della sigla ufficiale di quest’anno) uno dei momenti più creativi e divertenti, fino alla retrospettiva dedicata a Luigi Comencini. Senza dimenticare la mostra incentrata sulla figura di Giulietta Masina, a 20 anni dalla scomparsa, impreziosita, in una delle serate, anche dal reading di Marina Massironi, nel recitare alcune sue lettere pubblicate tra il 1960 e il 1970.

Ma la kermesse ha vissuto subito un momento di grande impatto, fregiandosi delle presenze di Emir Kusturica, protagonista di un doppio – concerto con la sua No Smoking Orchestra, e poi di Claudia Cardinale, madrina d’apertura, intervenuta  anche per accompagnare la proiezione de La ragazza di Bube.

Diversi i volti che si sono alternati nel Palazzo del Cinema, da David Warren, regista di Desperate Housewives, qui anche Presidente della Giuria nella categoria “Single Drama”, a Franco Piersanti, dalle sorelle Comencini, Cristina, Francesca e Paola, a Roberta Torre. Unica defezione è stato il forfait per problemi di salute del Maestro Ermanno Olmi, che era tra gli ospiti maggiormente attesi, soprattutto per l’imminente uscita del suo ultimo lavoro, Torneranno i prati.

luigi comenciniDetto questo e numeri alla mano, a far la differenza è quasi sempre il programma.

Qui sicuramente ridimensionato, a tratti “snellito” nonostante i 43 titoli tra lungometraggi (5 pellicole nominate dai loro paesi nella corsa ai prossimi Oscar) e corti, mirato però, com’è nella tradizionale tendenza, ad intercettare generi e linguaggi diversi, puntando su qualità e contenuti.  

A vincere così il riconoscimento di miglior film nel Concorso Ufficiale è stato il regista norvegese, di origine curda, Hisham Zaman, che con Letter to the king ha convinto tutti. Un ottimo ritratto riguardo un gruppo di rifugiati diretto ad Oslo, in un viaggio di rivelazione e riflessione, su passato e futuro.

Nella sezione “Single Drama”, una delle più ricche, a spuntarla è stato l’inglese Complicit di Niall MacCormick, che ha battuto in volata opere come Exit Marrakesh di Caroline Link o Raspberry Boat Refugee del geniale Leif Lindblom. Premio come miglior attore è stato attribuito a Javier Camara nel film Vivir es facil con los ojos cerrados, in lizza per la Spagna per gli Academy Award 2015, mentre una menzione speciale è andata anche a Girlhood di Céline Sciamma, focalizzato sulle baby gang francesi al femminile. Premi San Marino per il Cinema sono andati infine agli attori Stefania Rocca e Marco Cocci, al direttore della fotografia Fabio Olmi, e ad Alessandro Bergonzoni, che ha chiuso idealmente il Festival presentando il suo Urge. L’appuntamento è al 2015, e per allora siamo curiosi di vedere quali e quante sorprese il Festival riuscirà a regalare.

 

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