"Dark Blue World" di Jan Sverak

Nonostante il film trascorra senza scossoni all'interno di un impianto drammaturgico tradizionale in cui si muovono personaggi dalla classica caratterizzazione, si è comunque raggiunti da una particolare, sana, inquietudine dovuta al fatto che eroi e carnefici sono entrambi vittime del medesimo dispotismo

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''Non dobbiamo lasciare che Hollywood racconti la nostra storia, può essere pericoloso''. Con queste decise parole Jan Sverak, premio Oscar nel 1997 per il sensibile Kolya, presenta Dark Blue World, pellicola che descrive, attraverso la sceneggiatura del padre Zdenek (prestigioso autore cecoslovacco), una delle pagine più cupe della storia del suo paese. Sono occorsi quasi cinque anni al realizzatore per portare a termine il progetto ultimato anche grazie alla collaborazione di Domenico Procacci, rallentato dalle numerose difficoltà di carattere economico e la censura, morbida ovviamente, dei produttori americani che imponevano modifiche sostanziali alla sceneggiatura. La fotografia, ottenuta grazie al Cinemascope, inquadra una storia di amore, di guerra e di amicizia che si sviluppa tra numerosi flashback con un tradizionale uso della voce narrante, attraverso la quale viene raccontato il coraggio e l'eroismo degli aviatori cecoslovacchi che si rifiutarono di accettare l'occupazione nazista nel corso della seconda guerra mondiale, e fuggirono in Inghilterra riprendendo a combattere nella RAF

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Premiato durante il Festival del cinema di Toronto nell'edizione 2001, Dark Blue World, titolo che rende bene l'essenza del film che Sverak prende in prestito da una malinconica canzone ceca, impone misura e sobrietà nelle azioni di guerra e nei voli aerei per lasciar spazio alla ben più realistica umana imperfezione. Nonostante il film trascorra senza scossoni all'interno di un impianto drammaturgico tradizionale in cui si muovono personaggi dalla classica caratterizzazione, si è comunque raggiunti da una particolare, sana, inquietudine dovuta al fatto che eroi e carnefici sono entrambi vittime del medesimo dispotismo. Infine Dark Blue World ha il merito di narrare una Storia poco conosciuta riscattando dall'oblio le centinaia di soldati dell'aviazione cecoslovacca dimenticati per anni nelle prigioni comuniste e riabilitati solamente nel 1991.


 


 


Titolo Originale: Tmavomodry Svet
Regia: Jan Sverak
Sceneggiatura: Zdenek Sverak
Fotografia: Vladimir Smutny
Montaggio: Alois Fisarek
Musica: Ondrej Soukup
Scenografia: Jan Vlasak
Costumi: Vera Mirova
Interpreti: Ondrey Vetchy (Frantisek Slama), Krystof Hadek (Karel Vojtisek), Tara Fitgerald (Susan), Charles Dance (Tenente Colonnello Bentley)
Produzione: Biograf Jan Sverak & Portobello Pictures, Helkon Media, Phoenix Film Investments, Fandango
Distribuzione: Medusa
Durata: 119'
Origine: Cecoslovacchia, 2001

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