Sito: www.filmmakermagazine.com

Abbonamenti: per 1 anno (4 numeri), 40 dollari. Info: Compilare modulo online o scrivere a Filmmaker Magazine, 501 Fifth Avenue , suite 1714, New York, NY 10017

Anche l'ultimo numero di Movie Maker matte in primo piano il documentario di Pepe e Fulton sul film fantasma di Terry Gilliam, mentre sulla copertina spicca un Philip Seymour Hoffman sempre più in ascesa. Come sempre lo sguardo sul cinema di questo generosissimo (tutto o quasi reperibile online) quadrimestrale è a tutto tondo, e organizzato secondo le categorie tecniche: montaggio (intervista a Telma Shoonmaker per la collaborazione con Scorsese), scenografia (intervista a Dante Ferretti, sempre a proposito di Gangs of New York), fotografia (incontro con Wally Pfister, decennale collaboratore di Roger Corman e regista di Memento), sceneggiatura (intervista con Jeff Nathalson, sceneggiatore di Prova a prendermi). Tra gli altri articoli del quadrimestrale, l'incontro con il regista di City of God, Fernando Meirelles e un'inchiesta sulle dieci migliori città americane dove ocuuparsi di cinema indipendente.

Sito: www.moviemaker.com

Abbonamenti: per 1 anno (4 numeri), 42 dollari. Info: subs@moviemaker.com

Proseguono i discorsi che il tedesco Kino porta avanti di numero in numero. Per i "Cento migliori film tedeschi di tutti i tempi", tra le cinque pellicole esaminate spicca L'ultima risata di Murnau. Ogni film è completo di credits, sito correlato e breve bio/filmografia dell'autore (ed è tutto reperibile online). Per la serie "Attori tedeschi" è la volta di un esordiente, il giovane Daniel Bruhel, protagonista di pellicole altrettanto esordienti di giovani registi, da Marco Petry a Zueli Aladag. Infine, per la sezione registica, servizi su Rosa von Praunheim e Helga Reidemeister. Segue un'ampia copertura di festival e eventi collegati alla Germania e al cinema tedesco. Immancabile il riferimento alla Berlinale, e in particolare ai discorsi a proposito delle co-produzioni europee. Ma non mancano servizi sul prossimo (anche se ancora lontano, si parla di Settembre) Filmfest Hamburg  e sulla quinta edizione del Festival del cinema Tedesco a Londra, svoltasi tra novembre e dicembre 2002, dove hanno trionfato il film per bambini The Slurb e Sophiiiie! di Michael Hoffman.  Tedescocentrico per vocazione e contratto (è la pubblicazione ufficiale della Export-Union des Deutschen Films), Kino rimane un'interessante finestra su tutto ciò che accade cinematograficamente in Germania.

Sito: www.german-cinema.de/magazine/

Una lunghissima intervista a Monica Bellucci apre il numero di Febbraio del francese Studio. Costretta per contratto a mantenere il massimo riserbo sui 2 prossimi episodi di The Matrix – Matrix Reloaded e Matrix Revolutions – la Bellucci riesce comunque a riempire pagine e pagine parlando del colore delle sue tutine nel film e dell'emozione di lavorare con i fratelli Wachowski…Molto più interessante invece l'incontro con Steven Soderberg, che dopo una breve introduzione al suo ultimo film passa ad esaminare tutta la fantascienza dell'ultimo trentennio, individuando i punti di contatto tra il suo Solaris  e i cult del genere sci-fi.  Altrettanto interessante la ricostruzione del fenomeno The Ring: da romanzo giapponese a serie di culto, a pellicola horror nipponica, fino all'attesissimo remake americano con Naomi Watts. Tra le altre interviste, Nia Vardalos, Philippe Torreton e Leonardo Di Caprio, che si concede una lunga serie di elogi a Spielberg. Tra le news "locali", il ritorno dei Tre uomini e una culla con l'infante del film dell''85 divenuta ormai diciottenne.

Sito: www.studiomag.com

Abbonamenti: su richiesta a studio@presse-info.fr

Sito: http://www.filmlinc.com/fcm/fcm2.htm

Abbonamenti: Per 1 anno (6 numeri), 60 dollari. Compilare il modulo online.

Il George Cloney di Solaris riempie la copertina di Sight and Sound di Febbraio. Questo mese, la pubblicazione del BFI dedica ampio spazio al remake del film di Tarkovski: forse un esperimento sul passaggio da un genere all'altro, ma, secondo la rivista, anche un lavoro "di sorprendente eleganza". Ci si interroga poi sul valore di altri due film attualmente nelle sale inglesi, di cui uno già ampiamente dibattuto in Italia: sono Irreversible di Gaspar Noé (immatura provocazione fine a sé stessa o colpo di genio?) e il molto atteso da noi Punh drunk love di Paul Thomas Anderson, che però non sembra avere riscosso il fervore di Boogie Nights e Magnolia. Infine, interviste a Carlos Raygadas (per il messicano Japòn) e agli sceneggiatori di The Hours David Hare e Stephen Daldry.

Sito: www.bfi.org.uk/sightandsound