Taranto Film Festival

Sei giorni di "Alternative del Cinema Italiano" per la 2a edizione del Taranto Film Festival, in programma dal 6 all'11 dicembre prossimi nella Sala Chaplin (Via Plateja 142).

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Torna il Taranto Film Festival

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con le "Alternative del Cinema Italiano"


 


Organizzata dal Centro Studi Cinematografici col contributo della Provincia di Taranto e con la collaborazione del C.R.E.S.T., la manifestazione propone in sei giorni un programma ricco di oltre 50 titoli di vario genere e metraggio.


 


 


Sei giorni di "Alternative del Cinema Italiano" per la 2a edizione del Taranto Film Festival, in programma dal 6 all'11 dicembre prossimi nella Sala Chaplin (Via Plateja 142). Promosso dal Centro Studi Cinematografici col contributo della Provincia di Taranto (Assessorati alla Programmazione Culturale e alle Politiche Giovanili) e con la collaborazione del C.R.E.S.T., il Taranto Film Festival torna a portare in città autori ed opere del cinema italiano di ieri e soprattutto di oggi, in una prospettiva decentrata, "alternativa" appunto, rispetto alla linea dominante della nostra produzione: nell'arco dei sei intensi giorni di festival verranno proposti oltre 50 titoli di vario metraggio in un programma che dalle 16 a notte fonda vedrà alternarsi sullo schermo della Sala Chaplin (sede storica del cinecircolo tarantino) un fiume di immagini in cerca di visibilità.


Organizzato da Cosimo Battista e Massimo Causo (che ha curato la direzione artistica), il Taranto Film Festival – Alternative del Cinema Italiano va in cerca di un cinema che sappia contaminarsi tra generi e formati, segnalando filmakers indipendenti, giovani maestri, generi della produzione nostrana del glorioso passato e del presente. Il programma di quest'anno è particolarmente vario e trova riscontro nelle varie sezioni che compongono il festival: oltre alla selezione di "Uno Uno Prima", che propone alcuni degli esordi del cinema italiano dell'ultima stagione più interessanti e meno visti dal pubblico (da La spettatrice di Paolo Franchi con Barbara Bobulova a Last Food di Daniele Cini), e accanto alla sezione "Prima della Prima", che segnala una serie di opere fuori mercato di vario formato, interessanti per linguaggio innovativo e promesse future (da Illuminazioni che segna il ritorno di Bruno Bigoni a Onde di Francesco Fei), la 2a edizione del Taranto Film Festival si spinge nei territori di ricerca più svariati. Due personali complete sono dedicate ad autori che, con stili molto diversi, sanno parlare di sentimenti ed emozioni: la sezione "Giovani Maestri" infatti propone il torinese Gianluca Maria Tavarelli, autore della recente fiction su Paolo Borsellino (che vedremo in proiezione fiume a chiusura della prima giornata del festival) ma già fattosi notare con opere come Un amore e Liberi; la sezione "Altri Sguardi", invece, è dedicata al filmaker pesarese Mauro Santini, che con i suoi cortometraggi sospesi tra memoria e pulsioni dello sguardo sta facendo parlare di sé non solo nei festival italiani ma anche a Parigi, a Locarno e in Corea del Sud. Entrambi questi giovani registi saranno ospiti del festival, come del resto non pochi degli autori che presentano le loro opere a Taranto.


Un evento importante di questa edizione del Taranto Film Festival è poi la selezione di "Videoromanza", che celebra i 25 anni di videoclip italiani presentando una sessantina tra i più celebri short musicali realizzati dai nostri autori. Una vera e propria chicca che testimonia dell'intenzione del festival di slargare i margini del cinema. Alla stessa maniera, una traccia molto importante di questa edizione del festival tarantino è l'horror, vera e propria tendenza dell'attuale produzione: e infatti le due sezioni curate da Davide Di Giorgio, "Mezzanotte: Gotico Italiano" e "Altre tendenze: Piccoli orrori" sono un affondo nella produzione dell'orrore italiana tra le certezze di ieri e le promesse di domani.


Non mancheranno di tornare a Taranto anche i Giovani Talenti Italiani, ovvero i giovanissimi attori segnalati dall'Unione Italiana Casting attraverso i cortometraggi realizzati per segnalare i loro volti: dopo il successo dello scorso anno, infatti, l'U.I.C. ha riproposto la formula affidandosi a registi più giovani ma mettendo insieme gli episodi in una sorta di sit-com condominiale che ruota attorno a "Un colpo di pistola" (questo il titolo del film) che qualcuno ha sparato nei paraggi.


Il festival si aprirà poi con una serata all'insegna di immagini e politica: l'evento "Politiche nell'immaginario" nasce infatti attorno all'interesse suscitato negli artisti dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e proporrà sia il film di Gianluca Arcopinto "Nichi" che il recentissimo documentario di Corso Salani "C'è un posto in Italia" (in prima proiezione pugliese dopo il recente successo al Torino Film Festival), girato durante la trionfale campagna elettorale di Vendola. Il quale, del resto, è atteso per la serata inaugurale del festival per confrontarsi in pubblico con il critico di "Fuoriorario" (Raitre) Enrico Ghezzi proprio sul tema proposto dal festival "Politiche nell'immaginario": l'incontro avrà luogo a partire dalle 21.30 nel Salone degli Stemmi del Palazzo della Provincia di Taranto (Via Anfiteatro 1).


Infine c'è da segnalare lo "Spazio Giovani" che costituisce la novità di quest'anno del Taranto Film Festival: organizzato col supporto dell'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Taranto e con la collaborazione del C.R.E.S.T., questo spazio è destinato a mettere i giovani tarantini a diretto contatto con le professionalità del cinema ospiti del festival e a stimolare dunque la voglia di fare cinema nella nostra città, sia per puro bisogno d'espressione che magari con prospettive più professionali. Sicché non stupisce se, accanto ai tre workshop mattutini dedicati a "Produrre/Autoprodurre", "Misteri e Mestieri del Casting" e "Sguardo e Musica nel Videoclip", lo "Spazio Giovani" del Taranto Film Festival propone la sezione "Visionefutura", in cui sei più o meno giovani filmakers tarantini di diversa estrazione e con diversi obbiettivi propongono in prima cittadina le loro opere.


Il festival, che quest'anno si fregia di una videosigla realizzata dal giovane fotografo tarantino Salvatore Dimaggio e di un manifesto disegnato da Guglielmo Greco, farà omaggio ai due filmakers Gianluca Maria Tavarelli e Mauro Santini di un'opera dell'artista stattese Mimino Miccoli.


Tutte le proiezioni avranno luogo presso la Sala Chaplin, in via Plateja 142, e saranno a ingresso libero (sino a esaurimento posti). Il sito web del festival è: www.tarantofilmfestival.com  .


 


 


 


 


 


 


Contatti stampa: Massimo Causo (338.32279399


 

Tutte le sezioni e i film


del Taranto Film Festival


 


Prima Della Prima


Uno spazio dedicato ai film non ancora distribuiti nelle sale, ma che si sono fatti notare in alcuni fra i principali festival nazionali e internazionali, riscuotendo consensi e premi. Per offrire al pubblico la possibilità di scoprire nomi e pellicole che forse costituiranno il futuro della nostra cinematografia.


8 i titoli in programma per la seconda edizione:


Illuminazioni di Bruno Bigoni (It. 2004, 80'). Due ragazze, un uomo e un duello d'amore: una commedia dai risvolti sentimentali presentata alla 22ma edizione del Torino Film Festival.


Ultimo bagliore e nulla di Donatello Fumarola (It. 2003, 33'). Da una nota firma del programma tv fuoriorario, prologo di un film da farsi sull'uomo, l'ambizione, il delirio dell'ambizione di vivere…


La fermata dei giganti di Ferruccio Santoro (It. 2005, 80'). Malinconico ritratto di una generazione afflitta dal vuoto di vivere. Da un giovane filmaker tarantino già distintosi nella prima edizione del festival con A sangue freddo.


Onde, di Francesco Fei (It. 2005, 92'). Una storia d'amore "difficile" tra due giovani separati più dai pregiudizi nei confronti del prossimo che dall'handicap fisico. Un ritratto delle ingenuità umane che verrà accompagnato dall'autore.


Fermata Pasolini di Alfredo Traversa (It. 2005, 32'). Trent'anni fa a Grottaglie veniva sequestrato l'ultimo film di Pier Paolo Pasolini, il controverso Salò e le 120 giornate di Sodoma e il documentario ricostruisce una vicenda rimossa troppo in fretta. Presentato a Taranto dall'autore, che a Grottaglie ci è nato, ci vive e ci lavora.


– Un sogno lungo un corto di Pietro Annicchiarico (It. 2005, 11'). Realizzato nell'ambito del progetto Racconti di vita del C.R.E.S.T. e dell'Assessorato Alle Politiche Giovanili della Provincia di Taranto, un raffinato meta-racconto sospeso tra realtà, sogno ed elaborazione in immagini della fantasia, presentato dall'autore.


Un omaggio a Mauro Magazzino un giovane filmaker tarantino (che ora vive e lavora a Bologna) distintosi al 23mo Torino Film Festival con il suo ultimo cortometraggio, Acqua, che ha vinto la sezione Spazio Italia. Magazzino sarà ospite del festival, dove presenterà sia il suo ultimo corto che il precedente, L'incontro. Due storie brevi, per fare ciò cui il cinema è naturalmente preposto: trasmettere emozioni.


L'incontro (It. 2001, 6'): storia di un fulmineo trovarsi di due persone divise dal vetro di un autobus


Acqua (It. 2005, 10'): un padre e un figlio che ha paura di entrare in mare, fino a quando la fantasia non gli permetterà di vincere i suoi timori.


 


Uno Uno Prima


Il lavoro del Taranto Film Festival non è finalizzato soltanto alla scoperta dei nuovi talenti, ma anche alla valorizzazione di risorse già esistenti e poco considerate. Per questo è nato uno spazio come Uno Uno Prima, dedicato a quei titoli che, pur essendo stati distribuiti e avendo anche riscosso promettenti favori critici, non hanno goduto della necessaria visibilità e ancora sono in attesa di trovare un pubblico. Un'occasione che insieme vuole essere di riscoperta e rivalutazione per titoli, generi e registi.


4 i titoli in programma per la seconda edizione:


Tu devi essere il lupo di Vittorio Moroni (It. 2005, 95'). Intensa ricognizione sul legame tra un padre e una figlia arrivato a un critico punto di svolta.


La spettatrice di Paolo Franchi (It. 2003, 98'). Un film allusivo ed ellittico sul desiderio d'amore, con l'acclamata interprete di Cuore sacro Barbora Bobulova.


Last Food (It. 2004, 91'). Commedia dai risvolti neri sul rapporto fra l'uomo e il cibo, parte di un progetto sui cinque sensi. Presentato al festival dal regista e dall'interprete Fanny La Monica.


Sulla mia pelle di Valerio Jalongo (It. 2004, 101'). La paradossale condizione di un detenuto in regime di semilibertà, fra doveri, timori per la vita fuori e il desiderio di vivere una vita senza restrizioni.


 


 


Giovani Maestri: Gianluca Maria Tavarelli


Una sezione che è anche una scommessa e un investimento sul nome dei "maestri di domani": autori giovani, che si sono già distinti fra gli addetti ai lavori e presso il pubblico più accorto. Quest'anno l'appuntamento è dedicato a Gianluca Maria Tavarelli, autore torinese del quale viene, per la prima volta in Italia, proposto l'intero corpus della sua opera, dai cortometraggi degli esordi, fino alla fortunata esperienza con la fiction dedicata al giudice Borsellino.


7 I titoli dell'omaggio:


Dimmi qualcosa di te (It. 1989, 24'). Due ragazzi, un programma radiofonico e il viaggio in una realtà diversa e violenta


Nubi (It. 1992, 12'). Un bar nei primi del Novecento, un uomo, una donna che si incontrano…


Portami via (It. 1994, 105'). Una Torino fredda e cupa fa da sfondo all'incontro tra due discotecari e due prostitute. Ancora una storia amara sul trovarsi e perdersi.


Un amore (It. 1999, 105'). Il rapporto fra un uomo e una donna raccontata attraverso vent'anni di vita, un lungo arco di tempo per ritrovarsi e perdersi.


Qui non è il Paradiso (It. 2000, 92'). Da un fatto di cronaca realmente accaduto, un insolito thriller dai risvolti esistenziali


Liberi! (It. 2003, 113'). La libertà e l'accettazione di se stessi in un mondo difficile, un ritratto divertito ma anche amaro di quattro personaggi legati dai percorsi della vita.


Paolo Borsellino (It. 2004, 180'). Acclamata fiction televisiva dedicata al giudice simbolo della lotta alla mafia. Un ritratto asciutto di un moderno eroe dai risvolti tragici.


 


 


Altri sguardi: Mauro Santini


La capacità che alcuni autori hanno di focalizzare l'attenzione in maniera inedita sui dettagli offerti dal mondo ha portato a varare una sezione che intende proprio esplorare quelle figure capaci di rielaborare temi e suggestioni in chiave profondamente personale. Quest'anno ci soffermiamo sul lavoro di Mauro Santini, giovane filmaker pesarese che ha già portato i suoi lavori a Parigi e in Corea del Sud e del quale il pubblico del Taranto Film Festival aveva già apprezzato nella scorsa edizione il raffinato Flor da Baixa. Di Santini verranno proposti tutti i lavori, compreso l'ultimissimo Rio de Janeiro, appena presentato in prima al Torino Film festival.


9 i titoli in programma:


Di ritorno (It. 2001, 10')


Dietro i vetri (It. 2001, 9')


Da lontano (It. 2002, 7')


Fermo del tempo (It. 2003, 8')


Petite memorie (It. 2003, 6')


Dove sono nato (It. 2000, 27')


Da qui sopra il mare (It. 2003, 10')


Flor da Baixa (It. 2004, 10')


Rio De Janeiro (It. 2005, 32')


Nello spazio "Murales" all'ingresso della Sala Chaplin sarà inoltre possibile ammirare la video-installazione di Santini Raccolta dei giorni, realizzata nel 2004.


 


 


Altre tendenze: Piccoli orrori


L'Italia come regno di visioni estreme e inquietanti: questa la scommessa di un pugno di giovani filmaker che hanno inteso applicare la grammatica dell'horror cinematografico al paesaggio italiano con esiti intriganti e inventivi. Una interessante alternativa agli stereotipi che vogliono l'Italia un paese solare e allegro, e un valido studio sugli angoli meno noti delle realtà locali, spesso foriere di leggende le cui origini si perdono nel tempo. Ma anche un tentativo indipendente di riallacciarsi al filone dell'horror italiano, noto in tutto il mondo, ma paradossalmente poco considerato proprio in Italia.


Il programma comprende innanzitutto i 6 cortometraggi della Filmhorror.com, factory di cinema indipendente collegata all'omonimo sito e che si pone come realtà autarchica, nata dalla passione per il genere e dalla voglia di coalizzare le forze del mercato underground unendo professioni diverse e offrendo un punto di riferimento per chi vuole investire nel genere, ma non riesce a farlo, causa le deficienze del mercato e del sistema distributivo italiano.


Questi i titoli:


L'albero di San Martino di Francesco Cortonesi, Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2000, 22'). Prima parte di un dittico ispirato al celebre Blair Witch Project e focalizzato sull'omonima leggenda metropolitana della realtà toscana.


Ultima estate a Shell Beach di Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2001, 14'). Opera visionaria a metà strada fra allucinazione e sogno, vincitore dell'Alienante Film Festival 2003.


Segnali nel grano di Mario Rebehy, Francesco Cortonesi, Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2003, 11'). Seconda parte del "Witch Project", stavolta incentrato su un misterioso "crop circle" (cerchio del grano) toscano.


Matrimonio in collina di Cristiano Stocchi (It. 2004, 7'). Atipica storia di zombi, intrisa di malinconia e pessimismo sul destino dell'umanità.


Weekend di Maurizio Gambini (It. 2004, 20'). Il parto più recente della factory, una storia ispirata al mito indiano del Wendigo e ambientata fra i boschi, dove una mostruosa creatura minaccia alcuni cacciatori. Vincitore dell'Alienante Film Festival per il makeup curato da Andrea Giomaro.


Tumulo su Elsinor di Francesco Cortonesi (It. 2004, 11'). Liberissima rilettura dell'Amleto di Shakespeare, innestato su una scenografia da B-movie fantascientifico.


Il resto della sezione comprenderà l'importante dittico che Federico Greco e Francesco Leggio hanno dedicato al grande scrittore H.P. Lovecraft, indagando sul suo presunto viaggio in Italia, nella zona del Delta del Po, documentato da un manoscritto la cui veridicità non è ancora stata confermata, ma che aprirebbe interessantissimi scenari circa le influenze che i racconti della tradizione veneta potrebbero avere avuto sui celeberrimi "miti di Cthulhu" inventati dall'autore.


H.P. Lovecraft, ipotesi di un viaggio in Italia (It. 2004, 26') è il documentario che ha inaugurato l'indagine di Federico e Roberto e che fa da preambolo ai successivi sviluppi del loro lavoro.


Il mistero di Lovecraft/Road to L. (It., 2005, 86') è invece il lungometraggio che i due filmaker hanno costruito intorno all'indagine condotta da una troupe sui luoghi interessati dal presunto viaggio dello scrittore. Un "mockumentary", a metà strada fra realtà e finzione, ancora una volta sulla falsariga di The Blair Witch Project, che vuole essere soprattutto un omaggio alle atmosfere care all'autore di racconti come La maschera di Innsmouth e Il richiamo di Cthulhu. Il film ha già fatto il giro di numerosi e prestigiosi festival ed è con particolare orgoglio che lo presentiamo al pubblico tarantino.


Chiude il programma l'ultimo lavoro del giovane filmaker pugliese Raffaele Bleve, un'avventura metafisica che ruota intorno a una torre dove i piani di realtà si intrecciano lasciando emergere le solitudini interiori. Presentato dal responsabile della casa di produzione OZ di Bari.


La donna del mare di Raffaele Bleve (It. 2004, 20'), la storia di una piccola troupe televisiva che precipita nell'incantesimo di una delle tante torri saracene poste sul litorale salentino.


 


Altri eventi


 


Ricca la selezione di eventi proposta dal Taranto Film Festival.


 


Politiche nell'immaginario


Uno spazio tematico, dedicato al rapporto fra la politica e la realtà. Ispirato dal grande fenomeno artistico prosperato intorno alla campagna elettorale che ha portato all'elezione di Nichi Vendola a Presidente della Regione Puglia, l'evento vuole fornire un'occasione di riflessione per il pubblico. A tale scopo uno dei momenti più rappresentativi sarà fornito proprio dall'incontro fra il critico cinematografico di Fuorario enrico ghezzi e lo stesso Vendola.


Lo spazio si completa con la proiezione dei due film dedicati all'elezione di Vendola, che verranno entrambi accompagnati dai rispettivi autori:


Nichi di Gianluca Arcopinto (It. 2005 63'), ritratto di un uomo e di un politico attraverso i punti fermi della sua vita ideale e personale.


C'è un posto in Italia di Corso Salani (It. 2005, 58'), formidabile "backstage" d'autore della campagna elettorale che ha portato Nichi Vendola alla imprevedibile vittoria nella corsa alla Presidenza della regione Puglia. Il Taranto Film Festival ha l'onore di presentare questo film in prima pugliese, dopo il passaggio al Torino Film Festival.


 


G.T.I. – Giovani Talenti Italiani 2005


L'altro evento è invece rappresentato dalla proiezione dei nuovi "provini" commissionati dall'Unione Italiana Casting. Dopo il grande successo riscosso alla prima edizione del Taranto Film Festival e dopo il passaggio alla 62.ma Mostra del Cinema di Venezia, tornano dunque i Giovani Talenti Italiani , sempre introdotti da Stefania Incagnoli e finalizzati a promuovere la professionalità e il talento di nuovi interpreti che siano in grado di confrontarsi con storie di breve durata, su un nudo set, ma egualmente piene e coinvolgenti. Una sfida, ma anche un'occasione per vedere all'opera il cinema italiano. Diretti quest'anno da registi all'inizio della loro carriera, sfilano quelli che forse saranno i volti del nostro domani cinematografico, i giovani attori sono protagonisti di nove episodi riuniti in un unico mediometraggio intitolato Un colpo di pistola, firmato da Franco Angeli, Elisabetta Lodoli, Giulio Manfredonia, Laura Muscardin, Andrea Porporati, Marco Simon Puccioni, Marco Turco.


 


Omaggio a Sergio Citti


Un omaggio, molto piccolo, ma doveroso, è dedicato alla memoria di un maestro del cinema "alternativo" che ci ha lasciato da poco, Sergio Citti. Già collaboratore di Pasolini, Citti è stato alfiere di un cinema capace di unire realismo e fantasia, in un abbraccio malinconico, a tratti grottesco, ma anche amaro ed emozionante. Un alfiere di un cinema totale, che per questo scavalcava i generi e mescolava gli stili, un cinema libero come oggi non se ne fa più e che per lo stesso motivo lo vedeva ultimamente relegato ai margini dell'industria. Un nome che per il festival vuole essere un altro nume tutelare, di cui verrà proposto come film di chiusura l'ultimo suo lavoro:


Fratella e sorello di Sergio Citti (It. 2005, 100'). Storia dell'improbabile amicizia tra un borghese che vive di rendita e uno spogliarellista che ha girato il mondo in nave da crociera. Un incontro sincero, che avviene in prigione e che prelude alla difficoltà di reinserirsi nel mondo esterno, preda della falsità e delle ipocrisie.


 

Videoromanza


In occasione dei 25 anni dalla realizzazione del primo videoclip italiano, il programma, curato dal critico cinematografico Bruno Di Marino, propone una selezione dei migliori shorts musicali realizzati in questo quarto di secolo: un'occasione di studio per gli appassionati, ma anche un viaggio nella memoria dell'Italia musicale, oltre che di confronto fra stili di regia e differenti approcci al tema. Molti i nomi famosi coinvolti nella regia dei videoclip, da Michelangel Antonioni a Alex Infascelli, passando per Francesco Fei, che sarà ospite del Festival.


 


Il programma prevede 9 blocchi tematici di circa mezz'ora l'uno:


1: "Bodyart"


– Pappi Corsicato, Nun te scurdà, musica: Almamegretta, 1995, 4' 


– Carlo Sigon, La bella canzone di una volta, musica: Elio e le storie tese, 1998, 4'30"


– Asia Argento, Loredasia, musica: Loredana Berté, 2000, 14'  


– Manetti Bros, Il supercafone, musica: Piotta, 2000, 5'  


– Alex Infascelli, Phantastica, musica: Verdena, 2004, 4'


2 : Mondi Paralleli 1


– Giuseppe Capotondi, Oggi Dany è più felice, musica: Mietta, 1995, 4' 


– Alessandra Pescetta, Leggero, musica: Ligabue, 1996, 4'


– Luca Pastore, Lacrime di sangue, musica: Fluxus, 1997, 4'


– Riccardo Struchil-Claudio Sinatti, CRX Remix, musica: Casino Royale, 1997, 5'


– Francesco Fei, Parole di burro, musica: Carmen Consoli, 2001, 4'


– Daniele Persica, Io cammino di notte da sola, musica: Amalia Gré, 2002, 4'


– Fabio Iaquone, Guardastelle, musica: Bungaro, 2004, 3'


3: Mondi Paralleli 2


– Gianfranco Giagni, Io ti dirò, musica: Alberto Fortis, 1983, 4'  


– Alessandro Salaorni, Fabio Bianchini, Una notte in Italia, musica: Ivano Fossati, 1986, 4'


– Alessandra Pescetta, Liberi tutti, musica: Subsonica, Daniele Silvestri, 1999, 4'


– Beniamino Catena, Noi non ci saremo, musica: CSI, 2000, 5'


– Paolo Scarfò, Tempo di cambiare, musica: Pino Daniele, 2001, 4'


– Francesco Fei, In ogni atomo, musica: Negrita, 2002, 4' 


– Beniamino Catena, 1/365, musica: PRG, 2003, 2'20"


4: "Foto/grafica"


– Vincenzo Gioanola, Fight da faida, musica: Frankie Hi-Nrg, 1994, 4'30" 


– Stranemani, Buongiorno Mattina, musica: Piero Pelù, 2000, 4' 


– Stranemani, Il grande Baboomba, musica: Zucchero, 2004, 4'


– A. Malgarini-R. Meggiolaro, Imparare dal vento, musica: Tiromancino, 2005, 4'


– Ago Panini, Marajà, musica: Vinicio Capossela, 2001, 3'30"  


– Giovanni Scarfini, Money for Dope, musica: Daniele Luttazzi, 2005, 4'


– Cosimo Alemà, Tu come stai, musica: Zero assoluto, 2003, 3'


5: "Senza fine"


– Domenico Liggeri, Dedicato a te, musica: Le vibrazioni, 2002, 4'


– Elio e le storie tese, Shpalman, musica: Elio e le storie tese, 2003, 4'


– Frankie Hi-Nrg MC, Chiedi chiedi, musica: Frankie Hi-Nrg MC, 2003, 4'


– Alex Infascelli, Inno nazionale, musica: Luca Carboni, 1995, 4' 


– R. Meggiolaro, Danneggiamento del sistema periferico, musica: Bludinvidia, 2005, 3'


– Luca Pastore, Disco labirinto, musica: Subsonica, Bluvertigo, 2000, 4'


– Riccardo Paoletti, L'estate, musica: Gianluca Grignani, 2002, 4'


6 : "Narrazioni 1"


– Gianfranco Giagni, Vita spericolata, musica: Vasco Rossi, 1983, 4'


– Giandomenico Curi, Washinghton, musica: Lucio Dalla, 1984, 4'


– Ambrogio Lo Giudice, 051/222525, musica: Fabio Concato, 1989, 5'


– Daniele Persica, Una musica può fare, musica: Max Gazzé, 1999, 4'


– Manetti Bros, Come deve andare, musica: 883, 2001, 5'  


– Gaetano Morbioli, Che differenza c'è, musica: Biagio Antonacci, 2003, 4'     


– Lamberto Bava, Amore impossibile, musica: Tiromancino, 2004, 5'   


7 : "Narrazioni 1"


– Piccio Raffanini, Rock'n'rolling, musica: Scialpi, 1981, 4'


– Gianfranco Giagni, Il mare d'inverno, musica: Loredana Berté, 1984, 4'   


– Ambrogio Lo Giudice, Ci stiamo sbagliando, musica: Luca Carboni, 1984, 4'


– Giandomenico Curi, Obladì obladà, musica: Shampoo, 1985, 3'30"


– Carlo Mazzacurati, Lusitania, musica: Ivano Fossati, 1990, 4'43"         


– Stefano Salvati, Gli spari sopra, musica: Vasco Rossi, 1993, 4'      


– Gaetano Morbioli, La mia ragazza mena, musica: Articolo 31, 2003, 4'   


8: "Videotales"


– Michelangelo Antonioni, Fotoromanza, musica: Gianna Nannini, 1984, 4'


– Piccio Raffanini, Il video sono io, musica: Matia Bazar, 1985, 4'


– Ambrogio Lo Giudice, Vieni a vivere con me, musica: Luca Carboni, 1987, 4'


– Piccio Raffanini-Mario Convertino, Coprimi, musica: Scarlet, 1992, 4'  


– Ambrogio Lo Giudice, Canzone, musica: Lucio Dalla, 1996, , 4'30"   


– Gaetano Morbioli-Manetti Bros, Fai come ti pare, musica: Max Pezzali, 2005, 4'


– Manetti Bros, Che idea, musica: Flaminio Maphia, 2004, 3'20"  


9: "La sicurezza degli oggetti"


– Alex Infascelli, Faccio la mia cosa, musica: Frankie Hi-Nrg, 1993, 5' 


– Ambrogio Lo Giudice, Penso positivo, musica: Jovanotti, 1993, 4' 


– Stefano Salvati, Non è mai stato subito, musica: Biagio Antonacci, 1994, 4'30"


– Roman Polanski, Stefano Salvati, Gli angeli, musica: Vasco Rossi, 1996, 5'


– Carlo Sigon, Evviva/la visione, musica: Elio e le storie tese, 1998, 4'30" 


– Cosimo Alemà, Luna, musica: Verdena, 2004, 3'30"


 


 


Spazio Giovani


Nato dall'idea di creare sul territorio delle dinamiche in grado di sviluppare interessi, competenze e magari anche future professionalità nel settore del cinema e realizzato con l'appoggio dell'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Taranto e con la preziosa collaborazione del C.R.E.S.T., lo "Spazio Giovani" si divide in due importanti momenti.


 


Workshop


Il primo si compone di una serie di Workshop mattutini per gli studenti della città (per iscrizione a numero chiuso), che vedranno la partecipazione  di alcuni degli ospiti del festival.


Questi i temi che verranno trattati:


          Mercoledì 7: Produrre/autoprodurre con Gianluca Arcopinto e Corso Salani: il più importante produttore indipendente italiano e uno dei più accreditati filmmakers totali del nostro cinema per un incontro che spieghi cosa significa pensare, fare e far vedere cinema al di fuori dai circuiti esclusivamente commerciali.


          Venerdì 9 Misteri e mestieri del casting con Stefania Incagnoli  e Daniele Cini: una "casting director" dell'Unione Italiana Casting e un regista per capire come si sceglie un attore e come si accede al mondo delle immagini.


          Sabato 10: Sguardo e musica nel videoclip con Bruno Di Marino e Francesco Fei: un incontro con un critico esperto di videoclip e un affermato regista di videclip per scoprire i temi, le caratteristiche e i misteri della realizzazione di un video musicale.


 


Visionefutura


L'altro momento dello "Spazio Giovani" è riservato invece alla vglia di esprimersi attraverso le immagini dei giovani tarantini. Una selezione di 6 lavori di vario formato, realizzati da filmmaker con diverse esperienze e differenti esigenze alle spalle. Una rassegna di volti, idee e stili che possano costituire un primo passo per una nuovissima generazione intenzionata a fornire linfa vitale all'industria delle immagini.


Questi i titoli in programma, che verranno introdotti dai rispettivi autori:


          Reminiscenze di Gianluca Bianchi (It. 2005, 29')


          Notte in fuga di Armando De Vincentiis (It. 2005, 20')


          Temi da una città stato di Angelo Lo Sasso (It. 2005, 10')


          Il rito di Vito D'Onghia (It. 2005, 7')


          Suivre la trace de quelqu'un di Francesco Schirosi (It. 2005, 18')


          Un mare di nasi all'insù – Riscattarsi con un fallimento di Giuseppe Dimaggio (It. 2005, 75')


 


 


Mezzanotte: Gotico Italiano

Uno spazio dedicato all'horror e alla grande tradizione che questo genere ha offerto attraverso le opere di maestri dimenticati della cinematografia italiana. Ma anche un'occasione per collegarsi al discorso dei Piccoli orrori, ragion per cui quest'anno lo spazio è dedicato al Gotico Italiano, ovvero a quelle particolari opere che hanno saputo trarre ispirazione da specifici ambienti italiani (o quantomeno vicini a un immaginario solare e per nulla continentale o anglosassone) per sviluppare una concezione di horror originale e sempre molto inquietante. Titoli che ormai costituiscono una consolidata realtà nella tradizione italiana dei generi e che non si contentano di stabilire il classico rapporto di imitazione con le più blasonate opere anglo-americane, ma sanno rivendicare una propria specificità italiana gettando le basi per un filone autoctono del terrore.


          Il mulino delle donne di pietra di Giorgio Ferroni,


          La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati,


          Il profumo della signora in nero di Francesco Barilli


          Reazione a catena/Ecologia del delitto di Mario Bava


 



 


TARANTO FILM FESTIVAL – ALTERNATIVE DEL CINEMA ITALIANO


 


Notti horror tra passato e presente


 


E' il genere ormai più redditizio presente sul mercato, quello sul quale intere cinematografie stanno basando la loro riscossa (basti pensare alla Spagna o alla Russia de I guardiani della notte) e anche l'Italia, per una volta non rimane a guardare. Ma lo fa da una prospettiva indipendente, "alternativa" come è quella prediletta dal Taranto Film Festival, che nell'ambito della seconda edizione dedica due sezioni all'horror, in bilico tra passato e presente, tra titoli consolidati e nuovi talenti che si affacciano sulla scena. A questi ultimi è infatti dedicato lo spazio Altre tendenze: Piccoli orrori. Un pugno di pellicole che tentano, in maniera più o meno professionale, di svelare gli angoli più nascosti dell'Italia, cercando le connessioni fra la "cultura del terrore" universalmente condivisa e le leggende radicate nel folklore. Titoli intriganti, che sanno esplorare bene i contrasti fra la solarità, l'apparente gaiezza del Belpaese, e gli umori neri, celati, ma profondamente inquieti del sottobosco. In quest'ottica il Festival proporrà i cortometraggi della Filmhorror.com, factory indipendente, che fa capo all'omonimo sito internet sul quale personalità, talenti e professionalità di vario genere possono unire le loro forze per autoprodurre opere di genere. Una realtà stimolante, che ad oggi ha prodotto 6 lavori (L'albero di San Martino, Ultima estate a Shell Beach, Segnali nel grano, Matrimonio in collina, Weekend, Tumulo su Elsinor) e che si candida a diventare un punto di riferimento per l'horror underground realizzato con pochi mezzi, ma con grande inventiva e intelligenza. Accanto a questi lavori è con particolare orgoglio che presentiamo al pubblico tarantino i due lavori che Federico Greco e Roberto Leggio hanno dedicato al presunto viaggio di H.P. Lovecraft in Italia: H.P. Lovecraft: ipotesi di un viaggio in Italia e Il mistero di Lovecraft – Road to L. Ripercorrendo il genere del docu-fiction, solitamente associato a The Blair Witch Project, Greco e Leggio indagano infatti le connessioni esistenti fra i racconti del celebre scrittore americano, vissuto a cavallo fra il XIX e il XX secolo, i suoi celeberrimi "Miti di Cthulhu" incentrati su mostruose divinità primordiali, e i racconti del Filò, una antica leggenda popolare della zona del Polesine. Fra reportage e horror, un dittico inquieto e interessante imperdibile per i fans dello scrittore e per i curiosi. A chiudere infine il corto La donna del mare, del pugliese Raffaele Bleve incentrato su una antica torre medievale e i piani di realtà che nei suoi pressi sembrano intersecarsi.


In un ideale connessione con il passato, la tradizione sezione di Mezzanotte è anch'essa dedicata al Gotico Italiano, ovvero a quelle opere che hanno egualmente lavorato sul contrasto fra i paesaggi italiani (o comunque solari e apparentemente privi di inquietudini) e la grammatica dell'horror. Opere di conclamati maestri o di personalità comunque meno conosciute e anch'esse "alternative" per chiudere il cerchio e fornire così allo spettatore una mappa abbastanza precisa di quello che è stato il cinema della paura italiano. Quattro le pellicole previste: Il mulino delle donne di pietra (1960) di Giorgio Ferroni, La casa dalle finestre che ridono (1976) di Pupi Avati, Il profumo della signora in nero (1974) di Francesco Barilli e Reazione a catena/Ecologia del delitto (1971) di Mario Bava, nume tutelare della scorsa edizione del Taranto Film Festival.

TARANTO FILM FESTIVAL


ALTERNATIVE DEL CINEMA ITALIANO


Seconda edizione – 6/11 dicembre 2005


 


PROGRAMMA


 


MARTEDI' 6


 


17.00


PRIMA DELLA PRIMA


Ultimo bagliore e nulla


di Donatello Fumarola (It. 2003, 33')


 


17,30


ALTRI EVENTI: POLITICHE NELL'IMMAGINARIO


Nichi


di Gianluca Arcopinto (It. 2005, 63')


Incontro con l'autore


 


18.45


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Di ritorno


di Mauro Santini (It. 2001, 10')


 


19.00


ALTRI EVENTI: POLITICHE NELL'IMMAGINARIO


C'è un posto in Italia


di Corso Salani (It. 2005, 57')


Incontro con l'autore


 


20.00


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Bodyart (32')


 


20.30


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Dove sono stato


di Mauro Santini (It. 2000, 27')


 


21.00


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Mondi paralleli 1 (28')


 


21.30


GIOVANI MAESTRI: GIANLUCA MARIA TAVARELLI


Paolo Borsellino


di Gianluca Maria Tavarelli (It., 2004, 180')


 


21.30


Salone degli Stemmi – Palazzo della Provincia


ALTRI EVENTI: POLITICHE NELL'IMMAGINARIO


enrico ghezzi incontra Nichi Vendola


 



 


MERCOLEDI' 7


 


9.30


SPAZIO GIOVANI: WORKSHOP *


Gianluca Arcopinto e Corso Salani


"Produrre/Autoprodurre"


 


 


16.00


GIOVANI MAESTRI: GIANLUCA MARIA TAVARELLI


Portami via


di Gianluca Maria Tavarelli (It. 1994, 105')


 


18.00


SPAZIO GIOVANI: VISIONE FUTURA


Un mare di nasi all'insù – Riscattarsi con un fallimento


di Giuseppe Dimaggio (It. 2005, 75')


 


20.00


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Mondi Paralleli 2 (28')


 


20.45


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Dietro i vetri


di Mauro Santini (It. 2001, 9')


 


21.00


ALTRE TENDENZE: PICCOLI ORRORI


La donna del mare


di Raffaele Bleve (It. 2004, 20')


 


21.30


PRIMA DELLA PRIMA


Illuminazioni


di Bruno Bigoni (It. 2004, 80')


 


23.15


ALTRE TENDENZE: PICCOLI ORRORI


H.P. Lovecraft: ipotesi di un viaggio in Italia


di Federico Greco e Roberto Leggio (It. 2004, 26')


 


00.00


MEZZANOTTE: GOTICO ITALIANO


Il mulino delle donne di pietra


di Giorgio Ferroni (It. 1960, 91')


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


________________


* L'accesso ai workshop di "Spazio Giovani" è per iscrizione a numero chiuso


 



 


GIOVEDI' 8


 


16.00


UNO UNO PRIMA


La spettatrice


di Paolo Franchi (It. 2003, 100')


 


17.45


SPAZIO GIOVANI: VISIONEFUTURA


Reminiscenze


di Gianluca Bianchi (It. 2005, 29')


 


18.30


GIOVANI MAESTRI: GIANLUCA MARIA TAVARELLI


Nubi


di Gianluca Maria Tavarelli (It. 1992, 12')


Un amore


di Gianluca Maria Tavarelli (IT. 1999, 105')


 


20.45


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Foto/grafica (27')


 


21.15


ALTRI EVENTI:


G.T.I. – GIOVANI TALENTI ITALIANI 2005


Unione Italiana Casting presenta


Un colpo di pistola


di Franco Angeli, Elisabetta Lodoli, Giulio Manfredonia, Laura Muscardin, Andrea Porporati, Marco Simon Puccioni, Marco Turco


Incontro con Stefania Incagnoli (U.I.C.)


 


22.15


UNO UNO PRIMA


Last Food


di Daniele Cini (It. 2004, 91')


Incontro con Daniele Cini e Fanny La Monica


 


00.00


MEZZANOTTE: GOTICO ITALIANO


La casa dalle finestre che ridono


di Pupi Avati (It. 1976, 110')


 


 






 


VENERDI' 9


 


9.30


SPAZIO GIOVANI: WORKSHOP *


Stefania Incagnoli e Daniele Cini


"Misteri e mestieri del casting"


 


 


16.00


GIOVANI MAESTRI: GIANLUCA MARIA TAVARELLI


Dimmi qualcosa di te


di Gianluca Maria Tavarelli (It. 1989, 24')


Qui non è il Paradiso


di Gianluca Maria Tavarelli (It. 2000, 92')


 


18.15


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Da lontano


di Mauro Santini (It. 2002, 7')


 


18.30


PRIMA DELLA PRIMA


La fermata dei giganti


di Ferruccio Santoro (It. 2005, 80')


Incontro con l'autore


 


20.00


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Narrazioni 1 (35')


Narrazioni 2 (39')


Incontro con il curatore Bruno Di Marino


 


21.30


PRIMA DELLA PRIMA


Onde


di Francesco Fei (It. 2005, 92')


Incontro con l'autore


 


23.15


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Fermo del tempo


di Mauro Santini (It. 2003, 8')


 


23.30


ALTRE TENDENZE: PICCOLI ORRORI


Filmhorror.Com:


L'albero di San Martino (Witch Project Part 1)


di Francesco Cortonesi, Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2000, 22')


Ultima estate a Shell Beach


di Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2001, 14')


Segnali nel grano (Witch Project Part 2)


di Mario Rebehy, Francesco Cortonesi, Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini (It. 2003, 11')


Matrimonio in collina


di Cristiano Stocchi (It. 2004, 7')


Week-end


di Maurizio Gambini (It. 2004, 20')


Tumulo su Elsinor


di Francesco Cortonesi (It. 2004, 11')


 


________________


* L'accesso ai workshop di "Spazio Giovani" è per iscrizione a numero chiuso



 


SABATO 10


 


9.30


SPAZIO GIOVANI: WORKSHOP *


Bruno Di Marino e Francesco Fei


"Sguardo e musica nel videoclip"


 


16.00


UNO UNO PRIMA


Sulla mia pelle


di Valerio Jalongo (It. 2004, 102')


 


18.00


SPAZIO GIOVANI: VISIONEFUTURA


Notte in fuga


di Armando De Vincentiis (It. 2005, 20')


Incontro con l'autore


Temi da una città stato


di Angelo Lo Sasso e Cristina Ceci (It. 2005, 10')


Incontro con gli autori


 


18.30


UNO UNO PRIMA


Tu devi essere il lupo


di Vittorio Moroni (It. 2004, 95')


 


20.15


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Senza fine (27')


 


20.45


PRIMA DELLA PRIMA


Un sogno lungo un corto


di Pietro Annicchiarico (It. 2005, 11')


Incontro con l'autore e con gli interpreti


 


21.15


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Petite memoire


di Mauro Santini (It. 2003, 6')


Da qui sopra il mare


di Mauro Santini (It. 2003, 10')


Incontro con l'autore


 


21.45


ALTRE TENDENZE: PICCOLI ORRORI


Il mistero di Lovecraft – Road to L.


di Federico Greco e Roberto Leggio (It. 2005, 93')


 


23.30


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Rio de Janeiro


di Mauro Santini (It. 2005, 32')


Incontro con l'autore


 


00.00


MEZZANOTTE: GOTICO ITALIANO


Il profumo della signora in nero


di Francesco Barilli (It. 1974, 100')


________________


* L'accesso ai workshop di "Spazio Giovani" è per iscrizione a numero chiuso


DOMENICA 11

 


16.00


ALTRI SGUARDI: MAURO SANTINI


Flor da Baixa


di Mauro Santini (It. 2004, 10')


 


16.15


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


Videotales (28')


 


17.00


SPAZIO GIOVANI: VISIONE FUTURA


Il rito


di Vito D'Onghia (It. 2005, 7')


Suivre la trace de quelqu'un


di Francesco Schirosi (It. 2005, 18')


Incontro con gli autori


 


17.45


ALTRI MAESTRI: GIANLUCA MARIA TAVARELLI


Liberi


di Gianluca Maria Tavarelli (It. 2003, 113')


Incontro con l'autore


 


20.00


ALTRI EVENTI: VIDEOROMANZA


La sicurezza degli oggetti (27')


 


20.30


PRIMA DELLA PRIMA


L'incontro


di Mauro Magazzino (It. 2001, 6')


Acqua


di Mauro Magazzino (It. 2005, 10')


Incontro con l'autore


 


21.00


PRIMA DELLA PRIMA


Fermata Pasolini


di Alfredo Traversa (It. 2005, 32')


Incontro con l'autore


 


22.15


ALTRI EVENTI: OMAGGIO A SERGIO CITTI


Fratella e sorello


di Sergio Citti (It. 2005, 100')


 


00.00


MEZZANOTTE: GOTICO ITALIANO


Reazione a catena (Ecologia del delitto)


di Mario Bava (It. 1971, 88')


 


 


 


 

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