THE HOLE di Nick Hamm

VHS

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

TITOLO ORIGINALE: The Hole
REGIA: Nick Hamm
INTERPRETI: Thora Birch, Keira Knightley, Desmond Harrington, Laurence Fox
DURATA: 102’
ORIGINE: Gran Bretagna, 2001
DISTRIBUZIONE: Warner Home Video
FORMATO VIDEO: VHS, Noleggio

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Il “ luogo ” del cinema apre ampie possibilità di sguardo purché ci si muova su un piano di onestà rispetto a chi guarda. Ma non deve succedere – e troppo spesso ultimamente accade – che in nome dell’efficacia dell’immagine, meglio se di forte impatto, si affrontino argomenti complessi e delicati saccheggiando, impoverendola, la realtà. Processo questo del tutto opposto alla scrittura di Stephen King che sa invece evocare gli orrori senza descriverli direttamente. Si tratta dell’arte di partire da un genere (in questo caso l’horror) senza contaminarlo. Ciò presuppone la raffinata capacità di muovere da un mondo di fantasia per evidenziare eventuali deviazioni culturali e sociali. Tale capacità sembra ormai in via d’estinzione.
(Valentina Longari)

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array

    "The Hole" di Nick Hamm

    Il “ luogo ” del cinema apre ampie possibilità di sguardo purché ci si muova su un piano di onestà rispetto a chi guarda. In "The Hole" però tutto ciò non avviene.

    --------------------------------------------------------------
    CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

    --------------------------------------------------------------

    La tensione annunciata nella prima inquadratura appartiene ad un mondo di fantasia che dovrebbe svelare un orrore strisciante e di gran lunga più sinistra perché nascosta nella sempre apparente normalità. Per Nick Hamm, alla sua seconda esperienza cinematografica, il concetto di normalità da scardinare coincide con quella stagione della vita in cui fra la realtà e la sua percezione c’è una distanza prodotta dall’incapacità di accettare ciò che non si riesce a comprendere. L’universo adolescenziale descritto come luogo dell’ignoranza, o meglio della non conoscenza, diventa in “The Hole” un buco profondo, vuoto, sporco e spaventevole, come quello in cui restano intrappolati Liz, Mike, Frankie e Geoff.
    L’occhio della cinepresa non può guardare direttamente nel buco, come l’adulto non può comprendere i meccanismi percettivi di un adolescente. L’unica possibilità di penetrazione è offerta dai racconti di Liz, che ben presto si capisce essere l’unica scampata all’orrore di cui essa stessa è presagio. La ricerca della verità è affidata alla dottoressa Philippa Horwood, una psicologa che collabora con gli inquirenti; durante le sedute sempre filmate da una telecamera, Liz ricostruisce una prima versione edulcorata della realtà, in cui tutti si salvano. La proiezione di questa realtà/ desiderio si trasforma nell’imperativo soggettivo di far coincidere un proprio irrazionale delirio onirico con la verità. La mente dell’adolescente, secondo Hamm, plasma una realtà rassicurante capace di soddisfare il proprio compiacimento senza mettere assolutamente in discussione la legittimità dell’azione. Quindi si produce un movimento unidirezionale dall’esterno all’interno da sé. Fino a qui, volendo tralasciare le descrizioni patinate figlie di un nuovo manierismo che contiene elementi di cinema e di fiction televisiva d’effetto rimescolati, la pellicola si mantiene su un registro di legittimità. L’attesa dell’orrore annunciato apre uno spazio alla riflessione e “The Hole” si trasforma in un horror/thriller che contiene una problematica sociale e psicoanalitica di cui si attende una risoluzione. E quando la verità annunciata arriva, la narrazione si sbriciola, il racconto distorto di Liz si dimostra essere un potenziale espediente per non rivelare da subito la morte dei tre compagni. Dietro l’incapacità di ricordare e accettare la realtà si cela un disegno lucido e premeditato che contiene il rifiuto di comunicare con l’adulto, di mostrare la propria verità all’occhio impietoso della telecamera che registra e “oggettivizza”. Ciò che realmente è accaduto nel bunker-prigione, luogo mentale oscuro e impenetrabile, si può scoprire solo tornando nel buco. Ciò avviene non perché il luogo ha un potere evocativo tale da far ricordare a Liz l’accaduto, ma perché è l’unico luogo fisico e interiore che Liz può dominare. L’orrore è svelato, esibito da Liz. E’ dentro di lei anzi è proprio lei. La dottoressa assiste pietrificata al racconto macabro che definisce un mondo in cui neanche un vago senso di giustezza, istintiva e inconsapevole, è rintracciabile. E’ vero che la paura di sé spesso non lascia alcuna possibilità di fronte all’istinto tutto giovanile di autodistruzione…
    Il “ luogo ” del cinema apre ampie possibilità di sguardo purché ci si muova su un piano di onestà rispetto a chi guarda. Ma non deve succedere – e troppo spesso ultimamente accade – che in nome dell’efficacia dell’immagine, meglio se di forte impatto, si affrontino argomenti complessi e delicati saccheggiando, impoverendola, la realtà. Processo questo del tutto opposto alla scrittura di Stephen King che sa invece evocare gli orrori senza descriverli direttamente. Si tratta dell’arte di partire da un genere (in questo caso l’horror) senza contaminarlo. Ciò presuppone la raffinata capacità di muovere da un mondo di fantasia per evidenziare eventuali deviazioni culturali e sociali. Tale capacità sembra ormai in via d’estinzione.
    Titolo originale: The Hole
    Regia: Nick Hamm
    Sceneggiatura: Ben Court, Caroline Ip dal romanzo di Guy Burt
    Fotografia: Denis Crossan B.S.C.
    Montaggio: Niven Howie
    Musica: Clint Mansell
    Scenografia: Eve Stewart
    Costumi: Verità Hawkes
    Interpreti: Thora Birch (Liz), Keira Knightley (Frankie), Desmond Harrington (Mike), Laurence Fox (Geoff), Daniel Blocklebank (Martin), Embeth Davidtz (Philippa), Steven Waddington (Dcs Howard), Emma Griffiths Malin (Daisy), Gemma Powell (Minnie)
    Produzione: Lisa Bryer, Jeremy Bolt, Pippa Cross.
    Distribuzione:Nexo
    Durata: 102’
    Origine: Gran Bretagna, 2001

    --------------------------------------------------------------
    #SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

    --------------------------------------------------------------
    --------------------------------------------------------------
    CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

    --------------------------------------------------------------

      ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

      Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


      Array