FILM IN TV: "La carne" di Marco Ferreri

Tutto torna nel cinema di Ferreri, tutto riconduce al grande tema del singolo nella società, tutto è metafora della solitudine e dell'alienazione dell'uomo moderno che brama amore e felicità e che si ritrova invece ogni volta solo ed insoddisfatto perché amore e felicità gli sono puntualmente preclusi. Mercoledì 25 ottobre ore 23:25 Rete 4.

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Paolo, architetto ipocondriaco e musicista di piano bar con moglie e figli, si rinchiude in un bungalow del litorale laziale a copulare con Francesca, una seducente donna che gli procura un'erezione permanente. Continui amplessi, spiaggia, mare e cibo: il quadro perfetto della "libertà" che ogni uomo desidererebbe; ma si sa, nulla dura per sempre ed è facile, al contrario, ritrovarsi infelici ed insoddisfatti. La vita è sfuggevole, tutto è fugace e momentaneo, perfino Dio è inafferrabile. Paolo è un uomo disorientato la cui principale ossessione è l'immagine della sua prima comunione: si può momentaneamente afferrare Dio solo mangiandolo; e allo stesso ed unico modo possibile Paolo decide di possedere in eterno Francesca: mangiandola. Quando lei decide di prendere la propria strada e di andarsene, infatti, lui la uccide, ne mette il corpo in frigo e lo mangia a fettine nel vano tentativo di una fusione totale e durevole. In questo film di Marco Ferreri dal sapore grottesco, elemento comune di tutte le sue pellicole, l'ossessione del regista per il rosso elettrico (la macchina del protagonista, il bar sulla spiaggia, la giacca al night, gli abiti ed i capelli di Francesca, il pareo che copre l'erezione permanente, il tappeto sulla spiaggia, il sangue, e perfino il tramonto) dà al film una sorta di "look postmoderno". Ritornano inoltre in questa pellicola molti temi cari e ricorrenti nella filmografia del regista milanese d'adozione spagnola: il cibo e l'insaziabilità (La grande abbuffata), la fuga e l'isolamento dal mondo (Break-up, Dillinger è morto, Il seme dell'uomo, L'udienza, La cagna, L'ultima donna, Ciao maschio, Chiedo asilo, I love you), la maternità e la sua negazione/degenerazione (L'ape regina, Storie di ordinaria follia, Storia di Piera, Il futuro è donna), la morte (tema che aleggia, manifestandosi spesso, in tutti i suoi titoli). Tutto torna nel cinema di Ferreri, tutto riconduce al grande tema del singolo nella società consumistica, tutto è metafora della solitudine e dell'alienazione dell'uomo moderno che brama amore e felicità e che si ritrova invece ogni volta solo ed insoddisfatto perché amore e felicità gli sono puntualmente preclusi.

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LA CARNE
Regia: Marco Ferreri
Interpreti: Sergio Castellitto, Francesca Dellera, Philippe Léotard, Farid Chopel, Petra Reinhardt
Origine: Italia – Francia, 1991
Durata: 95'
Mercoledì 25 ottobre ore 23:25 Rete 4

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